L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] , stella alpina, bullo, paparazzo), tantissimi altri vocaboli, costrutti, locuzioni della lingua corrente sono lingua comune vocaboli che hanno circolato a lungo nei nostri usi linguistici reali, pur sanzionati perché considerati devianti, e hanno ...
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Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] tipici del parlato, quali la frammentarietà e la scarsa progettazione (Berruto 1985; Berretta 1994); essa corrisponde inoltre ad altri fattori del parlato, quale il riferimento al parlante, quel che Berruto (1985) chiama egocentrismo del parlato. La ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] , per la formazione di neologismi, è meno usato di altri suffissi perché legato soprattutto all’espressione di nomi di attività non toscana di -aio, ne ricalca il significato e gli usi; alcune parole possono essere usate nelle due forme (per es., ...
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Nella tradizione grammaticale italiana i verbi reciproci sono una sottoclasse dei verbi pronominali (tutti i verbi in -si e altri ancora; ➔ pronominali, verbi) o dei verbi riflessivi (tutti i verbi in [...] verbi reciproci, di costruzioni reciproche (each other constructions, nella terminologia di Dougherty 1974); altri li trattano come uno degli usi dei verbi pronominali (usi propriamente riflessivi, diretti: Luigi si è lavato; o indiretti: Luigi si è ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] con funzione vocativa, per es.:
(1) deficiente, piantala!
In altri casi può essere inserito in una domanda retorica:
(2) ti rendi ha una tradizione ben documentata e si collega anche con usi propri di contesti culturali molto lontani dal nostro, ad ...
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Un confine linguistico è il limite estremo convenzionale del territorio sul quale è diffusa una ➔ varietà linguistica. Esso trova corrispondenza con la realtà politico-amministrativa solo nei casi in cui [...] ad es., se si considera la corrispondenza (indipendentemente dagli usi dialettali) tra la pratica ufficiale dello spagnolo e del francese tali distinzioni: infatti, come si è visto, altri aspetti della fonetica, della morfologia, ecc., definiscono ...
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Con slogan si intende una «formula sintetica, espressiva e facile da ricordarsi, usata a fini pubblicitari o di propaganda» (GRADIT). La veste straniera del termine (inglese, dove, però, significa «grido [...] il solco è la spada che lo difende, e tanti altri (➔ Risorgimento e lingua; ➔ fascismo, lingua del). In accortezza sono compresenti sia il rimando ai modi espressivi tipici degli usi pronominali del verbo, dato che sul modello di «farsi un caffè ...
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Le frasi eccettuative sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che introducono una restrizione sulla validità del contenuto espresso nella reggente. Si veda il seguente esempio:
(1) Un cartello all’entrata [...] com’egli la racconta («La Repubblica» 30 ottobre 2009)
Altri introduttori sono eccetto che, salvo che, tranne che, fuorché, 16 novembre 2008)
Capita anche che queste forme risalgano dagli usi più informali della lingua, come il parlato colloquiale o ...
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dialetto
Franco De Renzo
La lingua del cuore
Di sicuro avete sentito parlare e magari parlate voi stessi un dialetto. Il fatto non è così eccezionale, se si pensa che l'Italia è la nazione europea più [...] lingua ha usi ufficiali se è utilizzata nella scuola e nell'amministrazione, per esempio negli uffici pubblici e nei tribunali.
Così, per esempio, se vivete in Puglia e conoscete il dialetto potrete comunicare in dialetto pugliese con altri pugliesi ...
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La vocale di appoggio è una vocale che facilita la pronuncia sia di consonanti o di sequenze consonantiche particolarmente difficoltose, perché rare, complesse e dunque marcate dal punto di vista della [...] ha spesso un timbro centrale basso), dalla presenza di altri suoni che in qualche modo condizionano la sua realizzazione ( ’italiano contemporaneo, a cura di A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2° (La variazione e gli usi), pp. 93-149. ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....