La formazione della nobiltà dopo la Serrata
Stanley Chojnacki
Introduzione
Per tradizione, si ritiene che il dato di struttura essenziale della società veneziana nel Trecento venisse posto di fatto [...] 1963, p. 153.
27. Una tradizione vuole che Alvise Venier fosse indotto a questa azione dal suo amore 126. Le otto case ducali sono: Loredan, Trevisan, Marcello, Donà, Priuli, Mocenigo, Gritti e Malipiero.
127. V. G. Rösch, Der venezianische Adel, p ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] garanti del suo Banco figurano, fra gli altri, anche Giacomo e Alvise Ragazzoni, che portano un nome assai autorevole fra i mercanti, e nel dicembre 1619, il nobile Antonio Mocenigo avvertiva dei disordini monetari riscontrati nella locale ...
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Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] non avevano mai permesso ad un nobile nuovo l'accesso al saviato. Pertanto Ludovico Manin fu il primo doge, dopo Alvise III Mocenigo (1722-1732), a non aver mai prestato servizio fra i savi del consiglio negli anni e nei decenni precedenti alla ...
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Il dominio del mare
Bernard Doumerc
Nel corso del Quattrocento il commercio marittimo della Serenissima giunse a comprendere - nel contesto che si è convenuto di definire, sulla scorta di Fernand [...] dare manforte in caso di bisogno alla squadra di Andrea Mocenigo, del tutto insufficiente.
Gli esempi concernenti le "mude" accordata; nel 1528 il senato respinse l'offerta di Alvise Bembo perché pretendeva di visitare la sua galera di Alessandria ...
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L'economia
Luciano Pezzolo
Strano secolo, il Seicento: dimenticato per lungo tempo da una storiografia attenta alla grande politica e distolta dalle luci del Rinascimento; etichettato come il secolo [...] 4.000 ducati annui per 5 anni. La chiesa di S. Eustachio, invece, beneficiò di 20.000 ducati lasciati da Alvise II Mocenigo per il rifacimento del frontale (84).
Quali indicazioni trarre da questi sparsi indizi? L'impressione è che, in molti casi ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] e altri personaggi: quello in onore di Luigi Mocenigo nel 1709, ad esempio, ci è noto per 1668; ivi, Collegio, Cerimoniali, III, cc. 162v- 163, 21 aprile 1668.
168. Alvise Zorzi, La Repubblica del Leone, Milano 1979, p. 421.
169. G. Renier Michiel, ...
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Monete e banche nel secolo del ducato d'oro
Ugo Tucci
Il secolo del ducato veneziano d'oro
Nel Quattrocento il ducato veneziano d'oro era la moneta dominante nel mondo mediterraneo, sostenuto vigorosamente [...] panico, arrivando a strappare la penna di mano ad Alvise Pisani e a minacciare Geronimo Lippomano con un coltello piccola. Il ducato d'oro fu portato a 7 lire e 6 soldi, il mocenigo a 24 soldi e il marcello a 12. Il peso della lira scendeva così a ...
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La finanza pubblica: dal prestito all'imposta
Luciano Penzolo
Verso lo Stato territoriale
Il 12 aprile 1404, all'indomani dell'entrata di Francesco III Novello da Carrara a Verona, il senato veneziano [...] tempo, di non versare la propria quota: i fratelli Piero, Alvise e Gerolamo del q. Andrea Bragadin, ad esempio, furono costretti di Fabio Besta, Venezia 1912, p. 95 per l'arringa di Mocenigo e p. 99 per il dato sul bilancio. Gino Luzzatto, Sull' ...
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L'assistenza e la beneficenza
Dennis Romano
Introduzione: l'ideologia della beneficenza
Debbe il mercante essere largo a porgere la mano al povero, et farli elemosina della sua facultà quanto si extende, [...] matrimonio Gritti si era legato al potente banchiere Alvise Pisani, inoltre apparteneva ai Primi. Il popolo fu nella Scuola di San Giorgio, p. 212.
57. Filippo Nani Mocenigo, Il testamento del Doge Agostino Barbarigo, "Nuovo Archivio Veneto", n. ...
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La presenza borghese
Andrea Zannini
Borghesia, un termine storiografico «aperto»
Pochi concetti storiografici sono stati oggetto di un processo di revisione critica paragonabile a quello che negli ultimi [...] di segretario del senato.
Il «clarissimo» Zuan Batta Mocenigo apparteneva invece al gruppo particolare dei figli naturali dei patrizi , dal piovan Sebastian Rinaldi, a «monsignor» Alvise Stella, ad altri tre sacerdoti semplicemente indicati come ...
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giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...