Si hanno almeno quattro significati del termine eteronimo in linguistica (altre accezioni sono relative ad altri ambiti):
(a) Negli studi sulla traduzione, l’eteronimia è una particolare relazione di sinonimia [...] tra sistemi linguistici diversi (Beccaria 20042: 702); in altri termini, essa corrisponde alla sinonimia nella relazione infralinguistica; per es., il francese arbre è considerato eteronimo dell’italiano albero.
(b) Nella grammatica tradizionale, gli ...
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In italiano le parole appartenenti ad alcune ➔ parti del discorso sono soggette a flessione; presentano cioè diverse terminazioni a seconda del ➔ numero, del ➔ genere, o (come particolarmente i verbi) [...] -o: la mano, con anche plurali in -i: le mani (tutti gli altri femminili in -o sono invariabili: la moto → le moto);
(b) alternanze di di);
(h) i ► nomi propri, eccezion fatta per gli usi parodistici: i Padri Pii e i riferimenti a opere di artisti o ...
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Sono composti di dire tutti i verbi che risultano dalla saldatura di dire e uno o più ➔ prefissi (➔ composizione).
Va sottolineato però che non tutti i verbi che all’infinito hanno la terminazione in -dire [...] , rafforzarsi»; ridirsi «dire qualcosa in contrasto con cose dette in precedenza».
Accanto ai citati esistono altri composti:
(a) ridire ha usi fraseologici, dato che ricorre oramai quasi di preferenza nell’espressione (non) avere nulla da ridire (su ...
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Le congiunzioni relative (dove, ove, donde, onde) sono ➔ congiunzioni che hanno la peculiarità di introdurre, come i pronomi relativi (➔ relativi, pronomi), le frasi relative (➔ relative, frasi) esplicite [...] umano”, in Operette morali I)
Dove può a sua volta esser preceduto da preposizioni di movimento (da, fino, per) o anche di in usi formali (8):
(6) un paese da dove sono tornata entusiasta è la Finlandia
(7) guarda il punto fin dove arrivano le due ...
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PREPOSIZIONI
Le preposizioni (dal latino praeponere ‘mettere davanti’) sono parti invariabili del discorso che, premesse a un nome, a un pronome, a un avverbio o a un verbo all’infinito, ne precisano [...] ?)
le preposizioni improprie possono essere usate anche con altri ruoli grammaticali (aggettivi, verbi o avverbi) e rappresentano che trovarli (E. Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo).
Usi
Per le preposizioni con e per c’è la tendenza, ormai ...
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Il ➔ punto e virgola, benché sia in generale il segno interpuntorio (➔ punteggiatura) meno ricorrente, è saldamente in uso in ambiti di scrittura accurata o colta.
Oltre che nei ➔ testi argomentativi, [...] quasi per convincere anche lei, rincarava la dose dei dettagli; in certi altri invece svicolava prudentemente verso più plausibili campi di battaglia (Starnone 2000: 40)
Negli usi informali attuali, comunque, il punto e virgola è spesso sostituito da ...
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PASSATO REMOTO, INDICATIVO
Il passato remoto (o perfetto semplice) è un tempo verbale dell’indicativo e si usa per indicare un fatto avvenuto nel passato, concluso e senza legami di nessun tipo con il [...] alla radice verbale le desinenze proprie di questo tempo
Altri verbi presentano una forma del passato remoto con una / lei fu, noi fummo, voi foste, loro furono.
Usi
Mentre il ➔passato prossimo si riferisce in genere a eventi considerati ...
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INTERROGATIVI, PRONOMI
I pronomi interrogativi servono per introdurre una proposizione interrogativa, diretta o indiretta.
Usi
Delle tre forme del pronome cosiddetto neutro (che, che cosa, cosa), che [...] B-52)
Nell’italiano parlato e nello scritto meno formale si possono usare come rafforzativi anche diavolo, cavolo o altri disfemismi
Ma che diavolo stai facendo?
Storia
Nella tradizione letteraria dei secoli scorsi si poteva usare come pronome ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] box riceve il suo autentico valore dalla rete dei rapporti che intesse con tutti gli altri segni del codice lingua inglese, sia sul piano del sistema sia sul piano dei suoi usi concreti, ne discende che il segno scatola non può né in teoria né di ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , lessicografi e maestri di retorica, per i riferimenti a usi popolari e a forme rigettate dalla lingua letteraria (per es Spoleto, con i carmi trionfali parmigiani del 1248 e con altri ritmi. Ci fu anche chi trasse da giocose novelle commedie ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....