Almería Città (186.651 ab. nel 2007) della Spagna meridionale, in Andalusia, capoluogo della provincia omonima. Sorge su un’esigua pianura alluvionale, presso lo sbocco del fiume omonimo nel Golfo di Almería. [...] Porto fra i più notevoli della Spagna meridionale, ha relazioni specialmente con la costa algerina; esporta prodotti agricoli e minerari. Intensa l’attività peschereccia. Tradizionale è la lavorazione ...
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Filosofo e uomo politico (Alhama la Seca, Almería, 1838 - Pau 1908). Docente nell'univ. di Oviedo (1863) e poi di Madrid (1866), eclettico quanto a pensiero filosofico, militò nel partito democratico. [...] Con la rivoluzione del 1868, fu membro della giunta rivoluzionaria; poi, dopo l'abdicazione di Amedeo di Savoia, fu presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica. Esule all'avvento di Alfonso ...
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Figlio (m. 1162) di Raimondo Berengario III, cui successe (1131); sposò Petronilla, erede di Aragona, realizzando l'unione tra i due regni (1151). Dopo aver appoggiato la conquista d'Almeria da parte di [...] Alfonso VII di Castiglia, combatté con successo contro i musulmani. Alleato dei Genovesi, cui cedette una terza parte di Tortosa, R. B. liberò i monti catalani dagli ultimi nuclei di Arabi e intervenne ...
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(sp. Andalucía) Vasta regione (87.598 km2 con 8.059.461 ab. nel 2007) della Spagna meridionale, comunità autonoma dal 1983, la seconda per dimensioni territoriali, dopo quella di Castiglia e Léon, e la [...] i cavalli di tipo arabo (Jaén, Córdoba, Siviglia). L’A. è inoltre ben fornita di minerali di piombo (Sierra Morena e Almería), ferro (Málaga), rame (Río Tinto) e carbone (Espiel e Bélmez nella Sierra Morena). Industrie chimiche, di costruzioni navali ...
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Uomo politico e cronista genovese (1080 o 1081-1166). Sostenne ambascerie a Roma, in Spagna e, importantissime, presso il Barbarossa (1154 e 1158). Più volte console; capitano della flotta genovese contro [...] i Pisani nel 1125 e i Saraceni nel 1146 a Minorca e Almería, di cui narrò la conquista (1147-48: Historia captionis Almarie et Tortose). Ventenne ebbe l'idea di andare scrivendo quel che anno per anno accadeva a Genova, e attuò il suo proposito per ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] gruppi giunti dopo il Paleolitico dall’Africa settentrionale che, mescolatisi ai popoli preiberici, diedero luogo alla civiltà d’Almería (➔ Almería), fiorita dal Neolitico all’Età del Bronzo. A questi si sovrapposero in alcune regioni i Celti (6° sec ...
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DORIA, Simone
Giovanni Nuti
Nacque a Genova nella prima metà del sec. XII da Ansaldo; il nome della madre, Anna Grimaldi, riportato dai genealogisti, non è confortato da documenti. Suoi fratelli furono [...] .
Ancor giovane, dovette seguire il padre, console e comandante della flotta genovese partita alla conquista della roccaforte araba di Almeria (1147); dopo la resa della città, mentre il padre ritorno con ricco bottino a Genova, egli rimase in Spagna ...
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Uomo d'armi (León 1246 - Sierra de Gaucín, Málaga, 1309), figlio naturale di don Pedro de Guzmán, si formò alla carriera delle armi in Africa al servizio del sultano del Marocco. Ritornato in Spagna per [...] agli ordini di Sancho IV, conquistò Tarifa (1294) contro i Mori e difese il re dal ribelle infante Giovanni che, non avendo potuto indurlo alla resa, uccise suo figlio. Combatté poi fino alla morte per la conquista di Almeria, Algeciras e Gibilterra. ...
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Dinastia araba della Spagna che regnò a Granada e nel suo territorio fra il 1231 e il 1492, costituendo l'ultimo baluardo musulmano contro il re di Castiglia. Il nome si fa derivare da quello di Yūsuf [...] territoriali a seconda dei tempi, fra Granada e la costa marittima a S e a E di essa: centri principali ne furono Almería e Malaga. Le lotte interne, l'avanzare dei re di Castiglia (presa di Gibilterra, 1462), che appoggiavano di volta in volta le ...
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Figlio (n. 1104 - m. Fresneda 1157) di Raimondo di Borgogna, conte del Portogallo, ereditò la Castiglia e il León dalla madre Urraca (1126) e dovette lottare contro il padrigno Alfonso I d'Aragona, alla [...] imperatore di Spagna. Combatté contro i Musulmani giungendo a Cordova, Siviglia, Cadice, che poi riperdette: come dovette cedere (1157) Almería, da lui conquistata 10 anni prima alla testa di una crociata dei principi spagnoli con l'aiuto di Genova e ...
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dobla
dóbla s. f. [dallo spagn. dobla, propr. «doppia»]. – 1. Moneta d’oro emessa nel regno di Castiglia a cominciare dal sec. 14°, imitazione della «dobla morisca», moneta d’oro coniata ad Almería nel regno arabo di Granata. Nel regno di...
argarico
argàrico agg. [dal nome di el-Argar, villaggio della Spagna in prov. di Almería] (pl. m. -ci). – In paletnologia, civiltà a., civiltà dell’età del bronzo, a carattere parzialmente urbano, diffusasi nel 2° millennio nelle regioni sudorientali...