Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Alle origini della tecnologia moderna: Francesco di Giorgio e Leonardo da Vinci
Domenico Laurenza
Tecnologia e cultura nel Medioevo
L’emancipazione sociale e culturale degli ingegneri rinascimentali [...] Francesco Laurana), e nel ducato realizzò una serie di fortificazioni S. Maria del Fiore, collocandovi in alto una grande sfera di rame, un’impresa di cui Leonardo In campo geologico, Leonardo studiò, tra l’altro, l’interazione tra acqua e terra. La ...
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LADISLAO d'Angiò Durazzo, re di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Secondogenito e primo figlio maschio (la sorella Giovanna era nata nel 1371) di Carlo, successivamente re Carlo III, d'Angiò Durazzo e di [...] che stabiliva la cessione per 100.000 ducati.
Dopo che nel 1408 Carlo VI di d'Angiò era sicuramente tutt'altro che un importante generale, ma ; M. de Boüard, La France et l'Italie au temps du grand schisme d'Occident, Paris 1936, ad ind.; B. Hóman, Gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica tra scienza e tecnologia
Luigi Cerruti
La storia della chimica non può mai essere una storia puramente disciplinare, perché è continuamente – e fittamente – legata allo sviluppo dell’industria [...] Selmi aveva dovuto abbandonare il Ducato di Modena, a Torino era del 1906. Era un grande onore, se si pensa alle grandi capitali ospiti degli eventi precedenti era ancora arrivato nel Mezzogiorno.
Un altro punto debole dell’Italia risiedeva nello ...
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HOHENSTAUFEN, FAMIGLIA
HHansmartin Schwarzmaier
Lo 'Staufen', un monte di forma conica (685 m) di origine vulcanica, sovrasta una dorsale situata tra i fiumi Fils e Rems (odierno distretto di Göppingen, [...] sovranità in questi luoghi al titolo ducale.
Il conferimento del ducato di Svevia allo Staufen Federico I coincise con l'acme la speranza che egli si sarebbe richiamato al grande imperatore. E senz'altro anche i numerosi nobili tedeschi che si erano ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] vi dovessero essere recepiti. Ciò avvenne senza grandi contrasti, con le sole riserve di apparire nella sua portata pratica negli antichi ducati di Modena e di Parma, nei illimitato e concorrente solo con qualche altro diritto reale di portata e di ...
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GERMANIA
A. Greifenhagen
A. Greifenhagen
H. C. von der Gabelentz
D. W. Müller
J. Oelsner
E. Kluwe
R. Krauspe
E. Schuldt
G. Beihm-Blancke
Musei di antichità. - La Collezione Chigi venne nel 1728 [...] al 2600 a. C. e, fra l'altro, alcune significative sculture dell'Antico Regno. Due dei tutti di buona e spesso di ottima qualità. Grande è il numero dei vasi firmati o sicuramente attribuiti alla sua patria, il Ducato di Sassonia-Altenburg.
La parte ...
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BEATRICE di Lorena, marchesa e duchessa di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlia di Federico, duca dell'Alta Lotaringia, e di Matilde, figlia di Ermanno II duca di Svevia e di Gerberga figlia [...] a Federico padre di R. anche nel ducato alto-lotaringico; governatore di fatto di questi . 1061 - era vescovo di Lucca -, un altro papa nella persona del vescovo di Parma Cadalo ( la minaccia di quelle forze, grande e media feudalità campagnola, che ...
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Insegne del potere e titoli ducali
Giorgio Ravegnani
Investitura e insegne ducali
Scrive il cronista Boncompagno da Signa che verso il 1173 il doge di Venezia aveva alcune insegne regali (quedam regalia [...] barche, quanto grande inoltre il ducato, ma quasi con certezza fu considerato come il simbolo di quel concetto dell'"honor et profectum patrie" che è già una acquisizione al tempo del doge Domenico Michiel e che è l'immediato antecedente dell'altro ...
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VESPUCCI, Amerigo.
Luciano Formisano
– Nacque a Firenze il 9 marzo 1454, da Nastagio (detto Stagio) di Amerigo Vespucci, notaio, e da Elisabetta (detta Lisabetta o Lisa) di Giovanni Mini, notaio originario [...] astuto impostore o un grande scopritore. Il Mundus novus soprattutto, dove le terre scoperte sono senz’altro identificate con un nuovo aprile 1507 a Saint-Dié-des-Vosges (allora nel ducato imperiale di Lotaringia e oggi nell’Alsazia francese), sede ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] derivantegli dal "grand dessein" di confederazione cui seguirà, il 25 maggio 1632, quella dell'altro figlio, il duca d'Umena, rientra, il 1947, pp. 295, 371; E. Baudson, Charles de Gonzague duc de Nevers de Rethel et de Mantoue. 1580-1637, Paris 1947 ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...