L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva [...] da alcuni prosatori tra Ottocento e Novecento (Federigo Tozzi nelle novelle, Scipio Slataper in Il mio Carso, Silvio D’Arzo in Casa d’altri; cfr. Mengaldo 2003: 41 e Tonani 2008: 33-34).
Infine, si può notare che quando l’a capo non è una scelta ...
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La figura etimologica è una figura retorica grammaticale e insieme semantica che consiste nell’accostamento di due parole aventi la stessa radice (da cui il lat. figūra etymologĭca per indicare una medesima [...] VII, vv. 1-2)
simile a chi sognando
desidera sognare …
(“Una risorta”, in I colloqui, II, vv. 95-96)
In altri poeti la figura risponde alle più diverse esigenze stilistiche variando lo schematismo di richiamo morfologico e quindi la forza complessiva ...
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Il tabarchino è un dialetto ligure parlato da circa 10.000 persone nell’Arcipelago Sulcitano a sud ovest della Sardegna: a Carloforte, centro dell’isola di San Pietro, e a Calasetta, su Sant’Antioco.
Il [...] locale, insieme a tradizioni storiche, cultura materiale e altri elementi di specificità. I rapporti con la Liguria durante tradizione orale, il tabarchino non ha dato luogo a usi letterari significativi, ma vanta un’importante produzione canora la ...
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L’ipercorrettismo (meno spesso ipercorrezione) consiste nella sostituzione di una forma linguistica che sarebbe esatta, ma che viene erroneamente ritenuta scorretta per somiglianza con una forma effettivamente [...] -nn- (del tipo quanno «quando»).
Anche gli altri livelli di analisi possono dare luogo a ipercorrettismi. Nel , Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2° (La variazione e gli usi), pp. 37-92.
D’Achille, Paolo (1994), L’italiano dei semicolti, in ...
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Al pari delle ➔ sigle, le ➔ abbreviazioni, consentendo di risparmiare caratteri, hanno lo scopo di alleggerire un testo quando un termine vi ricorra ripetutamente; diversamente dalle sigle però, che possono [...] oggi una tendenza, ancora limitata a pochi casi ma, forse, sul punto di espandersi, almeno negli usi giovanili, come già è accaduto in altri ambiti (il francese, lo spagnolo e altre lingue): quella di promuovere alcune abbreviazioni a parole a pieno ...
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Agli inizi del XXI secolo sono 873 le entità statali riconosciute dalla comunità internazionale, a cui ne vanno aggiunte altre il cui status, però, non è ancora ratificato: come è facile immaginare, un [...] mancano attestazioni in cui compaiono, con diversa gradazione, usi molto distanti dalla prassi italiana, come nella grafia alternativa ma sono a lemma Cina, Canada, Francia e molti altri paesi ‘tradizionali’): per es., Bangladesh, non essendo ...
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L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] .
Il fenomeno contrario dell’epitesi è l’apocope. Altri fenomeni di inserzione di suoni, non etimologici, all’ (vol. 1°, Le strutture; vol. 2°, La variazione e gli usi).
Tagliavini, Carlo (1949), Le origini delle lingue neolatine. Corso introduttivo ...
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Le locuzioni verbali (dette anche perifrasi verbali: Dardano & Trifone 1983: 364) sono costruzioni perifrastiche (➔ perifrastiche, strutture; ➔ locuzioni) formate da un verbo (➔ verbi) e da almeno [...] vece di procacciar col lavoro pane per sé e per gli altri, eran costretti d’andare ad accattarlo per carità (Alessandro Manzoni casa, trovare moglie, ecc. (► articolo). Non mancano tuttavia usi in cui l’articolo compare regolarmente, come in fare il ...
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L’univerbazione è il risultato di un processo diacronico che conduce alla «[f]usione – manifestata anche dalla grafia – di due parole originariamente autonome (palco scenico - palcoscenico, in vece - invece, [...] : § 701), oggi il processo di concrezione (e si può aggiungere: di grammaticalizzazione) è completo, e simili usi sono diventati impossibili.
In altri casi, la concrezione riguarda forme dell’articolo, che vengono a fondersi con il nome (➔ nomi). Un ...
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In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] ; già a Roma essa è avvertita come popolare.
In altri casi, soprattutto per alterati e derivati, può essere difficile (anche ► accento fonico) può variare posizione: fuori degli usi poetici, che sottostanno a dettami ritmici (➔ metrica e lingua), ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....