Crescita cristallina
Maurizio Masi
Carlo Paorici
Un cristallo ideale è definito come un reticolo tridimensionale infinito di atomi o molecole disposti secondo gruppi che si ripetono con spaziature [...] sostanze inorganiche, e fino a oltre 100 nm nelle molecole organiche. I cristalli reali, invece, sono finiti e la loro cristalli con alta densità di difetti: è questo il caso degli alogenuri (LiF, KCl, CaF2) e dei semiconduttori composti II-VI (ZnS ...
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Composti chimici di coordinazione
Fausto Calderazzo
L'avvio allo studio dei composti chimici di coordinazione può essere fatto risalire ad Alfred Werner, il quale nel 1893, ancora ventisettenne, espose [...] . Schrock, per lo sviluppo del metodo metatesi nelle sintesi organiche.
Gli orbitali di valenza, dai quali origina la formazione , in presenza di derivati alchilici di alluminio e di alogenuri di cationi di metalli di transizione. La reazione di ...
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Elemento chimico, di simbolo U, peso atomico 238,03, numero atomico 92; fa parte della serie degli attinidi e venne scoperto nel 1789 da M.H. Klaproth nella pechblenda. Rappresenta il più importante combustibile [...] di estrazione con solvente (per es. composti organici del fosforo). Dalla fase organica o dalla resina si riestrae con soluzione prodotto più adatto per ottenere il metallo. La riduzione dell’alogenuro di u. si effettua con sodio, calcio o magnesio ...
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Chimica
Elemento chimico, di simbolo Hg (dal lat. Hydrargyrum), di numero atomico 80, peso atomico 200,61, di cui si conoscono sette isotopi stabili.
Il suo nome deriva da quello del pianeta Mercurio, [...] si sciolgono solo in presenza di eccesso di acido; alcuni sali sono solubili in solventi organici. Molti formano complessi (specie il cianuro, il solfuro, gli alogenuri ecc.). La maggior parte è incolore e tossica. L’acetato mercurico ha formula Hg ...
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In chimica, composto derivante da un acido per sostituzione totale o parziale degli atomi di idrogeno ionizzabili con atomi di metallo o con altri cationi.
Nome usato correntemente per indicare il cloruro [...] unico non metallo (lo zolfo nei solfuri, un alogeno negli alogenuri ecc.); nei s. ternari è invece formata da un aggregato atomico origine minerale, che residuano dall’incenerimento di prodotti organici; in senso più ampio, indica sostanze minerali ...
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Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, scoperto da J.A. Arfwedson (1817) nel minerale petrolite, ma isolato nel 1855 da R.W. Bunsen e collaboratori. Simbolo Li, numero atomico 3, peso atomico [...] , impiegata nella condensazione di Claisen, in alcune sintesi organiche e nei processi di alchilazione dei nitrili e dei si infiammano. Si preparano per reazione del l. metallico sugli alogenuri alchilici; fra di essi in particolare: il butillitio (o ...
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Elemento chimico di numero atomico 49, peso atomico 114,82, avente simbolo In, di cui sono noti due isotopi naturali e un gran numero di isotopi artificiali, la cui vita media varia da pochi secondi a [...] associa alla proprietà di resistere molto bene agli acidi organici contenuti negli oli lubrificanti). L’i. è inoltre si dismutano in composti dell’i. trivalente e nel metallo. Gli alogenuri di i. allo stato di vapore si presentano in forma dimera; ...
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Elemento chimico, simbolo Os, numero atomico 76, peso atomico 190,2, di cui sono noti gli isotopi (in ordine di abbondanza) con numero di massa 184, 186, 187, 188, 189, 190, 192. Fu scoperto da Smithson [...] . Si usa come catalizzatore e come reagente in speciali sintesi organiche, in gioielleria e nell’allestimento di preparati istologici.
Tra i composti dell’o. sono da ricordare gli ossidi, gli alogenuri, i derivati con l’azoto e gli ossisali. Tra gli ...
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In chimica, nome generico dato a quei composti organici (detti anche tioli o tioalcoli) che si possono considerare derivati dagli alcoli per sostituzione di un atomo di zolfo all’ossigeno del radicale [...] , il comportamento chimico come sistemi acido-base e redox è piuttosto omogeneo. I m. si possono preparare trattando gli alogenuri alchilici con solfidrato sodico o, più spesso, gli alcoli con H2S a 300-350 °C in presenza di opportuno catalizzatore ...
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In chimica, gli ioni R3C+, dove R rappresenta l’idrogeno o un radicale organico monovalente. L’atomo di carbonio dei c. presenta una ibridazione sp2 con i 3 orbitali ibridi, in cui sono ospitati 6 elettroni, [...] esistenza dei c. è provata dal fatto che alcuni composti organici (per es., il cloruro di trifenilmetile), se disciolti addizione di una specie elettrofila agli idrocarburi alchenici o dagli alogenuri alchilici secondo la reazione:
RCl + AlCl3 → R+ ...
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etil-
etìl- [tratto da etile]. – Prefisso che indica la presenza, nella molecola di un composto organico, del radicale etile C2H5−. Tra i più importanti etilcomposti (oltre a quelli che si trovano registrati al loro luogo alfabetico), ci sono...
metil-
metìl- [tratto da metile]. – Prefisso che indica la presenza, nella molecola di un composto organico, del radicale metile (−CH3). Tra i più importanti composti metilici o metilcomposti (alcuni dei quali registrati e definiti più avanti...