ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] lungi dal concetto attuale di e. come opera obiettiva, interpretavano le connaissances du monde (Langlois, 1927) in modo allegorico da un punto di vista coscientemente cristiano o le presentavano come mezzi per giungere alla conoscenza di Dio. Loro ...
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CURTI, Bernardino
Adalgisa Lugli
Figlio di Genesio, nacque a Reggio Emilia il 5 dic. 1611. La sua attività prevalente consistette nel riprodurre, mediante l'incisione, opere di artisti emiliani e in [...] che il C. "intagliò tutti i ritratti della Serenissima Casa e dello Stato di Comacchio". Il Campori ricorda anche una rarissima stampa allegorica del C. con due figure e due putti, che sorreggono una corona, sotto la quale è la scritta "La felicità ...
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GALLI, Pietro
Emanuela Bianchi
Nacque a Roma il 14 febbr. 1804 da Giovanni e da Teresa Del Bufalo. Ereditò dal padre la passione per la scultura e la tramandò al proprio figlio Alberto, autore di una [...] e poi di collaboratore durata più di vent'anni. Specializzatosi nell'esecuzione di bassorilievi di soggetto mitologico, allegorico, religioso, il G. acquisì l'abilità indiscussa di scultore neoclassico imitatore del "Fidia nordico". Non a caso ...
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BAMBINI, Nicolò
Nicola Ivanoff
Nacque a Venezia nel 1651. Secondo A. M. Zanetti, il suo primo maestro fu Sebastiano Mazzoni; in seguito "passò alla scuola di Roma e particolarmente a quella di Carlo [...] di Storie romane del palazzo Vendramin Calergi.
Un esempio delle sue imitazioni da p. Liberi ci viene offerto dal soffitto allegorico di Ca' Pesaro (1682). La Natività della Vergine nella chiesa di. S. Stefano, tradotta anche in stampa e della quale ...
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ALLEGORIA (ἀλληγορία da ἄλλος e ἀγορεύω)
La parola ἀλληγορία (allegoria) fu originariamente un termine tecnico retorico, che indicava una successione di metafore (Cic., Orator, 94: iam cum fluxerunt continuae [...] Mythos zum Logos, Stoccarda 1940; W. K. Guthrie, in Journ. Hell. Stud., LX, 1940, pp. 104-105; Ch. Picard, Le théatre grec et l'allégorie, in Rev. Ét. Gr., LV, 1942, pp. 25-49; D. Levi, in Art Bulletin, XXIII, 1941, pp. 251-91; G. Hamberg, Studies in ...
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SIMBOLI e ATTRIBUTI
S. Donadoni
G. Garbini
R. Brilliant
A. Tamburello
I. Egitto. - II. Asia Anteriore. - III. Grecia e Roma. - IV. India. - V. Cina. - VI. Giappone.
I. Egitto. - In Egitto dalla più [...]
Cosa dunque è un s. e come può esso nell'arte classica, essere distinto da un attributo, un emblema, un segno o una allegoria? Il s. definisce o rivela aspetti della realtà che non possono essere descritti o esposti in altra forma, e la forma stessa ...
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DAMERET (Deinaret, Demaretti, Dameretti, Darnaret, Daramet), Luca
Michela Di Macco
I documenti reperiti non consentono di fornire precisazioni biografiche per quanto concerne luogo e data di nascita, [...] :Impegnativi per la loro stessa ubicazione nella zona più alta e più buia delle sale, e, ancor meno, due delle quattro allegorie nel fregio della sala del trono della regina, la Giovialità e la Soavità, che sembrano acconabili alle tele suddette. A ...
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COLOMBO (Colomba, Columba), Luca Antonio
Lore Lüdicke
Figlio del pittore, stuccatore e architetto Giovanni Battista, nacque ad Arogno (Canton Ticino) il 19 febbr. 1661; allievo del padre, probabilmente [...] 105); la decorazione architettonica illusionistica con le figure di Giove e di Ercole, oltre a finte statue di eroi, omaggio allegorico al duca, dipinta nel 1712 sul soffitto e sulle pareti della scala del "Prinzenbau" (ibid., tav. 109); l'affiresco ...
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Scultore (Milano 1658 - Roma 1728); fu allievo a Milano di G. B. Volpini e di G. Rusnati, e a Roma (1684-85) di E. Ferrata. È il maggiore scultore del primo quarto del 18º sec. Passò da una prima fase [...] di Algardi e Bernini, entro una struttura più complessa e storicizzante il cui schema compositivo asimmetrico, concepito per una visione laterale, stabilisce inoltre un collegamento tra le figure, sottolineando il significato allegorico dell'opera. ...
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VETRI, Paolo
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Castrogiovanni (oggi Enna) il 21 febbraio 1855, morto a Napoli il 2 maggio 1937. Fu scolaro attentissimo di Domenico Morelli, al quale fu poi legato con [...] Napoli, nelle chiese di Fuorigrotta, di S. Brigida e del Gesù Nuovo. Nella stessa Napoli dipinse affreschi di carattere celebrativo o allegorico in due sale del Museo e nell'aula magna dell'università. Il V. non vide e non volle vedere che la pittura ...
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allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...