Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] autore e non più mai adoperata), o dipendere dalla perdita di altri esempi, e questa perdita può a sua volta essere irreparabile, o Parole per ricordare. Dizionario della memoria collettiva. Usi evocativi, allusivi, metonimici e antonomastici della ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] punto. D’altro canto, il punto «tende a invadere il campo di altri segni, come il punto e virgola, i due punti, la virgola», secondo frantumate» (Sabatini 2004: 65).
La «flessibilità negli usi» di questo segno interpuntivo va oltre l’apparente ...
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Per rivolgersi alle persone per chiamarle, o per richiamare la loro attenzione nella conversazione, o per prendere il turno dopo che loro lo hanno tenuto, le lingue usano varie modalità: nomi ➔ appellativi, [...] più formale è lei, che il poeta riserva, tra gli altri, al padre Monaldo (Serianni 1989b: 19-23; ➔ Leopardi : 146-147), ma si mantiene tuttavia vitale, oltre che in usi regionali, in alcune fiction televisive (Alinei 2002) e in alcuni particolari ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] lo zeugma come una sua specie, cui vanno aggiunti altri procedimenti di dettaglio. Se ne dà di seguito un elenco categoria della sillessi anche gli scambi di persona. Esemplifichiamo i seguenti usi:
(a) uso della terza persona al posto della prima ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] una certa ambiguità, il termine è adoperato assieme ad altri designanti improprietà grammaticali e stilistiche, il che ne caratterizza ; ➔ politica linguistica) si concentra quasi solo sugli usi funzionali e pubblici dell’italiano. Inoltre, se in ...
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FINAMORE, Gennaro
Umberto Russo
Nato a Gessopalena (Chieti) l'11 ag. 1836 da Enrico, dottore in legge, e da Rachele Ricci, dei baroni di Casoli, intraprese gli studi nel seminario arcivescovile di Lanciano [...] a Napoli per studiare medicina, vi conobbe gli altri intellettuali abruzzesi allora operanti nella città, dai fratelli ", ai pregiudizi; particolarmente ampia è la sezione concernente gli usi terapeutici ed igienici.
Nel 1891 il F. sposò la perugina ...
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DETERMINATIVI, ARTICOLI
Gli articoli determinativi si usano in riferimento a una categoria generale di persone, animali, oggetti, concetti
L’uomo comparve sulla Terra migliaia di anni fa
La matematica [...] Il singolare il e il plurale i si usano in tutti gli altri casi
il dado
il clima
i bruchi
i libri
2. Femminili.
consonante
il j’accuse, i jet-set, le jam-session.
Usi
Nell’Italia settentrionale è tipico del parlato l’uso dell’articolo davanti ...
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I nomi propri, studiati da una specifica branca della linguistica che prende il nome di ➔ onomastica, identificano referenti singoli per differenziarli da quelli della categoria di cui fanno parte: Mario [...] il nome indica per metonimia l’opera di un artista (i due Raffaelli, cioè i due quadri del pittore Raffaello). Questi usi sono comunque rari e di dubbia correttezza.
I cognomi possono essere usati al plurale, di forma invariata rispetto al singolare ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] manzoniano costituisce un autorevole precedente per vari altri scrittori dell’Ottocento, che accolgono talvolta la Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2° (La variazione e gli usi), pp. 37-92.
Cinque, Guglielmo (1981), Su alcune costruzioni a prolessi ...
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Nell’italiano attuale, come in altre lingue moderne di cultura, il ➔ genere femminile e il genere maschile non sono rappresentati in eguale misura tra i nomi d’agente correnti (➔ agente, nomi di). In tempi [...] delle riprese televisive dei lavori del Senato.
Il settore dei nomi di professione è forse, oggi, più di altri reattivo a queste difficoltà, anche perché è specialmente nell’ambito lavorativo che si misura l’emancipazione femminile. Prova ne ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....