Poeta tedesco (Pischkowitz, Slesia, 1767 - Johannisberg 1842). Pubblicò in riviste e almanacchi numerose poesie, che ristampò in raccolte (Gedichte, 1790; Einhundert Epigramme, 1828). Tradusse dal latino [...] Ausonio, Giovenale, Claudiano, Sannazzaro ...
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Scrittore tedesco (Ansbach 1775 - Ebelsberg 1809). Tradusse liriche greche (Blüthen griechischer Dichter, 1800), pubblicò numerosi almanacchi letterarî. Consigliere nel Württemberg, fu accusato (1805) [...] di lesa maestà e incarcerato. Liberato, pubblicò la rivista Prometheus (1808), si arruolò poi nell'esercito austriaco e perì in seguito a ferite avute in combattimento ...
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Pittore, litografo e incisore (Pietroburgo 1779 circa - ivi 1854). La sua attività principale fu d'incisore paesista; eseguì sia riproduzioni di opere d'altri maestri (Vernet, Ruysdael, ecc.), sia vedute [...] disegnate dal vero, oltre a illustrazioni per libri e almanacchi e a litografie (ritratto dello zar Alessandro I, serie di vedute di Pietroburgo, ecc.). ...
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Poeta in friulano (Lonzano del Collio 1792 - Udine 1867). Visse vita modesta e senza storia quale impiegato all'Intendenza di finanza di Udine; è considerato il maggiore dei poeti del Friuli. Egli è noto [...] soprattutto per i suoi Strolics, almanacchi poetici che pubblicò dal 1821 alla morte. Notevoli le composizioni poetiche in linguaggio maccheronico italo-friulano (Fetta romantica, 1836, rifatta per il teatro nel 1847); ma assai superiore la ...
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Letterato (Rovereto 1754 - ivi 1795). Fervido purista, eseguì spogli linguistici utilizzati dal suo amico A. Cesari. In latino scrisse su Cagliostro il curioso Liber memorialis de Caleostro quum esset [...] , tra l'altro, il Lazzaretto letterario (1778), satira della letteratura francesizzante; tredici Dialoghi satirici, l'introduzione ad almanacchi roveretani dal 1783 in poi, le Osservazioni intorno ad Orazio (1792), la sua opera più nota, con un ...
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Astronomo (Weil, Württemberg, 1571 - Ratisbona 1630). Contemporaneo di Galileo, fu come questo convinto assertore del sistema copernicano; e principalmente gli spetta il merito di aver riconosciuto la [...] abbandonò gli studî ecclesiastici e divenne prof. di matematica nel ginnasio di Graz con l'obbligo anche di compilare almanacchi annui, nei quali molta parte era dedicata alle predizioni astrologiche. Si fece così, per talune formulazioni di oroscopi ...
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LARDEREL, Francesco de
Lucia Fischer Frattarelli
Nacque a Vienne, in Francia, il 17 nov. 1789 da Abel Philibert, negoziante e ufficiale della milizia nazionale, e da Marie Acloque (Grenoble, Archives [...] e fu battezzato con i nomi di Jacques-François. Trasferitosi a Livorno in età napoleonica, è descritto negli almanacchi del 1814 come "chincagliere". Nel successivo quindicennio, sfruttando le risorse geologiche dei lagoni del Volterrano, promosse e ...
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Forma latinizzata del nome del medico e astrologo Michel de Nostredame (Saint-Rémy 1503 - Salon 1566). Di origine ebraica, studiò dapprima filosofia ad Avignone, quindi medicina a Montpellier. Noto specialmente [...] (Francesco II, Carlo IX, Enrico III). La sua fama crebbe a dismisura quando alcuni avvenimenti parvero confermare le profezie. Dalle sue Centurie astrologiche (1550-66) sono derivati gli almanacchi, contenenti previsioni meteorologico-astrologiche. ...
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BALESTRA, Giovanni Battista
Alfredo Petrucci
Nato a Bassano nel 1774, entrò giovanissimo nello stabilimento d'arti grafiche di Giovanni Antonio Remondini. Appresavi l'arte di incidere in rame, la esercitò [...] e G. Folo, saliti in gran fama, si trasferì a Roma, lasciandosi alle spalle anche il ricordo degli almanacchi, dei proverbi illustrati, delle storie dell'epica popolare, dei santini remondiniani, alla cui fattura aveva collaborato. Accolto dal ...
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Scrittore (Strasburgo tra il 1545 e il 1551 - Forbach 1589 o 1590). Studiò a Siena e si addottorò in legge a Basilea nel 1574. Nel 1583 ottenne un ufficio a Forbach. Iniziò la sua attività verso il 1570 [...] in prosa profana tedesca. Traggono anche ispirazione dagli scritti del Rabelais l'Aller Praktik Grossmutter (1573), parodia degli almanacchi profetici, e l'ultima sua opera, il Catalogus catalogorum perpetuo durabilis (1590). La sua opera più curata ...
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almanaccare
v. intr. [der. di almanacco] (io almanacco, tu almanacchi, ecc.; aus. avere). – Fantasticare; stillarsi il cervello per trovare un espediente o per indovinare qualche cosa: seguitando a almanaccar tra sé che cosa mai potesse essere...