Poeta spagnolo, nato a Ciudad Real il 18 luglio 1926. A Madrid, dove si è laureato in giurisprudenza, esercita per alcuni anni la professione d'avvocato, che poi abbandona per dedicarsi alla letteratura. [...] e umili della realtà quotidiana (si è parlato in proposito di ''realismo''), C. costruisce su di essa un sottile ingranaggio allegorico. Dopo un breve accostamento alla poesia sociale (Puerta clavada, 1961; Suma y sigue, 1962), la sua tematica si ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] dell’apparente assurdità dei miti: si pensò (sin da Teagene di Reggio, 6° sec. a.C.) che i miti avessero un significato allegorico, e sotto i nomi divini si celassero forze della natura o qualità morali. Con Evemero (4°-3° sec. a.C.) sorse un ...
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Scrittore ungherese, nato il 23 ottobre 1894 a Budapest da una ricca famiglia borghese. Durante la Repubblica dei Consigli del 1919 fu membro del direttorio letterario, poi per molti anni visse all'estero. [...] del 1956 e nel 1957 D. si oppose al governo, per cui dovette scontare quattro anni di reclusione. I suoi romanzi allegorico-sociali, scritti dopo la liberazione, hanno suscitato vasta eco anche in Italia: Számadás (La resa dei conti, trad. it. Milano ...
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Poeta e grammatico (n. in Inghilterra 1180 circa - m. dopo il 1258). Studiò a Oxford e quindi, dopo il 1195 circa, a Parigi, dove fu alunno di Alano di Lilla; dal 1229 al 1231 insegnò a Tolosa, poi a Parigi [...] clausole ritmiche (cursus) e alle figure retoriche. Sembra anche certa l'attribuzione a G. di un commento allegorico-esegetico alle Metamorfosi di Ovidio (Integumenta super Ovidii Metamorphosin), tramandato dai manoscritti sotto il nome di Johannes ...
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Scrittrice italiana (Roma 1914 - Rapallo 1998). O. si affidò sempre alle sollecitazioni del mondo esterno, di un realtà con cui si è sentita eternamente «in polemica», in un bisogno estremo di sincerità. [...] gettoni» einaudiani. Successivamente pubblicò Silenzio a Milano (1958) per approdare in seguito a una narrativa di tono favoloso e allegorico con L'iguana (1965) e a un intimismo quasi cecoviano con Poveri e semplici (1967), cui seguirono i racconti ...
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Poeta francese (sec. 13º). Forse originario della Champagne, visse a Parigi, dove condusse la misera esistenza del giullare. Forte temperamento polemico, prese parte ai dibattiti del suo tempo predicando [...] religioso Le miracle de Théophile, in cui il protagonista vende l'anima al diavolo per poi pentirsi; noti sono anche Le dit de l'herberie, monologo di un ciarlatano che vende le proprie erbe medicinali, e il romanzo allegorico Renart le bestourné. ...
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Collettivo di scrittori provenienti dalla sezione di Bologna degli artisti facenti parte del Luther Blisset Project (1994-99), denominatosi Wu Ming (“senza nome” oppure “cinque nomi”) Foundation e composto [...] letterarie, soprattutto romanzi storici, scritte in Italia fra il 1993 e il 2008, in cui prevalgono un approccio allegorico, una visione metaforica, una funzione transmediale e una capacità di raccontare storie alternative che si dipartono in varie ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Iacopo Fiorino de'
Gianni Ballistreri
Nacque a Siena nel terzo o quarto decennio del sec. XV da Agnolo di Filippo; la sua famiglia era tra le più influenti del Monte dei riformatori.
Assai [...] , Magl. XXXV 211, pp. 154v-157); tornò in patria probabilmente tra quella data e il 20 ag. 1483, quando da un carro allegorico fu recitata in Siena una sua ottava celebrante l'avvenuta lega con Firenze e Sisto IV. Nel 1494 il Monte dei riformatori ...
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BARLETTANI, Francesco
Rino Avesani
Nacque a Volterra presumibilmente verso la fine del sec. XV, ma non sappiamo se appartenne alla stessa famiglia di Lucrezia Barlettani, madre di Tommaso Inghirami [...] al pontificato: in particolare sembra che il B. ripeta gli schemi di Filippo GaRi, non esclusa, forse, l'intenzione allegorico-morale.
L'ecloga è edita nei Carmina illustrium pòetarum italorum, II, Florentiae 1719, pp. 87-101, probabilmente dal cod ...
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MARTINSON, Harry (App. II, 11, p. 273)
Mario Gabrieli
Scrittore svedese, morto a Stoccolma l'11 febbraio 1978. Nel 1974 ha diviso con un altro svedese, E. Johnson, il premio Nobel per la letteratura.
Sempre [...] il romanzo Vägen till Klockrike, "La via per K.", 1948); e trova finalmente la sua più audace espressione nell'epos allegorico sull'era atomica Aniara, 1956 (adattamento scenico, 1959; libretto di E. Lindegren, scenari di S. Erixson, coreografia di B ...
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allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...