URBANO VI, papa
Ivana Ait
URBANO VI, papa. – Figlio di Nicolò Prignano, probabilmente proveniente da Pisa ed emigrato a Napoli per motivi politici – era forse un mercante –, e di Margherita Brancaccio [...] del Collegio cardinalizio si mosse nei confronti dell’alta gerarchia ecclesiastica con un’azione forte contro ogni disposizioni immediatamente impartite al suo collettore di Aragona e Navarra, Bertrando di Massello, dalle quali sembra trapelare ...
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INNOCENZO V, papa
Paolo Vian
Pietro di Tarantasia nacque intorno al 1224 nella Tarantasia propriamente detta, nell'alta valle dell'Isère. Prese l'abito domenicano intorno al 1240 nel convento di Lione [...] del 1274 e gli inizi del 1275, per trattare fra l'altro la questione del matrimonio di Giovanna I di Navarra col secondo figlio del re. La nomina pontificia precedette di poco la scelta della metropoli ecclesiastica francese quale sede del concilio ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] , in parte, la città, la popolazione si ritirò nella parte più alta (a E di Saint André), costruendovi intorno mura difensive. Più a S in diverse località della valle dell'Ebro fino a Navarra. A Baetulo compaiono pavimenti di tessellato in bianco e ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] ricorso ad argomenti miranti a richiamare il papa a una più alta visione del bene della Chiesa: non doveva farsi fuorviare dallo " e la corona passava nelle mani di Enrico di Navarra, che lo stesso defunto sovrano aveva designato a succedergli ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] se stessa", a ciò legittimata dal suo costituirsi come la più alta forma di moralità dal momento che si slarga a "civile felicità". della "volpe" nel "lione") nonché Enrico di Navarra, mentre non possono concedersi comportamento leale e fedele. ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] spagnola, mentre in Francia il calvinista Enrico di Navarra sembrava avviarsi a prevalere sulle opposte fazioni. Nel 1589 Indice, negli anni 1599-1601. Oltre alla ricchezza e all'alta qualità di molte di tali raccolte, colpisce la presenza in ...
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Vedi TERRA SIGILLATA dell'anno: 1966 - 1973
TERRA SIGILLATA (v. vol. vii, p. 726-729)
H. Comfort
Sommario: I. T. S. ellenistica: A) "pergamena", B) "samia", C) "megarese maggiore", D) Coppe a rilievo [...] e piccoli del repertorio di Lezoux; il suo modellato fu d'alta qualità; egli lavorò in Glanztonfilm sia rossa che nera; produsse il motivi popolari che compaiono su certe pietre tombali della Navarra fin dal II secolo. Una parte di questa ceramica ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] successo, va ricordato il Libro d'ore della regina Maria di Navarra (Venezia, Bibl. Naz. Marciana, lat. I, 104), sposa , Contribución al estudio de la miniatura en León y Castilla en la Alta Edad Media, León 1976; S. Pettenati, Un'altra ''Bibbia di ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] : fascia, vv. 140-144; Famagosta: scosta, vv. 146-148; Navarra: arra: garra, vv. 143-147: anche quest'ultima è r. i toni discorsivi si sostengono e s'innalzano a momenti di alta oratoria attraverso anafore (quivi sto io), chiasmi e così via. ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] prassi, seguita dagli immediati predecessori, di affidare l'alta direzione degli affari politico-religiosi ad un nipote. Per essere l'eretico relapso Enrico di Borbone, re di Navarra. Alla diplomazia pontificia in Francia fu di conseguenza assegnato ...
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