I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] proprio (in cui indica coreferenza tra gli argomenti della frase, soggetto e oggetto) a una vasta gamma di altriusi, con varie sfumature di significato (§ 2).
Alla terza persona il riflessivo occorre in verbi pronominali, con valore anticausativo (➔ ...
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I geosinonimi sono parole di uso regionale (➔ regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei ➔ sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale [...] offerto anche dalla carta dedicata al lavabo (fig. 3).
Il toscano acquaio «impianto destinato alla lavatura delle stoviglie e ad altriusi di cucina» ha un valore dissimile dal lavabo dello standard, che è in genere collocato nelle stanze da bagno o ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] (cfr. tedesco sondern e aber, spagnolo sino e pero). Per gli altriusi di ma cfr. § 4.
La congiunzione e ha un contenuto meno coordinativa con valore avversativo, ha una serie di usi pragmatici, che segnalano cioè un atteggiamento del parlante ...
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Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] in casa [Mario soggetto di mettere]
Entrambi gli argomenti, quindi, hanno proprietà di soggetto, sia pure di tipo diverso. Altri verbi della classe III quali mancare, ammettono una codifica canonica dell’esperiente, in funzione di soggetto, in una ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] », ecc. (una rassegna in Berruto 1987: 139-148).
Non sono colloquialismi, ma fenomeni di italiano trascurato e di basso registro, altriusi, come il che dopo alcune congiunzioni (mentre che, siccome che, quando che: ad es., quando che l’ho visto, m ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] di), che in alcuni casi acquisiscono una semantica specifica (dire su «insultare», saltar su «contraddire», perdersi via «distrarsi»). Altriusi particolari sono, per es.: per causa che «a causa di», il giorno dietro «il giorno dopo», non proseguo ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] l’infinito nei testi prescrittivi (prendere una casseruola, versare l’impasto …). Sono interpretabili pragmaticamente anche gli altriusi del congiuntivo in frasi principali, come il congiuntivo ottativo se almeno Gianni fosse contento!, in cui il ...
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È detto imperfetto storico (o imperfetto narrativo) l’➔imperfetto indicativo usato in un contesto che richiederebbe l’uso di un tempo perfettivo (➔ aspetto), come il ➔ passato remoto. Il brano seguente, [...] 1997: 141). L’imperfetto storico può così funzionare come un tempo di primo piano della narrazione, differenziandosi dagli altriusi dell’imperfetto, che è un tempo verbale tipicamente di sfondo (➔ testi narrativi).
Da quanto detto consegue che, in ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] (il voi), l’altro di uso comune (il lei). Vi è poi l’allocutivo loro, tipico di usi assai formali.
Altriusi particolari della persona si incontrano a proposito dell’interlocutore generico (➔ generico, interlocutore). Infine, con riferimento allo ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] segno, è consuetudine fare ricorso a tipi diversi di virgoletta, solitamente bassa per la prima citazione e alta per gli altriusi:
(1) Lo Iaconello, sempre nel corso del 1482, presterà la propria consulenza al Rottweil per l’edizione della Cronicha ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....