Diplomatico inglese (Seal, Kent, 1834 - Londra 1909), ambasciatore a Vienna (1893-96), poi a Parigi (1896-1904), dove trattò la questione della sfera d'influenza britannica e francese nell'Africa orientale [...] e occidentale e riu scì a comporre il dissidio sorto in seguito all'incontro, a Fāshōda sull'AltoNilo, fra le spedizioni Kitchener e Marchand (1898). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Salvemini
Fulvio Conti
Storico e uomo politico, per tutta la vita concepì questi due ambiti di attività come strettamente correlati. Animato da un profondo senso morale, trasse dalla contemporaneità [...] aveva portato il Regno Unito e la Francia al rischio di una guerra (Il dramma di Fascioda. Francia e Inghilterra sull’altoNilo, 1937).
Il varo delle leggi razziali nel 1938 lo costrinse a riparare in Inghilterra, dove trovò impiego dapprima presso l ...
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FERRERO, Annibale
Luca De Caprariis
Nacque a Torino l'8 dic. 1839 da Carlo e da Palmira Alasia. Compiuti i primi studi ed entrato giovanissimo all'università di Torino nella facoltà di scienze matematiche, [...] un esperto di problemi geografici, topografici e militari per uno specifico negoziato su una eventuale azione italo-inglese nell'AltoNilo o per altre particolari questioni coloniali in Africa.
Il carattere della missione del F. fu però radicalmente ...
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Schnitzer, Eduard
(o Mehmet Emin Pasha) Esploratore tedesco e amministratore turco-egiziano in Sudan (Oppeln, Slesia, 1840-Kanema, od. Repubblica democratica del Congo, 1892). Trasferitosi in Turchia, [...] della prov. dell’Equatoria. Caduta Khartoum (1885) nelle mani dei mahdisti (➔ Muhammad Ahmad ibn ‛Abdallah), rimase isolato sull’altoNilo fino all’arrivo di H.M. Stanley nel 1888. Esploratore in Africa orientale per conto della Germania, fu ucciso ...
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CORTESE, Emilio
Alfredo Iacobacci
Nacque ad Alessandria il 25 sett. 1856, da Francesco e da Anna Castelli. Dopo che il padre, generale medico, venne trasferito a Roma, si laureò in ingegneria civile [...] e la valorizzazione dei giacimenti fosfatici egiziani ubicati sulla costa centro-occidentale del Mar Rosso e nel territorio dell'altoNilo. Ma nel 1917 tornò in Italia per arruolarsi, benché più che sessantenne.
Ritornata la pace in Europa, il C ...
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BELLACCI, Tommaso (Tommaso da Firenze)
Enrico Cerulli
Nacque a Firenze, nel quartiere presso il Ponte delle Grazie, da famiglia originaria di Linari (presso Barberino Val d'Elsa), probabilmente nel 1370.
Il [...] Indiano al golfo di Aden, si era pensato non solo per la diffidenza del sultano a consentire il passaggio verso l'AltoNilo (diffidenza sormontata solo per brevi periodi); ma ancora per l'idea, così diffusa sino, al Rinascimento, che l'India fosse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Treves
Fulvio Conti
Figlio del noto esponente socialista Claudio Treves (Milano 1908-Fregene 1958). Si laureò in giurisprudenza a Torino nel 1929 e l’anno seguente in scienze politiche, seguendo [...] aveva portato il Regno Unito e la Francia al rischio di una guerra (Il dramma di Fascioda. Francia e Inghilterra sull’altoNilo, 1937).
Il varo delle leggi razziali nel 1938 lo costrinse a riparare in Inghilterra, dove trovò impiego dapprima presso l ...
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AGATI, Pietro (Pierino)
Carlo Zaghi
Nato a Pisa nel 1828, alla fine del 1853, chiamato da un fratello, si recò in Egitto e ad Alessandria fu costruttore edile. Aggregato, pochi mesi dopo, alla missione [...] seguì a Khartum, dove attese alla costruzione di vari edifici, e in molte escursioni nelle regioni inesplorate dell'AltoNilo, stringendo rapporti d'amicizia con viaggiatori ed esploratori italiani e stranieri, come A. Vinco, G. Beltrame, Th. Heuglin ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] de Valéry, un vecchio amico del tempo della crociata nel delta del Nilo che si era unito a C. da poco, proveniente da San motivi di lucro, consegnò i prigionieri all'Angiò dietro pagamento di un alto premio. Il 16 sett. C. fece il suo ingresso a Roma ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] l'Egitto, impadronendosi infine di Damietta, sulle foci del Nilo, un centro di importanza strategica che il papa con sforzo di Federico II di acquisire una maggiore influenza sull'alto clero, obiettivo che era parte integrante della sua politica ...
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alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri termini di confronto: un a. monte,...
nilotico
nilòtico agg. [dal lat. Nilotĭcus, gr. Νειλωτικός] (pl. m. -ci). – Della regione del fiume Nilo, in Africa, e delle popolazioni che la abitano: la civiltà n.; lingue n., le lingue parlate nell’alta e media valle del Nilo e in altri...