L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] , anche se le antiche discriminazioni erano terminate dopo il 1848. L’esser costretti a vivere in un angolo delle Alpi senza poter intrattenere relazioni con la realtà circostante aveva obbligato i valdesi a tessere relazioni con le nazioni europee d ...
Leggi Tutto
GIOVANNI di Salerno
Carlo Albarello
Monaco vissuto nel sec. X, G. fu discepolo di Oddone, secondo abate di Cluny, del quale scrisse la Vita su richiesta di una comunità monastica di Salerno, poco dopo [...] Cluny, dove venne affidato a Ildebrando perché lo istruisse nell'osservanza monastica. Da Cluny i due ripartirono poi per Roma, valicando le Alpi Cozie prima della fine dell'estate e da Roma si rimisero in marcia verso la fine del 938 o l'inizio dell ...
Leggi Tutto
Ottaviano Ubaldini
Werner Maleczek
Discendente di una potente famiglia aristocratica del Mugello tradizionalmente fedele all'imperatore, nacque non prima del 1210 da Ugolino d'Albizzo e sua moglie Adelaide.
La [...] , attivo già dal 1238, la difesa contro l'imperatore in Italia settentrionale. Un primo tentativo di far valicare le Alpi a truppe provenienti da nord naufragò nella primavera-estate del 1247 di fronte alla resistenza del conte di Savoia, alleato ...
Leggi Tutto
MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] se fosse o no più ricca di quella di Nonantola. Ma la terra dei monasteri, in Occidente, fu quella al di là delle Alpi, quasi dovunque, anche se furono più potenti e prestigiosi i monasteri del centro e del nord. Un'abbazia come Cluny non ebbe eguali ...
Leggi Tutto
Giuliano della Rovere (Albissola 1443 - Roma 1513), francescano, fu creato cardinale dallo zio Sisto IV nel 1471; dopo aver assolto numerosi incarichi politici e diplomatici, divenne potentissimo con l'elezione [...] a Gaston de Foix, morto nella battaglia pur vittoriosa di Ravenna, si fu ritirato in Lombardia ed ebbe poi ripassate le Alpi, la Lega santa poté riordinare l'Italia e celebrare quel Congresso di Mantova (ag. 1512) che segnò il sorgere della potenza ...
Leggi Tutto
EUGIPPIO
Rajko Bratoz
Presbyter (abate) del monastero di S. Severino in castro Lucullano presso Napoli, nacque intorno al 460 o - al più tardi - intorno al 467 nel Noricum Ripense o nella Raetia Secunda, [...] egli nel Commemoratorium (cap. 44,7). Con i suoi confratelli e col sacro pegno che essi trasportavano, superò le Alpi, attraversò la pianura padana e giunse sino al "castelluni nomine Monteni Feletrem", l'odierno San Leo nella valle della Marecchia ...
Leggi Tutto
La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] Ier. I, 14). L’immagine della minacciata aggressione dei ‘barbari’ e della necessità di difendere il paese cintato dalle Alpi aveva avuto lungamente corso nella cultura letteraria ed era diventata uno slogan politico con le guerre d’Italia: fu allora ...
Leggi Tutto
Sacerdote salesiano, nato a Pollone (Vercelli) il 2 novembre 1883, morto a Torino nella casa dei Salesiani il 25 dicembre 1960, fratello del cartografo e geografo Giovanni, fondatore dell'omonimo Istituto [...] ). L'anno successivo, già avanti con gli anni, collaborò con la spedizione Monzino alla conquista del m. Payne nelle Alpi patagoniche meridionali.
Bibl.: D. Gribaudi, in Boll. soc. geogr. ital., 1961, pp. 305-24; G. Morandini, in Rivista geografica ...
Leggi Tutto
BERTULFO, santo
Paolo Bertolini
Nacque, sul finire del sec. VI, da una nobile famiglia probabilmente burgunda, da genitori pagani; pagano egli stesso, si convertì ben presto al cristianesimo, probabilmente [...] capacità del monaco, chiese ed ottenne il permesso di portarlo con sé in Italia; fu così che B. seguì oltre le Alpi l'abate Atala, di cui divenne il principale collaboratore, e a cui lo legarono filiale affetto e il medesimo desiderio di perfezione ...
Leggi Tutto
Sostanza che secondo la Bibbia fu miracolosamente inviata da Dio come cibo agli Israeliti nel deserto.
Il nome m. si riferisce propriamente al succo indurito di alcune varietà di Fraxinus, pianta delle [...] è un’escrezione spontanea dei rametti e delle foglie del larice, che contiene melecitosio; si raccoglie, in piccole quantità, nelle Alpi francesi e italiane; specialmente in passato si usava come lassativo. La m. del deserto è costituita dai talli di ...
Leggi Tutto
alpiere
alpière s. m. [der. (1935) di alpe, Alpi, sul modello di aviere], disus. – Nel linguaggio milit., soldato, graduato di truppe alpine con particolare addestramento.
rosa delle Alpi
ròṡa delle Alpi locuz. usata come s. f. – Nome di due specie di piante del genere rododendro (Rhododendrum ferrugineum e Rh. hirsutum), frequenti nelle Alpi.