Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] risentono di questa restrizione frasi introdotte da perché, per quale motivo e altri nessi causali:
(28) perché Marco fa sempre di testa sua?
I doppioni furono via via sfoltiti, dapprima negli usi scritti e poi nel parlato unitario. Tale riduzione ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] arricchirlo; da quello funzionale, perché la gamma dei suoi usi si è ampliata nei secoli e va oggi dal parlato è fatto perciò di lessemi nati in italiano a partire da altri lessemi già presenti nella lingua, siano essi ereditari (coppia → ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] (Casapullo 1999) coprono infatti, se non tutti gli usi possibili, tutti quelli per i quali si ritiene possibile Chorsini, nel quale io Matteo deto scriverò ogni mia chosa propia e altri miei fatti propi e mie terre e chase. MCCCLXJ dì IJ di febraio ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Venezia attorno al 1202 aveva coniato il ducato, poi adottato da altri stati italiani e non italiani. A Genova, il ducato d’ fino al 1848 (➔ Mediterraneo e lingua italiana; per gli usi dell’italiano alla corte imperiale nel Seicento, cfr. Kanduth 2002 ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] antica e consolidata fin dal medioevo, quella degli usi linguistici alternativi a seconda non della nazionalità, ma dei a te.
Pensando a te sorrido,
Sospiro a te …
In altri casi si tratta di sonetti più indicativi dello stile poetico della Rossetti ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] , ma anche la saggistica e il giornalismo (➔ giornali, lingua dei) fanno propri questi usi (Bonomi 1993; 1996). Di qui, conglobando anche altri fenomeni di natura fonologica (svalutazione delle opposizioni tra ➔ vocali aperte e chiuse, cancellazione ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] e le z sonore (/z/ e /ʣ/). Le proposte di altri riformatori minori furono molte. La loro operosità fa capire allo studioso individuale, tutto il settore dell’interpunzione (sulle regole e gli usi: Mortara Garavelli 2003; Serianni 2003: 43-56; sulla ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] normative solo mediante una loro codificazione esplicita, ma anche in altri modi» (Patota 1997: 71), tra cui l’esempio concreto l’uso popolare dall’uso dotto, quelle varietà di usi che in precedenza convivevano, o che si differenziavano solo ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] della lingua, significa che si sta imponendo una serie di altri problemi: la formazione e l’allargamento della classe dirigente, la «certa e ferma regola» proprio a causa della varietà degli usi, oltre che per la varietà delle corti. Per quanto gli ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] 1987-1988 e al 45,5% di quello del 2006.
Il rapporto negli usi fra italiano e dialetto varia molto da regione a regione. La fig. 1, gamma di variazione dell’italiano di Roma sottolineata fra gli altri da D’Achille 2004), ma anche e soprattutto gli ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....