Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] verbali che proprio da quell'intoppo traggono la loro forza:
prima che
Ed è ben raro gli avvenga di cadere in fortuiti incontri o involontarie allitterazioni, come una volta «al sommo vassi, disse». Si potrebbe anzi, dalle sue sempre vigili ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] formam locutionis hereditati sunt filii Heber, qui ab eo dicti sunt Hebraei: qui l'anafora (repetitio) è impreziosita dalle due allitterazioni locutionis locutus est e locutionis locuti sunt. VE I VII 6-7 Siquidem pene totum humanum genus ad opus ...
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CESAREO, Giovanni Alfredo
Francesco Muzzioli
Nacque il 24 genn. 1860 da Niccolò e da Eugenia Donato Miranda, castigliana, a Messina, dove compì gli studi fino alla laurea in lettere. Il suo primo volume [...] di Whitman e Hugo). Il lato più interessante è nella ricerca di musicalità, attraverso forti scansioni ritmiche e allitterazioni, fino agli esperimenti metrici dei Canti sinfoniali (scritti nel 1890, e andati a far parte delle Consolatrici), dove ...
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VELLEIO Patercolo (Velleius Patercŭlus)
Ezio BOLAFFI
Storico latino. Di lui non conosciamo con sicurezza il prenome. Visse a un dipresso fra il 19 a. C. e il 31 d. C. Le notizie che possediamo sulla [...] vista stilistico, sebbene egli, conforme il carattere della storiografia retorica, non sia rifuggito da mezzi ornamentali (allitterazioni, parallelismi, antitesi, metafore abbaglianti, clausole ritmiche). E se l'architettura del periodo è ineguale e ...
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MALLARMÉ, Stéphane
Pietro Paolo Trompeo
Nato a Parigi il 18 marzo 1842, morto a Valvins, presso Fontainebleau, il 9 settembre 1898. La vita di questo poeta, esteriormente sbiadita, può apparire in contrasto [...] una lingua che permettesse al poeta di comunicare col lettore iniziato, attraverso la voluta oscurità, mediante la musica delle allitterazioni e la suggestione delle immagini. Si è parlato d'involuzione: era, in realtà, lo sbocco necessario della via ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] .: XII).
(c) Apparenta il proverbio al linguaggio poetico anche il fitto ricorso alle figure del suono, come le allitterazioni (chi mangia more muore), combinate o no con paronomasie del tipo dottore dolore, amore amaro, schemi che favoriscono facili ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] uso di artifici retorici, di iperboli e superlativi; le reiterate figure del suono, come assonanze e allitterazioni; la strategica abilità oratoria (tono, ritmo, pause mirate, accenti, volume di voce) accompagnata da ➔ interrogative retoriche ...
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lui (lei)
Riccardo Ambrosini
1.1. La distribuzione delle forme oblique del pronome maschile ‛ lui ', che, come ‛ lei ', reca chiari indizi della sua tonicità nell'uso ritmico-prosodico e nel suo frequente [...] 132 Se quello spirito... qua sù non ascende, / se buona orazion lui non aita / ... come fu la venuta lui [Provenzano Salvani] largita?. Allitterazioni e rime si accompagnano all'uso di l. (oltre a Pd XVII 76, cfr. VIII 80 per lui, o per altrui, sì ch ...
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RAO, Cesare
Pietro Giulio Riga
RAO (Raho), Cesare. – A causa della scarsa sopravvivenza di fonti documentarie, le notizie biografiche finora reperite sono alquanto scarse. Rao (anche noto con il nomignolo [...] traiettorie stilistiche e retoriche contrassegnate massicciamente dall’uso di accumulazioni, ossimori, anafore, riprese proverbiali, allitterazioni e calembours che forniscono al testo un effetto saltellante, permeabile alla citazione implicita, alle ...
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LEPOREO, Ludovico
Debora Vagnoni
Nacque nel 1582 a Brugnera, in Friuli sulla riva destra del Tagliamento, probabilmente da un Guerrino, cancelliere della Comunità dal 1562 al 1611. La famiglia si trasferì [...] l'innesto di rime e assonanze più volte replicate all'interno dei versi, di parole sdrucciole e bisdrucciole, di allitterazioni, paronomasie, di sostantivi e aggettivi bizzarri appositamente creati e di ogni altra astruseria di suono e di significato ...
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allitterare
v. intr. [tratto da allitterazione] (io allìttero, ecc.). – Formare allitterazione, avere il medesimo fonema iniziale. ◆ Part. pres. allitterante, anche come agg.: fonemi allitteranti, parole allitteranti. ◆ Part. pass. allitterato,...
allitterazione
allitterazióne s. f. [dal lat. uman. allitteratio -onis, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Ripetizione, spontanea o ricercata (per finalità stilistiche o come aiuto mnemonico), di un suono o di una serie di suoni, acusticamente...