BRAYDA, Oddone de
Ingeborg Walter
Di nobile e influente famiglia albese, il B. nacque nella prima metà del, sec. XIII, a quel che pare da Ruggiero. Il suo nome è ricordato perla prima volta nel 1259, [...] corte del conte di Provenza, Carlo d'Angiò, per offrirgli lala conseguente espulsione da Brescia, aveva iniziato trattative per offrire la signoria al re di Sicilia città guelfe dell'alta Italia giurarono fedeltà al re di Sicilia.
Rientrato nel ...
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ENRICO DI MORRA
HHubert Houben
Originario di una famiglia campana, titolare della baronia di Morra nella contea di Conza (l'attuale Morra de Sanctis, in provincia di Avellino). Dopo la riforma del tribunale [...] dalla Magna Curia: mentre lacorte imperiale era in Sicilia, E. nel giugno 1223 , anche Pier della Vigna.
Nei conflitti con l'alta nobiltà, cioè con i conti, E. fu un Federico II partì perla Germania, dove si sarebbe fermato per cinque anni, istituì ...
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CIBO, Aronne (Arano)
Franca Petrucci
Di nobile famiglia genovese, sarebbe, secondo una dubbia tradizione (Staffetti, p. 481), nato a Rodi nell'Egeo, dopo il 1380, da Maurizio e da Saracina Marculla. [...] per scortare un convoglio diretto a Renato d'Angiò, rimase nella città partenopea; ma non è confermata la reggente della Gran Curia dellaVicaria, altacorte di giustizia del Regno, e di luogotenente del maestro giustiziere di Sicilia.
Nel 1455 il C. si ...
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ABISSO, Angelo
Francesco Brancato
Nato a Sciacca il 17 genn. 1883 e laureatosi in giurisprudenza a Napoli, prima esercitò l'avvocatura come penalista, poi iniziò la carriera della magistratura. Fu anche [...] in Sicilia (cfr. La Questione del latifondo ed i governi incapaci, in Giornale di Sicilia del perla spartizione dei "feudi" fra i contadini. Nominato senatore il 21 gennaio 1929, fu dichiarato decaduto, l'8 apr. 1946, dall'AltaCorte di giustizia per ...
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Nacque, pare, intorno al 410. Suo padre, Ipparino, era uno dei cittadini più ricchi e più eminenti di Siracusa, amico e consigliere di Dionisio I. Dal padre D. ereditò la ricchezza e l'alta posizione. [...] corte, dotato d'intelletto filosofico, piena la mente degl'ideali platonici; perciò la pubblica, che D. s'era allontanato per un viaggio all'estero; gli fu , IV, p. 239 segg.; A Holm, Storia della Sicilia, traduz. ital., II, Torino 1901, p. 318 segg ...
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INNOCENZO IV papa
Raffaello Morghen
Sinibaldo Fieschi, dei conti di Lavagna, nato a Genova negli ultimi anni del sec. XII, studiò diritto canonico a Bologna, e al tempo di Onorio III già compare come [...] nel 1251, dopo aver indugiato nell'alta Italia, nel 1253 (6 ottobre) ritornò definitivamente a Roma, e, risorta la minaccia sveva con Corrado IV, si diede a cercare un re cui infeudare il regno di Sicilia contro gli Svevi deposti. Corsero allora ...
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. Nell'antico francese bailif, bailli (da un derivato del lat. baiulus) significa "governatore". I balivi dell'amministrazione francese furono introdotti da Filippo Augusto nella grande riforma che questi [...] ed esercitava l'alta giurisdizione. Non la condotta dei castellani e amministrare la giustizia. Del pari, per opera dei Normanni si costituirono nell'Italia meridionale balivi e baiuli nel regno di Sicilia mercanti dinnanzi alla corte". Il bailo era ...
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Figlio di Giovanni Bonincontri, nacque a S. Miniato in Toscana il 23 febbraio 1410, e morì, pare nel 1491. Fu soldato di ventura con Francesco Sforza; amico del Beccadelli e del Pontano, che gli apersero [...] fonti notissime, riuscendo più interessante e sicuro nei successivi. Dagli Annales il B. attinse poi la materia di una storia dei re di Napoli e di Sicilia, composta sotto il regno dì Ferdinando, e di una vita di Muzio Attendolo cominciata mentre era ...
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Il comes stabuli era presso lacorte imperiale romana il funzionario cui erano affidate, come indica la stessa parola, la sorveglianza e la cura delle scuderie e dei cavalli del sovrano, il soprintendente [...] della monarchia franca. Del gran contestabile che i sovrani franchi ebbero nella loro corte, già a cominciare dai Merovingi, conosciamo quanto alta fosse la dignità specialmente sotto i Carolingi; quando poi Filippo Augusto nel 1191 ebbe soppresso ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] sua interlocutrice, ripete a voce più alta e in italiano quanto ha detto prima sicilianoper sfogare l’indignazione causatagli da un ambiente lavorativo deludente:
(8) Purtroppo è questa la della realtà linguistica della corte vicereale di Palermo ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
pasta
s. f. [lat. tardo pasta, dal gr. πάστη «farina mescolata con acqua e sale»]. – 1. a. Impasto di farina e acqua opportunamente rimestato sino a renderlo sodo e compatto, che, lievitato, è usato per fare il pane, mentre non fermentato,...