Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] Lombardia sarà [r̵] davanti a consonante e [ɾ] in altri contesti (Canepari 1983: 94).
Queste forme allofoniche hanno forte , Roma - Bari, Laterza, vol. 2° (La variazione e gli usi), pp. 93-149.
Trubeckoj, Nikolaj S. (1939), Grundzüge der Phonologie ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] (Egerland & Cennamo 2010: 846-856). Già nel Duecento troviamo tutte le possibilità:
(a) pseudo-relativa:
(31) e vide altri giovani che accoglievano l’acqua piovana (Novellino V)
(b) infinitiva con soggetto logico anteposto:
(32) ch’i’ sento lo ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] sono invece solo denotativi; per inciso, si noti la distinzione negli usi denotativi tra le forme papà, babbo, mamma, deittiche (12), e volta, a mo’ di apposizione, nomi propri o altri titoli nella costruzione di espressioni complesse:
(23) come sta ...
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Le lettere commerciali e ufficiali (► stile epistolare; ➔ lettere e epistolografia) sono divise in più sezioni, per ognuna delle quali si sono affermate delle convenzioni nell’organizzazione grafica e [...] o in inglese, il nome dello stato per esteso; ma se si inviano spesso lettere in paesi stranieri sarà bene informarsi sugli usi locali (ad es., in molti paesi si adotta l’ordine numero civico – nome della strada, piazza, ecc. – CAP).
Nel testo della ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] quindi, il fono cambia la sua natura). Per altri la lenizione parziale va intesa come semisonorità, parziale sonorizzazione itːazi] ~ [aˈfːitːasi], usignolo [uziˈɲːɔːlo] ~ [usiˈɲːɔːlo] (per una rassegna sulle origini e sulle teorie del processo di ...
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Verbi pronominali è un’etichetta generica che indica tutti i verbi nella cui forma di lemma appare un pronome clitico (➔ clitici), sia esso intrinsecamente legato al lemma (come in accorgersi, pentirsi) [...] non esauriscono la gamma dei verbi pronominali dell’italiano. Infatti altri pronomi clitici (ci, la, le, ne) si saldano de Gruyter.
Sabatini, Francesco (1988), La comunicazione e gli usi della lingua. Pratica, analisi e storia della lingua italiana, ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] , reverenziale o di onorificenza, ed è uno degli usi più vari e instabili della maiuscola nella storia dell’ all’inizio di ogni verso, come a enfatizzarne visivamente il distacco dagli altri e l’unicità nel senso e nello spazio. È ciò che accade in ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] Roberto (Alberto Arbasino, L’Anonimo Lombardo)
Uno degli usi principali di tanto è in correlazione con quanto (➔ altro avverbio che può trovarsi da solo o in correlazione con altri avverbi di quantità è altrettanto:
(38) Altrettanto difficile che ...
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Per lingua franca (o lingua franca mediterranea) s’intende una lingua veicolare a base italiana, documentata a partire dal tardo Cinquecento lungo le coste del Mediterraneo, in particolare nelle capitali [...] vita sociale; occorre dunque immaginare un continuum di usi, al cui estremo più basso vi saranno varietà poco Italiano, cioè quella lingua bastarda, sempre per infinito, senz’altri tempi di verbi, che in queste parti d’Oriente la chiamano ...
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Le frasi soggettive sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ subordinate, frasi), che corrispondono al soggetto (1) del verbo della frase da cui dipendono (chiamata talvolta frase matrice) e possono [...] verbi infatti selezionano solo l’indicativo, altri solo il congiuntivo. Sono preferibilmente seguiti come funziona
Serianni (1989: 565) segnala come regionali o desueti gli usi di complementatori di infinitive soggettive diversi da di, come a in ( ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....