Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] consapevole perciò del fatto che il fantastico, non necessariamente coincidente con le visioni, i sogni, i trucchi, le allucinazioni, le ombre dell'inconscio, doveva costituirne l'elemento vitale.Per G. Lenne (1985), invece, la figura centrale del ...
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Cronenberg, David
Giona Antonio Nazzaro
Regista cinematografico canadese, nato a Toronto (Ontario) il 15 marzo 1943. Il cinema di C. rovescia la prospettiva tradizionale del cinema horror, secondo la [...] la sua opera si condensa intorno ad alcune costanti: il contagio e la mutazione, l'ibridazione dei corpi, le allucinazioni della mente, la contaminazione tra biologico e tecnologico, tra virtuale e corporale, tra patologico e anatomico, tra organico ...
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Fantômas
Monica Dall'Asta
(Francia 1913, colorato, 54m a 16 fps); regia: Louis Feuillade; produzione: Société des Établissements Gaumont; soggetto: dall'omonimo romanzo di Pierre Souvestre e Marcel [...] davanti ai suoi occhi: Juve le si avventa contro, ma quando tenta di afferrarla l'apparizione svanisce, rivelandosi un'allucinazione.
Tratto dal primo dei trentadue romanzi della saga omonima pubblicata da Pierre Souvestre e Marcel Allain tra il 1911 ...
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Artaud, Antonin (propr. Antoine Marie Joseph)
Bruno Roberti
Scrittore, teorico, regista e attore francese, nato a Marsiglia il 4 settembre 1896 e morto a Ivry-sur-Seine (Val-de-Marne) il 4 marzo 1948. [...] forze legate al potere dell'immaginazione. Secondo A. anche il cinema, inteso come possibilità di introdurre uno stato di allucinazione nella percezione, deve concorrere a realizzare questa utopia. Il clima del Surrealismo (cui aderì dal 1924 al 1926 ...
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Lyne, Adrian
Demetrio Salvi
Regista cinematografico inglese, nato a Peterborough (Cambridgeshire) il 4 marzo 1941. Le precedenti esperienze professionali nel mondo pubblicitario, che lo accomunano ad [...] fredda e dove il sesso è osservato con velenosa oggettività. Un posto a sé occupa Jacob's ladder (1990; Allucinazione perversa), forse l'opera più cara al regista che, liberatosi dalla presenza monotematica dell'erotismo, ha rinunciato a tracciare ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] con una gratificazione e un senso di onnipotenza che fanno della visione un vero e proprio sogno a occhi aperti, "un'allucinazione vera", in cui i piaceri del sogno si uniscono allo stato di veglia.
La poetica della trasgressione
Per contro, nel ...
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Accattone
Serafino Murri
(Italia 1961, bianco e nero, 116m); regia: Pier Paolo Pasolini; produzione: Alfredo Bini per Arco Film/Cino Del Duca; soggetto: Pier Paolo Pasolini; sceneggiatura: Pier Paolo [...] di montaggio silenzi netti e suoni fuori sincrono in modo particolarmente inquietante, creando un forte clima di allucinazione onirica. Nell'epopea di ispirazione marxista e gramsciana del popolo pre-borghese che l'antieroe protagonista incarna ...
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Chayefsky, Paddy (propr. Sidney)
Patrick McGilligan
Sceneggiatore televisivo e cinematografico, romanziere e commediografo statunitense, nato a New York il 29 gennaio 1923 e morto ivi il 1° agosto 1981. [...] Network, atto d'accusa contro la televisione sensazionalistica. Il suo ultimo film, Altered states (1980; Stati di allucinazione) di Ken Russell, basato sul suo omonimo romanzo, è invece una sarcastica e problematica escursione ai confini tra ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] . Le immagini vengono viste su un piano, sulle pareti o sui vetri delle finestre, e non sono tridimensionali come le allucinazioni visive tipiche" (1919; trad. it. 1972, pp. 58-59). Questo nesso tra il cinema e la 'macchina influenzante' fa supporre ...
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Once upon a Time in America
Sergio Arecco
(USA 1982-83, 1984, C'era una volta in America, colore, 218m); regia: Sergio Leone; produzione: Arnon Milchan per Ladd Company; soggetto: dal romanzo The Hoods [...] a quando, nel 1968, non avrà saldato il conto e potrà evocare la stessa scena senza più allucinazioni acustiche. Il film, dunque, è come una lunga allucinazione di echi senza volto, dove, come sempre in Leone, ciascuno è nessuno, e il nessuno non è ...
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allucinazione
allucinazióne s. f. [dal lat. alucinatio -onis]. – Fenomeno psichico, provocato da cause diverse, per cui un individuo percepisce come reale ciò che è solo immaginario: avere un’a., delle a.; patire di allucinazioni; a. visive,...
allucinante
agg. [part. pres. di allucinare]. – 1. Relativo a un’allucinazione. 2. fig. a. Abbagliante, di grande intensità: gli pareva che quegli occhi lo guardassero con una fissità allucinante. b. Di fatto o avvenimento che colpisce fortemente...