. Col nome ói catalizzatori s'indicano certe sostanze capaci di modificare (per solito di aumentare) le velocità di determinate reazioni chimiche, pur restando alla fine inalterate. Si tratta di sostanze [...] giorni per far sì che il benzene riacquisti il suo punto di ebollizione normale di 80° Secondo la teoria di Smiths (allotropia dinamica), si dovrebbe ammettere che le molecole siano capaci di esistere in almeno due forme distinte; l'una attiva e l ...
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La chimica come corpo di scienza è relativamente recente, ma è antica come arte. Nell'antichità la chimica si riduceva a una tecnica più o meno rudimentale disseminata in tutte le arti. Fra le antiche [...] nel 1808 e il silicio isolato da Berzelius nel 1810. Né è da tacere che in questo stesso periodo si chiarificò il concetto dell'allotropia (per il carbonio, l'ossigeno, lo zolfo, il selenio, ecc.).
Anche l'ossigeno, l'azoto e l'idrogeno per i quali ...
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Pensando la materia dotata di costituzione particellare, osserviamo che, quando una sostanza, dapprima fluida, passa, per condizioni a ciò favorevoli, a quello stato che abitualmente si chiama solido, [...] chimici, qualche deformazione di significato: per es., quando si parla dell'ossigeno e dell'ozono come di due stati allotropici. Ad ogni modo, comunque si chiami il fenomeno, è omai universalmente riconosciuto che una sostanza può comparire in più ...
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allotropia
allotropìa s. f. [der. di allotropo]. – 1. In chimica, proprietà degli elementi allotropi (per i composti si parla di polimorfismo): consiste nel presentare forme diverse per caratteristiche fisiche (colore, sistema di cristallizzazione)...
allotropico
allotròpico agg. [der. di allotropia (nel sign. 1), e di allotropo (nel sign. 2)] (pl. m. -ci). – 1. In chimica, relativo ad allotropia: trasformazione a., modificazione a., stato a. di un corpo. 2. In linguistica, di allotropo:...