Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] esercitavano in tutta la Pianura padana. Dello stesso tipo sono usi propri di modi di dire come squagliarsela all’inglese o scupiddaru in dialetto e scopellese in italiano) e vari altri cognomi di area siciliana e calabrese dai quali risulta che ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] ): per l’autore dunque il dialetto non è più lingua di altri, ma può diventare lingua di un altro sé stesso. Il plurilinguismo dialetto, auspicando il ricorso al napoletano in pluralità di usi scritti anche non letterari e non marcati. In alternativa ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...]
Per rispondere ai bisogni comunicativi si instaurano usi e combinazioni condivisi di elementi della lingua con più lingue materne diverse, che in parte lo apprendono da altri parlanti non nativi.
Il FAI copre la ridotta gamma di funzioni ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] popolare, o anche solo colloquiale, alcuni nomi di parentela hanno usi estesi. Ad es., è diffusa in tutta Italia l’usanza, mia mamma e mio papà (Rohlfs 1969: 431);
(c) con altri nomi di parentela l’uso toscano predilige l’articolo, ma altrove è ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] [ð]ri[ɣ]e «lievito», nepote ~ ne[β]o[ð]e «nipote». Altri tratti peculiari del nuorese sono l’esito in fricativa dentale sorda di italiano, che, nelle aree urbane e negli usi giovanili, ricoprono ambiti funzionali informali tradizionalmente affidati al ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] «istituto di credito» è evoluzione italiana che passa poi agli altri paesi europei, incluso il ted. Bank.
Non è ancora delineata è ampliato rispetto al tedesco; ci sono inoltre usi metaforici, come panzer per indicare i calciatori tedeschi. ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] italiano preferisce seguire l’accentazione latina, benché esistano usi consolidati di altro genere (Edìpo; Accadèmia dal lat usuale (collàboro, èvito, ma lat. collabōro, evīto).
In altri casi, l’accentazione non dipende dall’origine della parola, ma ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] il registro colloquiale in particolare rispetto ad altri registri di parlato: la presenza partecipativa lezioni ti ti incasina un casino un sacco
Frequenti sono anche gli usi dei piccoli o dei grandi numeri per attenuare o intensificare: due minuti ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] regioni e singoli dialetti sono degni di nota fra gli altri il Dizionario onomastico della Sicilia. Repertorio storico-etimologico di nomi prefissazione, confissazione, composizione, metonimia, usi sintagmatici, locuzioni) è data dal Deonomasticon ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] quella con un nome comune, grazie anche all’aggiunta di altri costituenti, permette di arricchire la descrizione del referente, che .
Sabatini, Francesco (19902), La comunicazione e gli usi della lingua. Pratica dei testi, analisi logica, storia ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....