Allevatori, società di
Walter Goldschmidt
Definizione e caratteristiche generali
La pastorizia è un tipo di economia produttiva basata sull'allevamento di animali ruminanti che si nutrono di erbe e [...] il Kazachstan e il Tibet, fino alla Mongolia. Nelle steppe della Russia gli inizi della pastorizia risalgono forse al terzo millennio, con l'allevamento di pecore e forse l'uso di buoi e cavalli come bestie da soma e da tiro. È da questa zona che le ...
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(o Gaio) Popolazione di agricoltori e allevatori patriarcali della zona settentrionale di Sumatra, di lingua indonesiana. Coltivano riso, canna da zucchero e cotone servendosi dell’aratro che, come la [...] scrittura, hanno ricevuto insieme alla religione musulmana dai Malesi costieri. Abili artigiani del legno, commerciano prodotti forestali e bestiame con le popolazioni della costa. Conservano tracce di ...
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Società della Papua Nuova Guinea centro-settentrionale. Coltivatori, allevatori e cacciatori, gli A. vivono in villaggi di case o capanne, con uno spiazzo centrale per le cerimonie. L’unica autorità è [...] rappresentata dal membro più anziano della comunità. Culto principale è quello del tambaran, spirito soprannaturale, protettore degli uomini adulti, la cui voce può essere udita attraverso il suono degli ...
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(o Massai) Popolazione dell’Africa orientale, la più numerosa e nota del gruppo nilo-camitico, occupante vasti territori del Kenya (zona del Lago Birongo e, in generale, fra il Lago Vittoria e la costa [...] oceanica) e sui limitrofi altipiani del Tanganica settentrionale. Essenzialmente allevatori di bestiame, fino alla prima metà del 20° sec. i M. sono stati guerrieri e cacciatori. A causa della difficoltà di convertire in agricoltori stabili o in ...
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(o Khalkha) Società mongola delle steppe del Gobi. Sono allevatori seminomadi di cavalli, cammelli, ovini e bovini, convertiti al buddhismo dal 13° secolo. ...
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acholi
(da shuli, designazione araba ottocentesca; anche gang) Agricoltori e allevatori di lingua luo dell’Uganda settentr. e del Sudan merid. Suddivisi in clan patrilineari, si organizzarono a partire [...] dal 17° sec. in molte piccole entità politiche. Col dominio britannico fornirono una base importante di reclutamento dell’esercito coloniale e quindi dell’Uganda indipendente ...
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Società di lingua sudanese, fra le più numerose della Repubblica Centrafricana. Allevatori e coltivatori di sorgo e di mais, sono ripartiti in clan totemico-esogamici, retti patriarcalmente dagli anziani. [...] Credono in un essere supremo celeste e in varie categorie di spiriti; al culto di questi si dedica una diffusa società segreta (semale) ...
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Società malgascia, stanziata nelle regioni interne del Madagascar centro-meridionale. Agricoltori e allevatori, sono noti per la loro perizia nello scolpire pali di legno con motivi decorativi simbolici. ...
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Gruppo etnico preario stanziato nei Monti Nilgiri, nell’India meridionale. Agricoltori e allevatori, distribuiti in pochi grandi villaggi, e suddivisi in gruppi esogamici detti Keri («Strade»), parlano [...] un idioma dravidico. Abili artigiani del legno, dell’intrecciatura, dei metalli, della conceria; fino a tempi recenti pagavano tributo ai limitrofi Toda. Nessun cibo è loro vietato: da qui deriva la loro ...
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Gruppo di popolazioni nilo-camitiche stanziate sull’alto bacino del Nilo Bianco. Agricoltori-allevatori, vivono ripartiti in clan esogamici patrilineari a denominazione totemica e in classi di età. Venerano [...] un dio supremo, Ngum, la cui doppia personalità è legata alla pioggia e alla coltivazione ...
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allevamento
allevaménto s. m. [der. di allevare]. – 1. Insieme delle cure con cui si nutrono e si assistono nello sviluppo, nella loro prima età, bambini, animali, piante: norme per l’a. dei bambini; l’a. dei polli, degli ovini, dei suini,...
allevare
v. tr. [lat. allĕvare «tirar su», comp. di ad- e lĕvare: v. levare] (io allèvo, ecc.). – 1. Allattare, nutrire il bambino, finché non sia divezzato; con senso più generico, nutrire, sostenere il bambino nella prima età e poi nell’adolescenza,...