Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] ambiguo: il rapporto tra la "donna pietosa e gentile" di cui si parla nella Vita Nuova e la «donna gentile» che l'allegoria del Convivio identifica con la "Filosofia-Sapienza".[34]
Per di più a questo tema è stata spesso connessa (in modi e forme ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, [...] , subito tradotta e rifatta in italiano e largamente diffusa. In italiano scrisse invece il Tesoretto, arido poema didattico allegorico, incompiuto, in settenarî accoppiati e il Favolello, epistola morale in settenarî, a Rustico di Filippo; la sua ...
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Poeta greco (4º-3º sec. a. C.). T. è uno dei maggiori, forse il maggiore poeta dell'età ellenistica. Scrisse molto: inni, elegie, liriche, giambi, epigrammi. Il genere per il quale diventò famoso già nell'antichità [...] , anonimi. Nella raccolta, a T. sono attribuiti, col nome di idilli, 30 carmi (più 24 epigrammi e un carme allegorico), ma solo 21 sono certamente suoi. Di questi, 8, a contenuto pastorale e agreste, si possono considerare propriamente bucolici, 4 ...
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PANDONE, Porcelio
Guido Cappelli
PANDONE (Pandoni), Porcelio (Porcellio). – Nacque a Napoli, probabilmente qualche anno prima del 1407, poiché Lorenzo Valla – un fratello del quale fu allievo di Pandone [...] recarsi molto giovane a Roma, dove fu al servizio del cardinale Ottone Colonna, poi papa Martino V – cui è dedicato il poemetto allegorico Bos prodigiosus – e aprì una scuola. Verosimilmente nel 1423-25 si sposò; nel carme, De abitu ab urbe et patria ...
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(ebr. Yĕhūdīt, gr. 'Ιουδίϑ, lat. Iudith) Nella Bibbia, eroina del libro che porta il suo nome. Il libro è conservato in greco; il canone ebraico lo esclude mentre quello cattolico lo accetta. Giovane [...] tempi anteriori all'esilio, ecc.), ma si sono cercate invano da parte di varî studiosi soluzioni soddisfacenti in senso allegorico (Lutero, ecc.), o persino nel genere apocalittico (A. Scholz). La critica moderna in genere si limita a negarne il ...
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Umanista (Stignano, Buggiano, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, e che i S. lasciarono poi nel 1351. Studiò retorica e notariato. Per più di [...] ". Nell'ambito dell'attività letteraria è di notevole interesse il De laboribus Herculis, illustrazione del senso poetico e allegorico dei miti che si tramandavano su Ercole, assunto nel Rinascimento a simbolo della nobiltà e supremazia dell'uomo ...
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. Stile o maniera artificiale, dotta, raffinata, simile a quella considerata caratteristica della letteratura, specialmente della poesia, greca, che fiorì ad Alessandria sotto i Tolomei.
La poesia classica [...] il mito, finché il più tardo ellenismo svolgerà un complesso sistema di simboli, trasponendo tutto il mondo mentale su un piano allegorico. Avvenuto il distacco dal mito, evidente è l'artificialità del simbolo; il rito è tutto, l'arte si studia di ...
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VILLENA, Enrique de
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato nel 1384, morto nel 1434; fu della stirpe reale d'Aragona per parte di padre e di quella di Castiglia per parte di madre. Avrebbe potuto [...] scrisse in suo onore la Defunción de Don Enrique de V. piangendone la morte, e Juan de Mena, nel poema allegorico El Laberinto, lo esalta qualificandolo "honra de España y del siglo presente".
Maggiore importanza che non il Libro del aojamiento ...
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Astronomo, matematico e poeta persiano (n. Nīsābūr, Khorāsān - m. ivi 1123 circa). Astronomo alla corte del sultano selgiuchide di Persia, O. procedette a una riforma del calendario solare persiano, ma [...] contemporanea versione francese di J.-B. Nicolas, che sulle orme dell'esegesi indigena interpretava il poeta in senso allegorico e mistico. Il problema era ed è complicato dallo stato fluttuante degli originali, molti dei quali sono ora attribuiti ...
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Scrittore e incisore, morto a Roma il 16 maggio 1963. Come scrittore il B. ha approfondito da un lato le sue doti di bozzettista con un gusto sapiente e spregiudicato della satira, dall'altro quelle di [...] d'arte immediatamente rilevabile (Tre prose d'arte, 1957) o abilmente travestita (Il mezzano Alipio, 1951), al pastiche realistico e allegorico insieme (Il mazzetto, 1959). Si tratta di una serie di creazioni o, talvolta, di prove in cui si rivela ...
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allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...