Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] anche come opera lirica) si diffuse a Venezia e in vari altri centri italiani, raggiungendo fasce di pubblico sempre più ampio, e superò ’aulicismo, l’antirealismo e un’estrema prevedibilità negli usi lessicali e fraseologici, in quella che può ben ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] politico che si registrano, con maggiore evidenza rispetto agli altri tipi di linguaggi, regole intrinseche sia interne alla struttura di Aldo Moro, in La “lingua d’Italia”: usi pubblici e istituzionali. Atti del XXIX convegno internazionale della ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] sostantivo spagnolo silo, il che non impedisce che in italiano si usi anche al singolare (un silos), allo stesso modo in cui sui In questo periodo gli spagnoli (e occasionalmente i viaggiatori di altri paesi – tra cui alcuni famosi italiani – che li ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] un organo incaricato di promuovere interventi regolativi sugli usi linguistici come, in Francia, la Délégation générale à 1999), Anglismi e italianismi, in Iid., L’amanuense analfabeta e altri saggi, Firenze, Olschki, pp. 169-207.
Marazzini, Claudio ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] costellazioni o giaciture fisse, entro cui certi lemmi e non altri si richiamano reciprocamente, come nel caso di acerbo quasi 177), fanno tuttavia riscontro la «polisemia» e gli «usi semantici singolari», talora audaci e inediti, di quegli stessi ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] del calcio), l’otto volante, ecc.
(f) sono usati in vari altri casi: per indicare voti (un quattro in fisica, un libretto con la due, tre o più scopi; che serve a due, tre o più usi»; Dardano & Trifone 1985: 150):
(14) questo contenitore ha una ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] che è stato assunto per lo più come modello per gli usi ufficiali, scritti e letterari;
(b) il friulano carnico, dei pronomi clitici e atoni, il friulano si allinea con gli altri dialetti settentrionali in quanto possiede, oltre ai tonici, anche una ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] sulla diamesia (➔ variazione diamesica) si collega ad altri due problemi interpretativi, tra loro connessi, che nello Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2° (La variazione e gli usi).
Sobrero, Alberto A. (2005), Come parlavamo, come parliamo. Spunti ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] da agricoltori, artigiani, operai», rispetto ad altri quartieri «più esposti ai modelli dell’italiano regionale Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2° (La variazione e gli usi), pp. 93-149.
Telmon, Tullio (1994), Gli italiani regionali contemporanei ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] ulteriore indebolimento della dinamica di focalizzazione si riscontra in usi tipici della lingua scritta, come cronache e narrazioni, ) quello che ha rotto il vaso è Paolo [= Paolo, non altri, ha rotto il vaso]
Dal punto di vista sintattico, però, ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....