Saqqāra Cittadina dell’AltoEgitto, nel governatorato di Giza, a S del Cairo. Fu necropoli dell’antica Menfi. Vi sorgono varie tombe reali delle prime dinastie, fra le quali la più cospicua è la cosiddetta [...] piramide a gradoni di Zoser, appartenente a un complesso monumentale (2650 a.C.) considerato un capolavoro assoluto dell’architettura mondiale. Attorno alle tombe regie si stende il più importante raggruppamento ...
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Naqā´da Località dell’AltoEgitto, sul Nilo, poco a N di Luxor, sito eponimo delle culture predinastiche di N. I e II. Le due culture, confrontabili rispettivamente con l’Amratiano e il Gerzeano (➔ Egitto), [...] comprese tra il 3800 e il 2270 a.C., sono testimoniate da abitati di notevoli dimensioni, probabilmente legati a un’agricoltura intensiva, e necropoli con oltre 2000 sepolture. Le due culture differiscono ...
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(ar. Armant) Città dell’AltoEgitto, centro del culto del dio Montu, il cui tempio ebbe una fase inaugurata da Thutmosis III, durante il Nuovo Regno. A NO si trova una necropoli di tori sacri, il Bucheum, [...] da cui provengono tavole di offerta e stele con iscrizioni. Vi sono anche resti di un insediamento predinastico, di un villaggio romano, di un sito copto (4° sec.) e la Baqaria, lungo corridoio con tombe ...
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Cittadina dell'AltoEgitto, nella provincia di Qena, situata sulla riva sinistra del Nilo. Fu sede del culto egizio della dea Hathor. Dell'antica città resta un vasto complesso di templi che risale a tarda [...] epoca tolemaica e romana. Il tempio principale ha sala ipostila (il cui tetto piano è sostenuto da file di colonne), due vestiboli, sacrario circondato da corridoio con ambienti e, in facciata, un portico ...
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Polemista (m. 345 circa), vescovo di Eraclea nell'AltoEgitto; partecipando (325) al Concilio di Nicea fu un coraggioso oppositore dell'arianesimo; parlò tra l'altro contro tale eresia, persino al sinodo [...] di Tiro (335) che dagli ariani era stato riunito appunto contro s. Atanasio. Per tale sua attività P., che durante la persecuzione dell'imperatore Massimino (311) aveva perso un piede e un occhio, fu catturato ...
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Giurista bizantino (n. Ermopoli, AltoEgitto, sec. 6º), avvocato. Fece un riassunto molto conciso delle costituzioni del Codice giustinianeo, di cui si conservano brani nei Basilici e nei relativi scolî. [...] Più importante è l'epitome delle 168 novelle della collezione greca, compilata verso il 575 e conservata in un manoscritto del Monte Àthos ...
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(gr. ῎Ομβοι) Nome di due antiche città dell’altoEgitto. La prima, presso le odierne Qūs e Naqāda, era centro del culto del dio Seth, spesso denominato l’Ombita. Della seconda, capitale del primo distretto [...] dell’AltoEgitto, si conserva il nome in quello dell’odierna località di Kom Ombo. ...
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Monaco (n. 300 circa - m. 391), originario dell'AltoEgitto; visse nel deserto, prima seguace di s. Antonio, poi attorniato da molti altri monaci che vivevano sotto la sua regola. Festa, 15 gennaio. ...
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NAG HAMMADI
Sergio Donadoni
. Località dell'AltoEgitto, l'antica Chenoboskion. Scavi clandestini vi hanno riportato alla luce nel 1945 o 1946 un'intera biblioteca di tredici codici papiracei, talvolta [...] frammentari talvolta mantenuti fin nella legatura, che contengono in una versione in lingua copta la più importante serie di scritti gnostici che sia pervenuta fino a noi. Con l'eccezione di alcuni fogli ...
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piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle piramidi, assomigliata a quella della...
tasiano
taṡiano agg. e s. m. [dal nome della stazione preistorica di el-Tasa, nell’alto Egitto]. – Aspetto culturale del neolitico antico nell’alto Egitto, caratterizzato da asce cilindriche di pietra a forma di rullo.