I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] parlante - n interlocutori e viceversa) e (4) (due gruppi di n ascoltatori).
In (2) si osserva la presenza di tu come pronome allocutivo di richiamo (in forma esplicita al turno A, implicita in come stai al turno B) e di elementi congruenti sul piano ...
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Per rivolgersi alle persone per chiamarle, o per richiamare la loro attenzione nella conversazione, o per prendere il turno dopo che loro lo hanno tenuto, le lingue usano varie modalità: nomi ➔ appellativi, [...] 1966-1969: § 477).
Questo uso di voi si affaccia già nel Duecento: Guido Faba, tentando di codificare gli usi reverenziali allocutivi, specifica che si riceverà il tu dal padre, dal professore e dal fratello maggiore, mentre ad essi ci si rivolgerà ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] i soldi?
(44) vi prego, o mia signora.
D’Achille, Paolo (1995), “A Paolo, e falla finita!” Una nota sull’a allocutivo nel romanesco e nell’«italiano de Roma», «Contributi di filologia dell’Italia mediana» 9, pp. 251-267.
D’Achille, Paolo (2003), L ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] nelle norme sociali che regolano le interazioni in una data comunità (per es., chi si può salutare con ciao?; ➔ allocutivi, pronomi; ➔ saluto, formule di). Esso si manifesta inoltre nelle tradizioni discorsive dei vari tipi di testo (cfr., ad es ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] 1981) da parte dell’interlocutore nativo nei confronti dello straniero, come mostra il fatto che nel foreigner talk come allocutivo (➔ allocutivi, pronomi) si usa generalmente il tu invece del lei, sentito come formale.
In tutte le sue forme, il ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] per la problematica del genere e lingua: a partire da donna/uomo, si sono studiati termini di parentela, termini allocutivi e saluti, termini occupazionali e titoli professionali. L’analisi fu condotta in due versioni del Thesaurus di Word (1998 ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] formali. Un indicatore morfosintattico e pragmatico di registro in italiano è rappresentato dalla scelta degli allocutivi (➔ allocutivi, pronomi).
Un aspetto molto evidente della variazione di registro è dato dalle caratteristiche fonetiche con ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] degli alterati.
Dal punto di vista formale, l’italiano contemporaneo dispone di tre pronomi di allocuzione (➔ allocutivi, pronomi; ➔ appellativi): tu / lei / voi (per varianti regionali, cfr. Niculescu 1966; sulla deissi personale, Renzi 1993 ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] (solo in talune zone) o buonasera; riguardo a (b), e in conformità con la scelta del pronome allocutivo tu, voi o lei (➔ allocutivi, pronomi; cfr. Renzi 1995), tra buongiorno o ciao; quanto a (c), tra buondì, arrivederci, di nuovo; rispetto ...
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allocutivo
agg. [der. del lat. allŏqui, part. pass. allocutus; v. allocuzione]. – Che si riferisce all’allocuzione; in linguistica, pronomi a., i pronomi con i quali ci si rivolge direttamente al destinatario del messaggio: possono indicare...
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...