taifas, regni di
Traduzione dell’ar. muluk al-tawa’if, indicante i regni regionali che subentrarono al califfato marwanide in , dal 1009 fino all’inizio del sec. 12°, quando la conquista castigliana [...] tempo, la condotta poco ortodossa dei re di t. e il conflitto con la classe religiosa motivarono l’invasione degli Almoravidi, entrati una prima volta nella Penisola Iberica nel 1086 per combattere i cristiani (➔ Zallaqa, battaglia di), dopo la presa ...
Leggi Tutto
Zallaqa
(sp. Sagrajas), battaglia di Scontro decisivo fra l’esercito degli Almoravidi, sostenuto dai re di Taifas andalusi, e le truppe dei re cristiani iberici, comandate da Alfonso VI di Castiglia, [...] pressi di Badajoz, in Estremadura, il 23 ott. 1086. La vittoria almoravide fermò la conquista castigliana, dopo la presa di Toledo (1085), ma fu anche il preludio alla successiva invasione almoravide di al-Andalus, pochi anni dopo, e alla fine dei re ...
Leggi Tutto
Afṭasidi Dinastia musulmana di Spagna che regnò a Badajoz dal 1027 al 1094. Sorta dalla dissoluzione del califfato di Cordova, dopo incessanti guerre interne con gli Abbadidi di Siviglia e con il Regno [...] cristiano di Castiglia e León fu abbattuta dall’invasione almoravide. Gli A. furono grandi mecenati di poeti e artisti. ...
Leggi Tutto
(sp. Sevilla) Città della Spagna sud-occidentale (699.759 ab. nel 2008; 1.500.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana); capoluogo della comunità autonoma dell’Andalusia. È situata sulla sinistra [...] avvento della dinastia indipendente degli Abbadidi, divenne dal 1023 la loro capitale; nel 1091 le truppe berbere dell’almoravide Yūsuf saccheggiarono la città che, come il resto della Spagna musulmana, fu sottomessa al dominio dei sultani marocchini ...
Leggi Tutto
Ifriqiyya
DDavid Abulafia
Il termine 'Ifriqiyya', derivato dalla denominazione di due province romane dell'odierna Tunisia e Algeria orientale, fu utilizzato all'epoca di Federico II dagli arabi per [...] nelle mani dei Banū Ghaniya. Con la vittoria di Ibn Abi Ḥaf.s iniziò il crollo dell'influenza degli ultimi Almoravidi sulla politica africana, che fu accompagnata allo stesso tempo dalla presa di Maiorca, che rimase un dominio almohade fino alla ...
Leggi Tutto
L'Europa tardoantica e medievale. Gli Arabi
Maria Giovanna Stasolla
Gli arabi
Nell’ambito del patrimonio archeologico dell’Europa sono individuabili, con diversa rilevanza, le tracce di una presenza islamica [...] 1085 la riconquista cristiana giunse fino a Toledo, nel 1086 il berbero Yusuf ibn Tashufin, fondatore della dinastia almoravide in Marocco, sconfisse i cristiani e annesse quanto restava della Spagna musulmana al suo impero moresco. Soppiantati gli ...
Leggi Tutto
Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] forme della cultura popolare e alla riflessione soggettiva: fra i molti esempi, il canzoniere del poeta cordovano di epoca almoravide Ibn Quzmān (m. 1160), culmine di una tradizione specificamente andalusa nella quale la forma poetica tradizionale si ...
Leggi Tutto
almoravide
almoràvide agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almoràvidi, che nella seconda metà del sec. 11° e nella prima metà del successivo dominò il Marocco, parte dell’Algeria e la Spagna musulmana: il periodo a., l’arte...
maravedi
maravedì (o maravedino) s. m. [dallo spagn. maravedí, che è dall’arabo murābiṭī «relativo agli Almoravidi»]. – Antica moneta spagnola (e portoghese), dapprima aurea, in seguito argentea, il cui nome deriva da quello di una moneta...