Narratore brasiliano (Petrópolis, Rio de Janeiro, 1896 - Rio de Janeiro 1958), attivo anche come pittore, illustratore e giornalista. La cifra intimista e introspettiva che caratterizza i suoi primi romanzi [...] (Fronteira, 1935; Os dois romances de Nico Horta, 1939; Repouso, 1948) si traduce progressivamente in una sorta di cupa, statica allucinazione (A menina morta, 1954). ...
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Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] misure ampie e ritmiche riesce a dare una sorta di fissità ieratica a un mondo fra l'onirico e l'allucinato e, nello stesso tempo, un rigore nuovo all'assetto sintattico delle frasi. Fenomeno questo particolarmente vistoso nella penultima parte, dove ...
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Cerami, Vincenzo
Bruno Roberti
Scrittore e sceneggiatore, nato a Roma il 2 novembre 1940. Nelle sue scritture per il cinema emerge il piacere del racconto, un forte senso della struttura narrativa, [...] umane e congiunture storico-sociali, riferite spesso a un'Italia minore, nascosta nella sapidità della favola o nell'allucinazione della cronaca. La sua collaborazione con un attore-regista come Roberto Benigni, dalla comicità a un tempo fisica ...
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Banks, Iain. – Scrittore scozzese (n. Dunfermline, Scozia, 1954 - m. 2013). Laureatosi in Letteratura inglese nel 1975, ha esordito nel 1984 con il romanzo The wasp factory (1984; trad. it. La fattoria [...] nel 1987 Consider Phlebas, suo primo romanzo di fantascienza e opera di esordio del Ciclo della cultura, monumentale allucinazione galattica di una società dominata da intelligenze artificiali all’interno della quale sono ambientate molte delle sue ...
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Scrittore e musicista italiano (Fano 1880 - Roma 1952). Fu tra i fondatori della Ronda; collaboratore e critico musicale di numerosi giornali e riviste (La Concordia, 1915-16; Il Tempo, 1917-22; Corriere [...] immaginativa estrosa, sensuale, per evocare, con una alacrità che spesso è autentico dono poetico, figure, paesaggi, prospettive di un allucinato barocco (Delirama, 1924; Il sorcio nel violino, 1926; Il paese del melodramma, 1931). Questa sorta di ...
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Poeta e scrittore italiano (Fermo 1930 – Oslo 2011). Autodidatta, nel 1957 è migrato a Oslo dove per quarant’anni ha lavorato da operaio alla catena di montaggio di una fabbrica metallurgica. Apprezzato [...] (1966), Istruzioni per l'uso della repressione (1980), Firmum (1999), L’ultima raccolta (2002), Poesie Operaie (2007); tra i suoi testi in prosa: Palmiro (1986), L’Allucinazione (2008), Cristi polverizzati (2009), La neve nera di Oslo (2010). ...
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Wat, Aleksander
Marcello Piacentini
Wat (propr. Chwat), Aleksander
Poeta e prosatore polacco, nato a Varsavia il 1° maggio 1900, morto suicida ad Antony (Parigi) il 29 luglio 1967. Fu il fondatore (1919-20), [...] somigliante a un libero flusso di immagini e frammenti letterari eterogenei, provocato come da uno stato di allucinazione. Scritto con una tecnica che si avvicina alla posteriore, bretoniana 'scrittura automatica', anticipando gli esperimenti e i ...
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Drammaturgo, poeta e regista cinematografico spagnolo (n. Melilla, Marocco spagnolo, 1932). Segnalatosi giovanissimo a Madrid con due lavori teatrali, Los soldados e Los hombres del triciclo, si trasferì [...] ; tratto da un suo romanzo autobiografico del 1959, Baal Babylone), nel quale rievoca, in un alternarsi di realismo crudele e di allucinazione, la guerra civile, la tragica morte del padre e la figura della madre. Dopo questo film, che resta la sua ...
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Poeta statunitense di origine italiana, nato a New York il 26 marzo 1930. Giovanissimo, conosce l'inferno della prigione; quindi approda a Harvard, dove pubblica la sua prima raccolta di poesie, The vestal [...] un'orgia di immagini che si scambiano i contorni, le caratteristiche, le marche semantiche. Il risultato è spesso l'allucinazione, l'ironia, il paradosso. Nelle poesie del periodo beat attacca le convenzioni borghesi, che, incombendo sulla libertà di ...
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REXROTH, Kenneth
Cristina Giorcelli
Poeta, traduttore e saggista statunitense, nato a South Bend (Indiana) il 22 dicembre 1905, morto a San Francisco il 6 giugno 1982. Tenace oppositore del materialismo [...] chi percepisce e la cosa percepita; essa è, però, anche chiarezza e ''purezza'' di percezione, non fantasia o sogno o allucinazione, come per i dadaisti o i surrealisti o gli stessi Beats. Poeticamente, R. si colloca nella tradizione di W. Wordsworth ...
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allucinazione
allucinazióne s. f. [dal lat. alucinatio -onis]. – Fenomeno psichico, provocato da cause diverse, per cui un individuo percepisce come reale ciò che è solo immaginario: avere un’a., delle a.; patire di allucinazioni; a. visive,...
allucinante
agg. [part. pres. di allucinare]. – 1. Relativo a un’allucinazione. 2. fig. a. Abbagliante, di grande intensità: gli pareva che quegli occhi lo guardassero con una fissità allucinante. b. Di fatto o avvenimento che colpisce fortemente...