Cerami, Vincenzo
Bruno Roberti
Scrittore e sceneggiatore, nato a Roma il 2 novembre 1940. Nelle sue scritture per il cinema emerge il piacere del racconto, un forte senso della struttura narrativa, [...] umane e congiunture storico-sociali, riferite spesso a un'Italia minore, nascosta nella sapidità della favola o nell'allucinazione della cronaca. La sua collaborazione con un attore-regista come Roberto Benigni, dalla comicità a un tempo fisica ...
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Hurt ⟨hë´ët⟩, William. - Attore cinematografico statunitense (Washington 1950 - Portland 2022). Interprete dotato di un fascino non tradizionale, la sua recitazione da un lato segue un'impostazione classica [...] come attore teatrale con la New York's civic repertory company, ha debuttato nel cinema in Altered States (Stati di allucinazione, 1980). Il suo metodo di recitazione non è molto distante da quello dell'Actor's Studio, ma le sue interpretazioni ...
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cenestopatia
Sensazione di sofferenza erroneamente riferita dal soggetto a una funzione o a un organo. Le c. si manifestano in varie condizioni di malessere psichico, in partic. negli stati ansioso-depressivi; [...] sofferenze viscerali atipiche e spesso mal definibili. Talora la c. è particolarmente vivace e assume l’aspetto di una sensazione viscerale ben definita: detta allucinazione cenestetica, viene riferita come atto violento esercitato su un viscere. ...
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Banks, Iain. – Scrittore scozzese (n. Dunfermline, Scozia, 1954 - m. 2013). Laureatosi in Letteratura inglese nel 1975, ha esordito nel 1984 con il romanzo The wasp factory (1984; trad. it. La fattoria [...] nel 1987 Consider Phlebas, suo primo romanzo di fantascienza e opera di esordio del Ciclo della cultura, monumentale allucinazione galattica di una società dominata da intelligenze artificiali all’interno della quale sono ambientate molte delle sue ...
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cenestopatia
Sensazione di sofferenza erroneamente riferita dal soggetto a una funzione o a un organo. Le c. si manifestano in varie condizioni di malessere psichico, in partic. negli stati ansioso-depressivi [...] definibili. Talora la c. è particolarmente vivace e assume l’aspetto di una sensazione viscerale ben definita: detta allucinazione cenestetica, essa viene riferita come atto violento esercitato su un viscere. Nella sindrome da astinenza da eroina le ...
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Figura spettrale presente nelle credenze superstiziose di tutti i popoli, spesso ritenuta tramite fra il mondo dei vivi e il regno ultraterreno.
Nella psicologia aristotelica, l’immagine di una realtà [...] immaginaria di eventi o percezione scenica di cose, o persone non presenti, in forme di illusione, pseudoallucinazione o allucinazione; viene considerata espressione di conflitti e desideri inconsci.
In psicanalisi, per f. (o fantasia) si intende una ...
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RAFFET, Denis-Auguste-Marie
Andrée R. Schneider
Disegnatore, litografo e pittore, nato a Parigi il 1° marzo 1804, morto a Genova il 16 febbraio 1860. Fu allievo di J. Gros e soprattutto dello Charlet, [...] di soldati e gli squadroni che sfilano intorno all'imperatore. Il suo capolavoro, La revue nocturne (1837), è un'allucinazione fantastica, in cui tutto emerge da una bruma di sogno, senza pregiudizio della precisione dei particolari (armi e uniformi ...
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Scrittore e musicista italiano (Fano 1880 - Roma 1952). Fu tra i fondatori della Ronda; collaboratore e critico musicale di numerosi giornali e riviste (La Concordia, 1915-16; Il Tempo, 1917-22; Corriere [...] immaginativa estrosa, sensuale, per evocare, con una alacrità che spesso è autentico dono poetico, figure, paesaggi, prospettive di un allucinato barocco (Delirama, 1924; Il sorcio nel violino, 1926; Il paese del melodramma, 1931). Questa sorta di ...
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Matarazzo, Raffaello
Sergio Grmek Germani
Regista cinematografico, nato a Roma il 17 agosto 1909 e morto ivi il 17 maggio 1966. Realizzatore di film di genere in primo luogo basati sull'accettazione [...] con il pubblico e al contempo dalla paura di perderla, seppe tradurre questa sua fragilità psicologica in autentica allucinazione formale.
Esordì come critico cinematografico su "Il Tevere" e "L'Italia letteraria", inserendosi nel dibattito sulla ...
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INTROIEZIONE e PROIEZIONE
Emilio Servadio
. Secondo la psicoanalisi l'introiezione è il processo psichico (inconscio) per cui il soggetto "accoglie in sé", "incorpora" un oggetto, totale o parziale, [...] delle caratteristiche appartenenti (più o meno inconsciamente) al soggetto. Importante nelle prime fasi di sviluppo dell'Io, la proiezione si ravvisa particolarmente in manifestazioni e sindromi patologiche, come l'allucinazione e la paranoia. ...
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allucinazione
allucinazióne s. f. [dal lat. alucinatio -onis]. – Fenomeno psichico, provocato da cause diverse, per cui un individuo percepisce come reale ciò che è solo immaginario: avere un’a., delle a.; patire di allucinazioni; a. visive,...
allucinante
agg. [part. pres. di allucinare]. – 1. Relativo a un’allucinazione. 2. fig. a. Abbagliante, di grande intensità: gli pareva che quegli occhi lo guardassero con una fissità allucinante. b. Di fatto o avvenimento che colpisce fortemente...