Dinastia musulmana berbera che dominò il Marocco, parte dell'Algeria e della Spagna tra l'11° e il 12° secolo. In origine gli A. furono riformatori religiosi alla guida di una comunità che iniziò una guerra santa per la riunificazione sotto un unico dominio dei vari Stati del Maghreb occidentale ...
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Yusuf ibn Tashufin
Fondatore della dinastia almoravide (n. 1010 ca.-m. 1106), cugino di Abu Bakr ibn ‛Umar. Berbero di stirpe Sanhaja, conquistò, alla testa di un esercito composto da berberi, africani [...] e mercenari cristiani, il Nord Africa e la Penisola Iberica, spazzando via i re di Taifas andalusi dopo la vittoria contro i cristiani a Zallaqa. Descritto dalla tradizione come sovrano virtuoso ed equanime, ...
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Nome arabo di quelle dinastie musulmane che regnarono in Spagna nel sec. 11º tra la caduta del califfato omayya de e l'invasione almoravide: tali gli Abbasidi di Siviglia, gli Hammuditi di Malaga, gli [...] Hudidi di Saragozza, ecc. Molte di queste dinastie, destinate politicamente a soggiacere alle forze unitarie degli imperi berberi d'Africa, ebbero una notevole importanza culturale come centri d'arte e ...
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taifas, regni di
Traduzione dell’ar. muluk al-tawa’if, indicante i regni regionali che subentrarono al califfato marwanide in , dal 1009 fino all’inizio del sec. 12°, quando la conquista castigliana [...] tempo, la condotta poco ortodossa dei re di t. e il conflitto con la classe religiosa motivarono l’invasione degli Almoravidi, entrati una prima volta nella Penisola Iberica nel 1086 per combattere i cristiani (➔ Zallaqa, battaglia di), dopo la presa ...
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Rabat
Città capitale del regno del Marocco, situata sulla costa atlantica alla foce del fiume Bou Regreg, collegata da un ponte a Salé, insediamento più antico la cui fondazione risale all’epoca punica, [...] mentre R. era in epoca almoravide, una fortezza opposta alla minaccia degli eretici Barghawata. Fu nel 1195, dopo la vittoria degli Almohadi su Alfonso VIII di Castiglia ad Alarcos, che essa divenne una città (in ar. Ribat al-Fath, «fortezza della ...
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Califfo almohade, che regnò sull'Africa del nord e la Spagna musulmana dal 1184 al 1199. Sconfisse ad Alarcos, presso Toledo, Alfonso VIII di Castiglia (1195), per cui prese il soprannome di "Vittorioso"; [...] in Africa lottò contro il tentativo di restaurazione almoravide dei Banū Ghāniya. ...
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Zallaqa
(sp. Sagrajas), battaglia di Scontro decisivo fra l’esercito degli Almoravidi, sostenuto dai re di Taifas andalusi, e le truppe dei re cristiani iberici, comandate da Alfonso VI di Castiglia, [...] pressi di Badajoz, in Estremadura, il 23 ott. 1086. La vittoria almoravide fermò la conquista castigliana, dopo la presa di Toledo (1085), ma fu anche il preludio alla successiva invasione almoravide di al-Andalus, pochi anni dopo, e alla fine dei re ...
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Afṭasidi Dinastia musulmana di Spagna che regnò a Badajoz dal 1027 al 1094. Sorta dalla dissoluzione del califfato di Cordova, dopo incessanti guerre interne con gli Abbadidi di Siviglia e con il Regno [...] cristiano di Castiglia e León fu abbattuta dall’invasione almoravide. Gli A. furono grandi mecenati di poeti e artisti. ...
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Abu Bakr ibn 'Umar
Abu Bakr ibn ‛Umar
Leader degli Almoravidi (m. 1087). Si dedicò a consolidare le conquiste a S del Sahara e affidò il potere supremo al cugino Yusuf ibn Tashufin, trovandosene emarginato. [...] Ritornato nel merid., si dice abbia guidato l’attacco almoravide contro il regno del Ghana nel 1076-77; in ogni caso le sue attività indebolirono la compagine di questo regno e diedero impulso all’islamizzazione della regione. ...
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Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] troppo periferica, gli A. spostarono il centro delle operazioni a Taza, già esistente al tempo degli Idrisiti, ma non valorizzata dagli Almoravidi, rendendola tra il 530 a.E./1135 e il 537 a.E./1142 la più grande piazzaforte del Marocco orientale. L ...
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almoravide
almoràvide agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almoràvidi, che nella seconda metà del sec. 11° e nella prima metà del successivo dominò il Marocco, parte dell’Algeria e la Spagna musulmana: il periodo a., l’arte...
maravedi
maravedì (o maravedino) s. m. [dallo spagn. maravedí, che è dall’arabo murābiṭī «relativo agli Almoravidi»]. – Antica moneta spagnola (e portoghese), dapprima aurea, in seguito argentea, il cui nome deriva da quello di una moneta...