Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] umano e delle lingue nella prospettiva di un confronto con altri modi di comunicazione, cioè in una prospettiva semiologica. Su e di temporalità, di formalità e di dipendenza dagli usi sociali storici della langue, rendono necessario per i linguisti ...
Leggi Tutto
Il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto, sia con significato più ampio e generico, come inizio dell’esistenza.
Antropologia
Le forme dell’organizzazione [...] dell’esistenza del neonato, il bagno (per es., con vino), gli usi relativi all’imposizione del nome ecc., con modificazioni dovute all’influsso del l’uomo e delle sue capacità inventive, mentre altri, pur accettando l’ipotesi della divergenza delle ...
Leggi Tutto
Nome di vari santi e beati:
1. Andrea, apostolo: v. la voce.
2. Andrea Avellino, santo (Castronuovo, ora Castronuovo di Sant'A., Potenza, 1521 - Napoli 1608), al battesimo Lancellotto, sacerdote (1545), [...] ciascuna con melodia propria); introdusse a Costantinopoli usi liturgici di Gerusalemme; è venerato nella 22. Andrea di Strumi, beato, vallombrosano (n. Parma - m. 1097, secondo altri dopo il 1106), detto anche A. da Parma e A. di Vallombros; caldo ...
Leggi Tutto
Secondo la tradizione, autore del terzo Vangelo canonico e degli Atti degli Apostoli; fu probabilmente di Antiochia e discepolo di Paolo che accompagnò fino a Roma. Il Vangelo di L., scritto probabilmente [...] o per lo meno spiega, le espressioni semitiche e gli usi ebraici; impiega termini del linguaggio medico e descrive con una vera figura dell'autore, anche se gli scritti (come gli altri Vangeli) risultano di per sé anonimi. Fin dall'antichità si ...
Leggi Tutto
Benedettino (Sablé-sur-Sarthe 1805 - Solesmes 1875), abate di Solesmes; fondatore della congregazione monastica che da Soles mes prende il nome, è considerato il restauratore dell'ordine benedettino in [...] (3 voll., 1840-51), che avviarono un rinnovamento degli studî liturgici, e poi ancora nell'Année liturgique (l'opera intera, completata da altri, fu pubblicata in 15 voll. negli anni 1841-1901; l'ultima ed., in 6 voll., è apparsa dal 1948 al 1954), G ...
Leggi Tutto
Scrittore (n. Milano o Piacenza 1512 circa - m. forse Milano 1560). Viaggiò per l'Italia e per altri paesi d'Europa al servizio di varî protettori. Bizzarro e paradossale, portò nel campo umanistico la [...] altre opere analoghe, più o meno argute e acute; alcune vivaci novelle; le Fortianae quaestiones (1535, interessante enumerazione di usi lucchesi e apologia delle donne), in forma di dialogo che s'immagina tenuto nella villa di Fórci presso Lucca ...
Leggi Tutto
Scrittore e pittore russo (Char´kov 1842 - Gatčina 1908). Partecipò a spedizioni scientifiche e militari nell'Asia centrale e ne trasse interessanti materiali etnografici per i suoi romanzi e racconti [...] a sud", 1874-75; Dvunogij volk "Il lupo a due gambe", 1886). Come pittore preferì i quadri di battaglie e temi etnografici; notevoli i disegni a penna riproducenti la natura e gli usi dell'Asia centrale. Illustrò opere di Gogol´, Turgenev, Tolstoj e ...
Leggi Tutto
Teologo anglicano (Bocton presso Blean, Kent, 1630 - Cambridge 1693), autore di una Dissertatio de Urim et Thummim (1669) e di un'opera De legibus Hebraeorum ritualibus et earum rationibus libri tres (1685), [...] in cui cercò di stabilire i rapporti tra gli usi rituali degli Ebrei e quelli di altri popoli semitici. Ebbe atteggiamenti che spinsero molti a combatterlo come eterodosso. ...
Leggi Tutto
LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] -Bari 1978; U. Bosco, Titanismo e pietà in G. L. e altri studi leopardiani, Firenze 1957; K. Maurer, G. L.s "Canti" negazione e utopia, Padova 1973; G. Lonardi, Leopardismo. Saggio sugli usi di L. dall'Otto al Novecento, Firenze 1974; B. Biral, La ...
Leggi Tutto
GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] autenticità della "traduzione" dell'abate maltese: "Io vi trovavo altri mesi, altra cronologia, altra geografia, uno stile monotono e le disposizioni del governo, pure le costumanze e gli usi dei tempi più che le leggi politiche aveano allora impressa ...
Leggi Tutto
tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. sint., come prep.). – Equivale genericam....