PROVERBIO (dal lat., secondo alcuni, probatum verbum, secondo āltri pro e verbum; ted. Sprichwort)
Raffaele CORSO
Camillo CESSI
Sotto questo nome si comprendono comunemente detti di varia forma e origine, [...] sono comunissimi nei paesi di lingue neolatine ma anche in quelli germanici. Accompagna l'assonanza, o la sostituisce, l'allitterazione, cioè l'uso di ripetere una o più lettere iniziali della prima sillaba come richiamo o legame mnemonico della ...
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onomatopeia
Francesco Tateo
. Consiste nella formazione di una parola o di una frase che, nel rappresentare un oggetto o un'azione, ne evocano il suono.
Quintiliano faceva risalire tale operazione all'origine [...] (XXVII 7-10); le strida, il compianto, il lamento (V 35, dove anche gli altri due vocaboli concorrono a evocare con l'allitterazione e l'assonanza il doloroso suono); e infine cfr. l'uso di strida in rima (I 115, XII 102), che mette in risalto ...
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Silloge (detta anche E. poetica, o antica) di carmi norreni del 9°-12° sec., di argomento epico, mitologico, didattico, pervenutici attraverso un manoscritto della Biblioteca di Copenaghen, il Codex Regius [...] tutt’uno con la norvegese, mentre nella metrica, come nel verso germanico, domina il principio dell’ictus e dell’allitterazione. Tra i canti più notevoli il primo, la Völuspá, cioè la Predizione della Veggente, vigoroso nel suo carattere cosmogonico ...
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STILE (dal lat. stilus; fr. style; sp. estilo; ted. Stil; ingl. style)
Vittorio Santoli
Da denominazione di un oggetto usato particolarmente come strumento per scrivere, stilus divenne presto sinonimo [...] prima, gli elementi di questa vengono calcolati in vista di un effetto estetico. È il caso, fra innumerevoli altri, dell'allitterazione, della rima in generale, sorte in una con le formule magiche, e anch'esse cariche in origine di valore magico. La ...
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UCBALDO di Saint-Amand
Fausto GHISALBERTI
Benedettino, scrittore e musico, nato verso l'840. Fece parte del monastero di Saint-Amand (diocesi di Tournai), e ricevette la sua multiforme preparazione [...] dar prova della sua dottrina in un bizzarro poema Ecloga de calvis (146 esam.), di peregrina ingegnosità per l'uso dell'allitterazione; anche in versi è il suo De diebus Aegyptiacis, imitato da un componimento dell'Anthologia latina. Scrisse la Vita ...
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meritare [le forme sincopate merta e mertai sono presenti solo in poesia]
Luigi Peirone
Con costrutto transitivo, in senso proprio, per " esser degno di ": riferito a persona, in Vn VIII 11 19 Chi non [...] dall'infinito, in Cv IV XXIX 2 (due volte) e Pg XXI 90 mertai le tempie ornar di mirto (si noti l'allitterazione).
Nel senso di " ricompensare ", con costrutto transitivo, in Rime LXII 14 elli [Amor] sol può... / suoi serventi meritare a punto; in ...
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Poeta tedesco (m. dopo l'870). Scarse sono le notizie sulla sua vita. Si sa che a Fulda fu allievo di Rabano Mauro e che fu monaco nel convento di Weissenburg (fr. Wissenbourg) in Alsazia. Il suo nome [...] di una lingua che egli è il primo a definire rozza e difficilmente controllabile. Coerentemente rifiuta (ed è il primo) l'allitterazione propria della tradizione germanica e accoglie ritmi giambici, sulla scorta della innologia cristiana latina. ...
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paronomasia
Francesco Tateo
Termine della retorica greca, che designa la figura conosciuta dai Latini come ‛ adnominatio ', e consistente nell'accostare due o più vocaboli di suono simile o perché risalenti [...] (IV XXI 13, in concomitanza con una sentenza), o infine come nulla cosa veramente veggiono vera (IV XV 15, dove va notata l'allitterazione), ai più ricercati, come nel caso della doppia p. di II VIII 12 (a la morte del corpo sono corsi, per vivere ne ...
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ḤARĪZI, Yĕhūdāh Ben Shĕlŏmōh
Umberto Cassuto
Poeta ebreo, nato verso il 1170 nella Spagna musulmana (forse a Granata o Toledo). Viaggiò molto in Europa, in Asia, e nell'Africa settentrionale. Morì prima [...] e su ciò che l'autore ha visto nei suoi viaggi. Scrisse inoltre un libro di poesie secondo il modello del taǵnīs (allitterazione) degli Arabi, dal titolo ‛Ănāq (il Monile; ed. a cura di H. Brody in Festschrift per A. Harkavy, Berlino 1908), e varie ...
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. Monaco nel chiostro di Ramsay (Hungtingdonshire), il cui nome d'origine, secondo Leland, fu Thorneganus, compose, circa l'anno 1000, un manuale in anglosassone, probabilmente a Dorchester, dove era stato [...] , Orazio e Lucano; fra gli omileti anglosassoni conosce i suoi contemporanei Aelfric e Wulfstan, e com'essi usa rima e allitterazione nella sua prosa. Compose inoltre, in latino, commentarî sul De Temporum Ratione ed il De Natura Rerum di S. Beda ...
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allitterazione
allitterazióne s. f. [dal lat. uman. allitteratio -onis, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Ripetizione, spontanea o ricercata (per finalità stilistiche o come aiuto mnemonico), di un suono o di una serie di suoni, acusticamente...
allitterare
v. intr. [tratto da allitterazione] (io allìttero, ecc.). – Formare allitterazione, avere il medesimo fonema iniziale. ◆ Part. pres. allitterante, anche come agg.: fonemi allitteranti, parole allitteranti. ◆ Part. pass. allitterato,...