Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] figlio di Yūsuf b. Tāshufīn, 'Alī. Nella forma attuale presenta le navate perpendicolari al muro del miḥrāb.
Il potere degli Almoravidi si estese anche in Algeria e il loro zelo religioso portò alla creazione di opere significative. Ad Algeri la più ...
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MARRAKECH
P. Cressier
(arabo classico Marrākush)
Città del Marocco, capoluogo di provincia, posta a km 330 a S-E di Rabat; insieme a Fez, Rabat e Meknès è una delle città imperiali (makhzan).La città [...] -Mu'min (1130-1163) di una moschea per la khuṭba, denominata in seguito al-Kutubiyya, sul luogo ove sorgevano i palazzi almoravidi, abbattuti a questo scopo. Ancor prima che la costruzione del suo minareto fosse terminata - nel 1186, per volere di Ya ...
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GRANADA
P.A. Galera Andreu
(arabo Gharnāṭa)
Città della Spagna meridionale in Andalusia, capoluogo della prov. omonima e capitale dell'omonimo regno - ultima roccaforte della dominazione musulmana in [...] nuovi monarchi essi giunsero infatti a ricoprire alti incarichi, come nel caso del visir Yūsuf b. Nagralla. Dopo la dominazione degli Almoravidi e degli Almohadi (1090-1238), quando l'Andalus fu teatro di lotte, Ibn al-Aḥmar, originario di Arjona, si ...
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Algeri
L. Golvin
(lat. Icosium; arabo al-Jazā'ir)
Capitale della repubblica algerina. La fortuna di A. è legata soprattutto alla sua posizione geografica; è infatti situata al centro del litorale settentrionale [...] ), "i cristiani non avrebbero potuto mettere in mare neppure una zattera".
Ben presto la città cadde nelle mani degli Almoravidi divenuti padroni del Marocco e dell'Andalusia, segnando il limite estremo delle loro incursioni verso E. Nel 1096 essi vi ...
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MALAGA
S. Alcolea Gil
MÁLAGA (lat. Malaca; arabo Mālaqa)
Città della Spagna meridionale, in Andalusia, posta al centro di una baia prospiciente la costa del Marocco.In origine colonia punica, a partire [...] degli Hammuditi. Dopo la metà del sec. 11° la città passò sotto il controllo degli Ziridi di Granada, quindi agli Almoravidi (1090) e agli Almohadi (1153), per finire nuovamente integrata nel regno nasride di Granada (1284), di cui divenne il porto ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] funzionale e soprattutto la quasi intatta cittadella palatina (Alhambra) con il contiguo sistema di giardini noto come Generalife.Agli Almoravidi (1056-1147), la dinastia berbera che per quasi un secolo si pose alla testa di un vastissimo dominio in ...
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EVORA
M.L. Real
ÉVORA (lat. Liberalitas Iulia, Ebora)
Città del Portogallo situata nella regione dell'Alentejo, É. ebbe fin dall'Antichità la funzione di nodo viario lungo una delle principali rotte [...] . Legata a questo movimento è considerata la rivolta dei murīdūn, che nel Sud-Est della penisola iberica sfidò il potere degli Almoravidi; tra i suoi capi figurava Ibn Wazīr, signore di É., il quale stabilì un accordo di tregua con il re del ...
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TOLEDO
T. Pérez Higuera
(lat. Toletum; arabo Ṭulayṭula)
Città della Spagna centrale (Castiglia Nuova), sorta in un'ansa del fiume Tago, capoluogo della provincia omonima e della Comunità Autonoma di [...] poi alle terre settentrionali della Meseta. Così si spiega la comparsa a T., prima della conquista di Siviglia, di forme almoravidi e almohadi in opere di cronologia incerta ma sempre anteriori all'ultimo terzo del sec. 13°, come i resti di un ...
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FEZ
F. Cresti
(arabo Fās)
Città del Marocco, disposta sulle due rive dell'Oued Fez, affluente di sinistra del Sebu, all'incrocio di due importanti percorsi viari che collegavano l'Alto Atlante alla [...] preghiera, ove si apre la ῾ anaza, una seconda nicchia che ha funzione di miḥrāb per chi prega all'aperto. Della moschea almoravide rimane una delle porte, che reca la data 1136-1137, mentre la porta principale risale alla seconda metà del 13° secolo ...
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ESTREMADURA
S. Andrés Ordax
(spagnolo Extremadura; Extrema Durii nei docc. medievali)
Regione storica della parte occidentale della penisola iberica, in epoca romana in gran parte compresa nella Lusitania, [...] a rafforzare il controllo sui territori settentrionali dell'Estremadura. Dei periodi degli Aftasidi di Badajoz (sec. 10°) e degli Almoravidi (sec. 11°) non si conserva alcun monumento - fatta eccezione per la fortezza di Badajoz - anche se la ...
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almoravide
almoràvide agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almoràvidi, che nella seconda metà del sec. 11° e nella prima metà del successivo dominò il Marocco, parte dell’Algeria e la Spagna musulmana: il periodo a., l’arte...
maravedi
maravedì (o maravedino) s. m. [dallo spagn. maravedí, che è dall’arabo murābiṭī «relativo agli Almoravidi»]. – Antica moneta spagnola (e portoghese), dapprima aurea, in seguito argentea, il cui nome deriva da quello di una moneta...