Al significato scientifico di d., inteso come materiale naturale provvisto di proprietà farmacologiche, si è affiancato in anni recenti quello, popolare, sinonimo di stupefacente (v. stupefacenti, XXXII, [...] e del Perù che masticano foglie di coca; i peyotisti sono i membri della Native American Church che usano il peyote allucinogeno nei riti sacri in Messico e nelle regioni del Rio Grande, ecc.
Penetrate nei paesi occidentali come mezzo di evasione ...
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Sciamanesimo
Roberte N. Hamayon
Introduzione
Lo sciamanesimo deve il suo nome a un tipo di operatore religioso, lo sciamano (termine derivato dal tunguso, una lingua siberiana), che sfugge a ogni definizione [...] Il concorso di varie cause - l'interesse per gli stati di alterazione della coscienza (v. Bourguignon, 1973) e per le sostanze allucinogene (si pensi ai romanzi di Castaneda), il desiderio di aiutare gli Indiani d'America a dare un senso alla propria ...
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TOSSICODIPENDENZA
Vittorino Andreoli
Maria Cristina Giannini
(v. tossicomania, App. IV, III, p. 661)
La t. è l'insieme di tre fattori che si mescolano dinamicamente: sostanza, consumatore, ambiente [...] e dei derivati della canapa indiana (marijuana, hashish, olio di hashish). Vi sono state mode che hanno privilegiato alcuni allucinogeni (come la dietilamide dell'acido lisergico, i solventi dei grassi, ecc.), ma la scena è stata dominata dall'eroina ...
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hippy
Margherita Zizi
I figli dei fiori
Nato in California alla fine degli anni Sessanta come movimento di contestazione giovanile, il movimento hippy si è poi propagato in tutto il mondo diventando [...] nuove esperienze interiori nelle filosofie orientali, nei viaggi, nella musica e nelle droghe, soprattutto negli allucinogeni. L'anticonformismo degli hippy si esprimeva anche nell'abbigliamento. I benpensanti videro inorriditi i loro 'bravi ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] si sono accumulate, nel corso degli ultimi anni, numerose testimonianze circa l'antichità e la diffusione dell'uso di sostanze allucinogene nei più diversi contesti culturali. G.R. Wasson (1968), per es., ha cercato di dimostrare che la bevanda sacra ...
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Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] e nel tempo sociale). Ricerche sperimentali condotte su abituali consumatori di ogni genere di droghe (marijuana, cocaina, allucinogeni, oppiacei, alcol ecc.) non sono tuttavia riuscite a stabilire fondate correlazioni tra il tipo di droga e il ...
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allucinogeno
allucinògeno agg. e s. m. [comp. di allucin(azione) e -geno, sul modello dell’ingl. hallucinogen]. – Di sostanza che determina l’insorgenza di allucinazioni; hanno tale effetto la mescalina, la dietilamide dell’acido lisergico,...
psichedelico
psichedèlico (meno com. psicodèlico) agg. [dall’ingl. psychedelic (coniato dallo psichiatra canad. Humphry Osmond, 1957), propr. «rivelatore della psiche», comp. del gr. ψυχή «anima, psiche» e tema di δηλόω «manifestare»] (pl....