Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] a non pronunciare le consonanti geminate e a realizzare sempre sonore sia la sibilante alveolare intervocalica ([ˈkaza], [ˈrɔza], ecc.), che l’affricata alveolare a inizio di parola ([ˈʣukːero], [ˈʣio]).
È invece tipicamente friulana la pronuncia ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] sorde o sonore per [s] intervocalica, come in [diˈseɲo] disegno o [kreˈatazi] creatasi. Simile è il caso dell’affricata alveolare dopo nasale, che ha realizzazione sonora e non sorda e dà quindi [ˈpraŋʣo] e non [ˈpraŋʦo] pranzo. Infine, tra i ...
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Astronomia
Astronomia di p. Parte dell’astronomia (detta anche astronomia posizionale o astrometria) che ha per oggetto la determinazione delle p. e dei movimenti dei corpi celesti. P. astronomica di un [...] fonema può essere realizzato con articolazioni diverse secondo le p.: per es., la nasale bilabiale di in pace ‹im pàče›, la nasale alveolare di in ozio ‹in òzzio›, la nasale velare di in guerra ‹iṅ ġu̯èrra› sono varianti dell’unico fonema n. Il ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] dapprima con /oɛ/, /wɛ/ (fr. toilette → toeletta, tuelette) e poi con /oa/ (toaletta).
Quanto alle consonanti, la fricativa alveolare sonora /z/ è resa con /s/, /z/ o, per probabile trafila settentrionale, con l’affricata dentale /ʣ/ (fr. hasard ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] è quello di un mormorio nasale piuttosto indifferenziato rispetto al luogo di articolazione della consonante. Una labiale [m], una alveolare [n], una palatale [ɲ], vengono distinte l’una dall’altra non per quanto avviene acusticamente al loro interno ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] intervocalico: la cena [laˈʃena] (Albano Leoni & Maturi 2003: 56). A Bergamo e in tutto il Nord-Est, l’affricata alveolare /ʦ/ è prodotta come fricativa sia sorda che sonora: [ˈtɛrsa] per [ˈtɛrʦa] terza, [poliˈsia] per [poliˈʦia] polizia, [ˈzio ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] di caratterizzare i testi geolinguisticamente e culturalmente. Si veda la consuetudine pisano-lucchese di ‹z› o ‹ç› per l’alveolare fricativa sonora /z/ di contro alla grafia ‹s› per la sorda, documentata a partire dal 1175 nelle didascalie delle ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] Segment Inventory Database), effettuata su 451 lingue, si evince che l’occlusiva in assoluto più frequente è /t/ (dentale / alveolare) seguita da /k/ e da /p/; le occlusive sorde sono nel complesso più comuni delle rispettive sonore, le non aspirate ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] ];
(b) affricazione: ven. ant. [ˈtsento] < centum; in casi come questo, in cui il risultato è un’affricata alveolare, si parla anche di assibilazione;
(c) deaffricazione, ovvero la perdita dell’elemento occlusivo di un’affricata: ven. mod. [ˈsento ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] , [jː], [ˈfijːo], tipica della pronuncia regionale romana, campana, siciliana e di altre zone;
(d) come nesso di laterale alveolare e semivocale palatale [lj], [ˈfi:ljo], che si ha nella pronuncia regionale piemontese e in altri italiani regionali ...
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alveolare
agg. [der. di alveolo, sul modello del fr. alvéolaire]. – 1. a. Che ha struttura ad alveoli, soprattutto in anatomia e in botanica: tessuto a., ghiandola a.; teoria della struttura a. del protoplasma. b. Che è in rapporto con alveoli:...
alveolato
agg. [der. di alveolo]. – 1. Fornito di alveoli; si dice spec., in botanica, di organi che alla superficie presentano fossette (alveoli), spesso disposte regolarmente (per es., i semi di molte cariofillacee). 2. Smalto a., nella...