La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] : ho detto vicino alla signora «ho detto alla signora». Usi particolari riguardano giù, dentro e sopra in rapporto allo spazio Giuseppe (18972), Errori di lingua dialettali napoletani, di altri dialetti e dell’uso moderno. La teorica dell’uso ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] alla questione del caso inerente: poiché negli usi assoluti genitivo e ablativo non sono retti da di E. Raimondi, Milano, Mondadori “I Meridiani”.
Fiori e vita di filosafi e d’altri savi e d’imperadori (1979), a cura di A. D’Agostino, Firenze, La ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...]
Quanto alla ➔ punteggiatura, sono pertinenti soprattutto quegli usi in cui il ➔ punto spezza la sintassi isolando Dardano 19862: 317)
(26) Mandato di cattura per Valpreda e gli altri imputati degli attentati di Milano e di Roma: lo ha ammesso il ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] il tratto cioè che permette di distinguere il prefisso dagli altri affissi.
Definizioni di questo tipo sono, di regola, cura di), Introduzione all’italiano contemporaneo, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2º (La variazione e gli usi), pp. 237-277. ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] di fluenza e di alfabetizzazione, una complementarità di usi e funzioni almeno parziale (spesso un bilingue non dire rovesciato è quello di Elvira Dones, albanese, e di altri autori di origine straniera che scrivono in italiano. In Vergine giurata ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] un lessico settoriale vero e proprio (➔ linguaggi settoriali) si configura come un insieme di usi metaforici e prestiti da altri ambiti, dalla matematica alla fisica, dalla retorica all’astronomia.
Fin dalle origini della speculazione occidentale ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] remoto, in certe condizioni può essere situato in altri punti dell’asse cronologico, cioè anche dopo il ha li occhi chiusi (Dante, Conv. II, iv, 17)
Negli usi del passato prossimo l’evento è trasferito sul piano del presente indicando principalmente ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] scrittura, la seconda è quella parlata "sotto il Re Latino, e gli altri Re del Lazio, e poi sotto que' di Roma, nella quale che sono il senese e il fiorentino cercandodi cogliere gli usi più appropriati. Una rilevante parte del lavoro è dedicata ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] l’unità d’Italia, in ritardo, dunque, rispetto ad altri paesi europei e, secondo molti, non prima dello sviluppo della formale (➔ analfabetismo e alfabetizzazione). La gran parte degli usi parlati avveniva nei vari dialetti. Non mancano, ovviamente ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] romeno (Telmon 1992).
Diversamente da quanto avviene in altri paesi occidentali, però, il concetto di minoranza linguistica che determina un’alterità è non tanto il persistere degli usi tradizionali, quanto l’impiego storico, accanto all’italiano, ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....