Cronenberg, David
Giona Antonio Nazzaro
Regista cinematografico canadese, nato a Toronto (Ontario) il 15 marzo 1943. Il cinema di C. rovescia la prospettiva tradizionale del cinema horror, secondo la [...] la sua opera si condensa intorno ad alcune costanti: il contagio e la mutazione, l'ibridazione dei corpi, le allucinazioni della mente, la contaminazione tra biologico e tecnologico, tra virtuale e corporale, tra patologico e anatomico, tra organico ...
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Artaud, Antonin (propr. Antoine Marie Joseph)
Bruno Roberti
Scrittore, teorico, regista e attore francese, nato a Marsiglia il 4 settembre 1896 e morto a Ivry-sur-Seine (Val-de-Marne) il 4 marzo 1948. [...] forze legate al potere dell'immaginazione. Secondo A. anche il cinema, inteso come possibilità di introdurre uno stato di allucinazione nella percezione, deve concorrere a realizzare questa utopia. Il clima del Surrealismo (cui aderì dal 1924 al 1926 ...
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Lyne, Adrian
Demetrio Salvi
Regista cinematografico inglese, nato a Peterborough (Cambridgeshire) il 4 marzo 1941. Le precedenti esperienze professionali nel mondo pubblicitario, che lo accomunano ad [...] fredda e dove il sesso è osservato con velenosa oggettività. Un posto a sé occupa Jacob's ladder (1990; Allucinazione perversa), forse l'opera più cara al regista che, liberatosi dalla presenza monotematica dell'erotismo, ha rinunciato a tracciare ...
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Scrittore statunitense (n. New York 1936). Figura centrale della narrativa postmoderna americana, è acuto osservatore della società che lo circonda, raccontata nelle sue opere attraverso i media, la religiosità, [...] della civiltà dei consumi. Tutt'altro il registro stilistico di The body artist (2001; trad. it. 2001), breve incursione nell'allucinazione di un'artista del corpo costretta a misurarsi con un dolore più grande di lei e della sua arte. In Cosmopolis ...
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Carlo Maria Ossola
Poeta italiano, nasce ad Alessandria d'Egitto, l'8 febbraio 1888, da genitori lucchesi, colà emigrati, perché il padre Antonio lavorava come sterratore al canale di Suez. Frequenta [...] Romano, 1982) e Sentimento del tempo (a cura della stessa e di R. Angelica, 1988).
"Amo le mie ore di allucinazione [...]. Anche le mie ore di randagio, d'immaginario perseguitato in esodo verso una terra promessa" (G. Ungaretti, lettera a G. Papini ...
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Chayefsky, Paddy (propr. Sidney)
Patrick McGilligan
Sceneggiatore televisivo e cinematografico, romanziere e commediografo statunitense, nato a New York il 29 gennaio 1923 e morto ivi il 1° agosto 1981. [...] Network, atto d'accusa contro la televisione sensazionalistica. Il suo ultimo film, Altered states (1980; Stati di allucinazione) di Ken Russell, basato sul suo omonimo romanzo, è invece una sarcastica e problematica escursione ai confini tra ...
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FIORE, Angelo
Massimo Onofri
Nacque il 1° febbr. 1908 a Palermo, da Gaetano, impiegato del genio militare, e Marianna Conforto. A Palermo, conseguita la maturità classica nel '26 presso il liceo-ginnasio [...] altra autorità, nella progressiva disgregazione dell'Io in un polimorfo e delirante coro di voci divine, tra realtà ed allucinazione. A dirottare il protagonista dai retti binari di una vita mediocre è, dunque, una "radicata, precisa, quasi ossessiva ...
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razionale e irrazionale
Simona Argentieri
Due dimensioni complementari
Un comportamento, un’azione, un discorso, sono razionali quando sono ordinati, conformi alla ragione, svolti con criteri scientifici. [...] un desiderio.
Sul versante dell’irrazionale, ovviamente, vanno messe tutte le patologie psichiche: dalle più serie forme di psicosi, di allucinazione e di delirio fino alle forme più lievi di nevrosi. In misura più o meno grave, infatti, tutte la ...
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Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello [...] sue ricerche le problematiche del narcisismo (attraverso le figure della ‘madre morta’, dell’‘angoscia bianca’ e dell’allucinazione negativa) e, ancora, quelle della follia originaria, della triangolazione primitiva, dei casi-limite (evidenziando il ...
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Losey, Joseph (propr. Joseph Walton)
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a La Crosse (Wisconsin) il 14 gennaio 1909 e morto a Londra il 22 giugno 1984. Il mondo cinematografico di [...] marxista. I suoi primi film testimoniano ciò attraverso un'atmosfera inquietante che sposta la critica sociale al limite dell'allucinazione. Così la cupa violenza che scorre tesa e feroce in The lawless (1950; Linciaggio), denuncia le oscure pulsioni ...
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allucinazione
allucinazióne s. f. [dal lat. alucinatio -onis]. – Fenomeno psichico, provocato da cause diverse, per cui un individuo percepisce come reale ciò che è solo immaginario: avere un’a., delle a.; patire di allucinazioni; a. visive,...
allucinante
agg. [part. pres. di allucinare]. – 1. Relativo a un’allucinazione. 2. fig. a. Abbagliante, di grande intensità: gli pareva che quegli occhi lo guardassero con una fissità allucinante. b. Di fatto o avvenimento che colpisce fortemente...