Nella chimica la presenza in un elemento chimico di forme che differiscono per una diversa disposizione degli atomi nel solido e quindi per una differente struttura cristallina. È caratteristica del carbonio [...] diamante in fase monometrica e grafite in fase trigonale), dello zolfo (rombico e monoclino) ecc. Le varie forme allotropiche di uno stesso elemento possono differire anche per proprietà chimiche (diversa reattività) o fisiche (colore, solubilità ecc ...
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In chimica, particolare caso di allotropia o di polimorfismo in cui nell’intero campo di esistenza della fase solida una sola forma è stabile mentre le altre sono instabili e tendono a trasformarsi nella [...] prima; ovvero, la trasformazione polimorfica può avvenire, direttamente allo stato solido, solo in una direzione, col passaggio cioè dalla fase metastabile a quella stabile. La m. si verifica quando il ...
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monotropia
monotropìa [Comp di mono- e -tropia] [CHF] Il particolare caso di allotropia o polimorfismo di sostanze quali il fosforo, la silice, ecc. (sostanze monòtrope), in cui la temperatura del punto [...] di trasformazione è superiore alla temperatura di fusione: pertanto una sola forma è stabile allo stato solido, mentre le altre sono instabili e tendono a trasformarsi nella prima; la trasformazione polimorfica ...
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Chimico olandese (n. L'Aia 1877 - m. 1948); prof. di chimica inorganica nell'univ. di Groninga; si è occupato principalmente di problemi di strutturistica (particolarmente in rapporto all'attività ottica [...] di composti organici e alla risoluzione di miscele racemiche), di determinazione di calori specifici, di fenomeni di allotropia. ...
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Chimico e fisico tedesco (Bonn 1824 - Münster 1914); prof. di chimica e fisica a Münster (1847-76); socio straniero dei Lincei dal 1904. Compì ricerche sull'elettrolisi, particolarmente sulla velocità [...] di migrazione degli ioni. Con J. Plücker effettuò ricerche sulla scarica nei gas rarefatti; gli si deve (1869) la scoperta dei raggi catodici, perfezionata poi da W. Crookes. Compì anche ricerche sull'allotropia del selenio. ...
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Elemento chimico del gruppo delle terre rare, scoperto nel 1803 contemporaneamente e indipendentemente da M.H. Klaproth e J.J. Berzelius; simbolo Ce, numero atomico 58, peso atomico 140,13; isotopi più [...] ridotto in fili s’infiamma con un lampo più vivo di quello del magnesio. Il c. metallico presenta il fenomeno dell’allotropia: esso può infatti esistere nelle forme α, β, γ. Quest’ultima, a simmetria cubica, è la forma normale a temperatura ordinaria ...
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Carbonio: stati fisici, chimici e proprietà
Gianfranco Scorrano
L'atomo di carbonio è capace di legarsi a sé stesso e ad altri atomi, producendo un elevato numero di composti. Lo studio di questi composti [...] trattamento meccanico, mentre la β torna alla forma α quando è riscaldata al di sopra di 1000 °C. La grafite è l'allotropo più stabile del carbonio, tuttavia è solo 0,69 kcal/mol più stabile del diamante a 26,85 °C. Conseguentemente, sarebbe logico ...
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allotropia
allotropìa s. f. [der. di allotropo]. – 1. In chimica, proprietà degli elementi allotropi (per i composti si parla di polimorfismo): consiste nel presentare forme diverse per caratteristiche fisiche (colore, sistema di cristallizzazione)...
allotropico
allotròpico agg. [der. di allotropia (nel sign. 1), e di allotropo (nel sign. 2)] (pl. m. -ci). – 1. In chimica, relativo ad allotropia: trasformazione a., modificazione a., stato a. di un corpo. 2. In linguistica, di allotropo:...