al-Andalus
Nome, di etimo incerto, con cui fu nota presso gli arabi la Penisola Iberica sotto dominazione musulmana in epoca medievale. Fu nel 711 che una piccola armata formata da guerrieri arabi e [...] proseguiva l’erosione del territorio di al-A., gli Almohadi, apparsi alla metà del 12° sec., subentravano agli Almoravidi in Nord Africa e nella Penisola Iberica. La pressione congiunta dell’espansione catalana e castigliana, arrestata per breve ...
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Nome con il quale sono complessivamente note le popolazioni autoctone dell’Africa settentrionale. Sono in generale agricoltori e allevatori di piccolo bestiame (pecore, capre), più raramente di cammelli [...] e l’invasione araba, l’islamizzazione dei B. e la loro maggiore epoca d’indipendenza con la formazione dei grandi Stati degli Almoravidi e Almohadi e dei minori Stati dei Merinidi, degli Abdalwaditi e degli Hafsidi (dalla metà del sec. 7° fino al ...
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. Vocabolo arabo (plur. umarā') significante "capo, principe, comandante", in persiano talora abbreviato in mīr. Esso entra in molti titoli proprî della civiltà musulmana, di cui il più noto è quello di [...] Egitto, gli Almohadi e altre dinastie minori del Nord Africa e di Spagna), mentre la dinastia nordafricana degli Almoravidi, in formale riconoscimento del califfato ‛abbāside di Baghdād, assunse il modificato titolo di Amīr al-muslimīn (principe dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabrizio Mastromartino
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XIII e XIV secolo la Reconquista cristiana è sostenuta dall’intervento [...] esiti sul piano delle scelte delle rispettive dinastie regnanti.
La Reconquista
Agli inizi del XII secolo, agli Almoravidi-musulmani che nel corso dei secoli si sono relativamente integrati con i nuovi Stati cristiani della penisola iberica ...
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Piccola città della Spagna centrale, in provincia di Madrid, sulla riva sinistra del Tago, a 490 m. s. m. posta in una zona fertilissima, intensamente coltivata ad ortaggi, che rappresentano una delle [...] -Alicante e Madrid-Cuenca.
L'origine di Aranjuez è incerta. Si crede che sia la Almuzundica del Medioevo, distrutta dagli Almoravidi, poi ricostrutta e riapparsa nella storia col nome di Aranz, prima, più tardi col nome odierno. La città attuale ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: al-Andalus
Francesco Noci
Al-andalus
Denominazione geografica impiegata dagli autori arabi fino alla fine del Medioevo [...] , Roma - Bari 1986, pp. 144-53, 210-13, 216-20.
G. Ventrone Vassallo, s.v. Almohadi, in EAM, I, 1991, pp. 407-15.
Ead., s.v. Almoravidi, ibid., pp. 415-22.
J.D. Dodds (ed.), Al-Andalus. The Art of Islamic Spain (Catalogo della mostra), New York 1992. ...
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MORI
Giorgio Levi Della Vida
. Con questo nome (derivato dal latino Mauri) gli Spagnoli designarono gl'invasori musulmani che a partire dal 711 occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi [...] lotta aperta, tra Arabi e Berberi passati in Spagna, non venne mai meno, e se anzi con le successive invasioni degli Almoràvidi (v.) nel sec. XI e degli Amohàdi (v.) nel XII l'elemento berbero venne notevolmente rinsanguato, occorre tuttavia tenere ...
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Città della Spagna meridionale (436.870 ab. nel 2009), capoluogo della comunità omonima. È posta sul fiume Segura, al centro d’una fertilissima zona irrigata (huerta) a colture tipicamente mediterranee [...] ) dipese ora da Almeria ora da Valenza, finché se ne impadronirono i re musulmani di Siviglia, nel 1078. Ribellatasi agli Almoravidi nel 1145, divenne la capitale di un regno indipendente, che con al-Mutawakkil ibn Hūd (1224-1237) dominò gran parte ...
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Dinastia musulmana di Spagna, che regnò a Badajoz dal 418 al 487 dell'ègira (= 1027-1094 d. C.). Benché si pretendessero discesi dalla tribù araba di Tuǵīb, essi erano in realtà, come gran parte dei musulmani [...] tra i successori di al-Muẓaffar, il regno di Badajoz fu facilmente conquistato, col resto della Spagna musulmana, dagli Almoravidi venuti dall'Africa.
Alla scarsa importanza politica degli Afṭasidi fa riscontro, come del resto si osserva anche negli ...
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Salì al trono nel 1104, alla morte del fratello Pietro I, che non aveva lasciato discendenti. Il suo matrimonio con la erede di León e di Castiglia, Urraca, vedova di altro marito, ebbe effetto contrario [...] di Béarn, i conti di Bigorre e di Tolosa, ecc.; nel 1118, la città si arrese ai cristiani, e invano gli Almoravidi ne tentarono poi il ricupero. Un esercito formatosi a questo scopo, comandato dal fratello del sultano, fu disfatto da A. nella ...
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almoravide
almoràvide agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almoràvidi, che nella seconda metà del sec. 11° e nella prima metà del successivo dominò il Marocco, parte dell’Algeria e la Spagna musulmana: il periodo a., l’arte...
maravedi
maravedì (o maravedino) s. m. [dallo spagn. maravedí, che è dall’arabo murābiṭī «relativo agli Almoravidi»]. – Antica moneta spagnola (e portoghese), dapprima aurea, in seguito argentea, il cui nome deriva da quello di una moneta...