Rocha, Glauber (propr. Glauber Pedro de Andrade)
Daniele Dottorini
Regista cinematografico e teorico brasiliano, nato a Vitória da Conquista il 19 marzo 1939 e morto a Rio de Janeiro il 22 agosto 1981. [...] Il suo terzo lavoro, Terra em transe (1967; Terra in trance), premiato in vari festival internazionali, è uno sguardo allegorico (è ambientato nel mitico Eldorado) e disperato sul Brasile e sulle sue ricorrenti crisi. Nel 1968 partecipò come attore a ...
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Borzage, Frank
Elena Dagrada
Regista e attore cinematografico statunitense, nato a Salt Lake City (Utah) il 24 aprile 1894 e morto a Los Angeles il 19 giugno 1962. Iniziata la sua carriera come attore, [...] ; L'estrema rinuncia). Tra i numerosi altri titoli vanno ricordati almeno il dramma musicale Song o' my heart (1930), l'allegorico Liliom (1930) da F. Molnár, Flirtation walk (1934; Passeggiata d'amore), Big city (1937; La grande città), il dramma ...
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Rey, Fernando (propr. Casado D'Arambillet Veiga Rey, Fernando)
Marco Pistoia
Attore teatrale e cinematografico spagnolo, nato a La Coruña il 20 settembre 1917 e morto a Madrid il 9 marzo 1994. Anche [...] e in French connection II (1975; Il braccio violento della legge n° 2) di John Frankenheimer, il misterioso artefice di un allegorico gioco mortale in Quintet (1979) di Robert Altman, un rigido sacerdote in 1492: Conquest of Paradise (1992; 1492 ‒ La ...
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PALESTINA
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Isabella Camera d'Afflitto
Stefania Parigi
(XXVI, p. 73; App. I, p. 916; II, II, p. 489; III, II, p. 356)
La regione palestinese ha mantenuto la caratteristica di essere una delle zone [...] più come testimonianza storica che per intrinseci meriti letterari.
Nel 1946 Isḥaq Mūsā al-Ḥusaynī pubblicava il romanzo allegorico Muḏakkirāt daǧāǧa ("Memorie di una gallina"), in cui l'io narrante è una gallina che descrive lo sconvolgimento ...
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Losey, Joseph (propr. Joseph Walton)
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a La Crosse (Wisconsin) il 14 gennaio 1909 e morto a Londra il 22 giugno 1984. Il mondo cinematografico di [...] classe.
È l'inizio esemplare della filmografia di L., che si trova sempre in bilico tra cupo realismo e formalismo allegorico e dove si elabora un significativo connubio di ansie etiche di matrice puritana e di tensione critica di matrice marxista. I ...
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Stagecoach
Aldo Viganò
(USA 1939, Ombre rosse, bianco e nero, 96m); regia: John Ford; produzione: Walter Wanger Productions Inc.; soggetto: dal racconto Stage to Lordsburg di Ernest Haycox; sceneggiatura: [...] uno sguardo che pone sempre al centro dell'inquadratura l'essere umano che il cinema etico di Ford trascende l'intellettualismo allegorico di Nichols. E, pur ancora in una forma più rigida di quella dei grandi western fordiani degli anni Quaranta e ...
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The Deer Hunter
Serafino Murri
(USA 1977, 1978, Il cacciatore, colore, 183m); regia: Michael Cimino; produzione: Michael Cimino, Michael Deeley, John Peverall, Barry Spikings per EMI/Universal; soggetto: [...] di Stanley Myers. Opera di rara coerenza formale, in cui il realismo esasperato spesso si ribalta in un registro allegorico piuttosto atipico per il cinema americano, il film, sostenuto peraltro da grandi prove d'attore, fu premiato con cinque ...
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Corea
Fernanda Moneta
Cinematografia
La cinematografia coreana, a causa delle vicende politiche che hanno segnato il Paese, almeno a partire dalla guerra civile degli anni Cinquanta, è risultata nettamente [...] a esprimere un'identità precisa. Si può dire in generale che nel cinema della C. sono caratteristici l'uso della metafora, l'allegoria e l'ibridazione disinvolta di registri contrastanti.La C. del Nord è uno dei Paesi più chiusi al mondo, dove spesso ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] ritrovare il medesimo Brando paralizzato in carrozzella, agli inizi e alla fine di una carriera, come in un quadro allegorico sulle età dell'uomo. Questo percorso invertito può forse dare qualche frutto. Avendo avuto la sorte generazionale di vederlo ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] alle tematiche contemporanee, alle problematiche dell'hic et nunc, per cui anche una vicenda apparentemente ambientata in un allegorico tempo sospeso, come quella viscontiana (e verghiana) dei Valastro, si rivela in realtà collocata proprio nel 1947 ...
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allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...