Colonie d'oltremare
Benjamin Arbel
Espansione e contrazione
Nei due secoli qui presi in esame lo Stato da mar veneziano era costituito da circa cento centri coloniali distinti, quelli che in una forma [...] ortodossi. Quando l'arcivescovo di Cipro Filippo Mocenigo (1560-1571) tentò di obbligare il 148-156; A.S.V., Collegio, Relazioni, b. 61-II, relazione di Alvise Calbo, provveditore a Cefalonia, 1548.
67. Le voyage de la sainte cyté de Hierusalem ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] ), si profila la preoccupazione per la rivalità con il S. Benedetto. Nella primavera del 1843 il conte Alvise Francesco Mocenigo, responsabile degli spettacoli del Gran Teatro, avvia i contatti diretti con Verdi, ottenendo dapprima una disponibilità ...
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La navigazione
Alberto Tenenti
L’argomento che si imprende a trattare si trova alla confluenza di altre e forse non meno importanti materie, che ci si propone di evocare o di sfiorare ma non di esaminare [...] maggio 1672.
84. Vedi in particolare Mario Nani Mocenigo, Storia della marina militare veneziana da Lepanto alla caduta è da considerare quindi il caso della saica Sant’Alvise, un naviglio probabilmente catturato agli Ottomani, che portava ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] loro più intimi amici, come il vescovo di Belluno Alvise Lollino, che ospitava pur lui nella sua casa veneziana, è probabile che la scelta di Sarpi fosse, da parte del Mocenigo, un modo per far tacere gli scrupoli della Repubblica e convincerla che ...
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Venezia nell’Ottocento
Giandomenico Romanelli
Tragedia, dramma, melodramma
Caricato di colpe e responsabilità, detestato e disprezzato, rimosso: quasi fosse animato di una propria vita malvagia e meschina, [...] oppure la tradizionale finanza locale facente capo ai Treves, ai Mocenigo, ai Franchetti, ai Giovanelli e a numerose altre ditte Venezia, «Nuova Antologia», 1926, pp. 325-338; Alvise Zorzi, Venezia Scomparsa, Venezia 1972, passim; Loredana Olivato, ...
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Letterati, poeti, narratori, pubblico nella Venezia dell’Ottocento
Gilberto Pizzamiglio
Neoclassicismo veneziano
«Vorrei mandarvi qualche nuova letteraria: ma dove pigliarla? Poiché qui ce n’è sempre [...] conosce ancora momenti di grande originalità, anche qui con forti transizioni sette-ottocentesche, qual è quella innescata da Alvise I Mocenigo del ramo di S. Samuele Casa Nuova con la sua grande utopia agrario-sociale di Alvisopoli, pianificata nel ...
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L'impresa marittima: uomini e mezzi
Ugo Tucci
Un'epoca di trasformazioni
In quest'età del comune, che coincide per molta parte con l'età delle Crociate, sarebbe difficile negare la loro influenza nella [...] e agli altrettanti calafati dell'arringa del doge Mocenigo, ma è significativo che Martin da Canal scriva Medieval Economy, pp. 36-42, 104-106, 222; per Venezia, Alvise Chiggiato, Contenuti delle architetture navali antiche, "Ateneo Veneto", 178, 1991 ...
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Il Comune prima dell’Unità
Eurigio Tonetti
Scrivere la storia del Comune di Venezia dalla caduta della Repubblica all’Unità significa aprire una pagina di storia nuova, quella di un’istituzione che [...] Correr, Marco Molin e Filippo Nani Mocenigo), nel 1844 (Correr, Nani Mocenigo e Spiridione Papadopoli, il secondo 1862. Relazione del podestà, conte P.B., Venezia 1863.
97. Alvise Zorzi, Venezia austriaca 1798-1866, Roma-Bari 1985, pp. 138-139 ...
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Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] proposito l'ammonitoria orazione-testamento del 1423 del doge Tommaso Mocenigo e anche, tra le tante orazioni funebri, quella, il martellante esortare alla valorizzazione agricola della terraferma d'Alvise Cornaro. È l'"agricoltura" - così questi ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] a redutto che erano XIIII, et vi era uno de ca' Mocenigo lo qual poi scampò"; inoltre, lo stesso Zonca aveva letto l 1565 negli atti processuali a carico di Antonio Loredan e Alvise Malipiero, che confessarono di aver appreso dallo stesso da Ponte ...
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giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...