Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] e assume nuove accezioni motivate come estensioni, usi metaforici, specializzazioni, ecc. Il fenomeno non calco semantico ancorato al significato italiano di camera «stanza». In altri casi, quando fra il significato che viene indotto dal modello ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] trattato come soggetto del verbo:
(22) a. (io) desidero un caffè
b. (io) percepisco un’atmosfera elettrica
ma in altri come oggetto:
(23) questa cosa mi attrae, mi disgusta, mi annoia, mi diverte
In quest’ultimo contesto il complemento oggetto può ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] , gli troncò il nastro in bocca (ivi, III)
Altri scrittori, coetanei coevi di Manzoni, hanno invece un repertorio sopra, in italiano antico il trapassato remoto aveva una gamma d’usi più vasta rispetto all’italiano odierno (Ambrosini 1960-1961). In ➔ ...
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Il futuro anteriore (o futuro composto) è un tempo verbale dell’➔indicativo che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Nell’esempio che segue:
(1) quando Maria si sveglierà, Luca [...] è molto frequente nel parlato, dove invece gli usi temporali appaiono nettamente ridotti. Diverse attestazioni sono già considerandolo da un punto di riferimento collocato nel futuro. Altri pensano invece che il futuro retrospettivo non abbia valore ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] a «ciò che avviene dopo la morte», ecc. In alcuni usi limitati, tipicamente riferiti a entità geografiche, si recupera almeno in parte (*il) più velocemente di tutti i miei colleghi. In altri casi, l’articolo è invece ricorrente: vediamoci il più ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] uno status gerarchicamente superiore rispetto agli altri volgari romanzi parlati come lingue native nel - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2° (La variazione e gli usi), pp. 279-310.
Ricca, Davide (2006), Sulla nozione di “dialetto italianizzato ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] in particolare la virgola e i ➔ due punti.
La virgola ricorre erroneamente tra soggetto e verbo (eventualmente tra verbo e altri argomenti) e tra frasi che viceversa richiederebbero una pausa forte:
(36) una strage come quella di Erba ha radici nella ...
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L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] struttura formata da copula e parte nominale. Altri grammatici preferiscono invece definire tale predicato in modo uso esclusivamente copulativo.
Stare, restare e rimanere possono invece avere usi locativi (ad es., il luogo in cui siamo diretti sta ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] frase relativa (Berruto 19984: 125). Invece gli altri complementi selezionano il tipo senza ripresa. L’uso poco controllati.
Il che polivalente è attestato già in italiano antico. Gli usi più remoti sono di tipo relativo-temporale (come in 16; ma cfr ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...] sincerità, onestà, ecc.). Si noti la differenza tra i due usi (il primo realmente avverbiale, il secondo frasale) di onestamente nei essere da + infinito o andare + participio passato. Altri mezzi lessicali, che possono essere usati anche a rinforzo ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....