Nome con cui è noto il pittore, incisore e disegnatore Frans de Vriendt (Anversa 1516 - ivi 1570); allievo di Lambert Lombard in Liegi. Venuto in Italia, si trattenne a Firenze e a Roma. Tornato in patria, [...] famoso ed eseguì decorazioni in occasione dell'ingresso di Filippo II in Anversa; dipinse quadri di soggetto religioso e allegorico, e fu abile ritrattista. Tra le sue opere principali: La caduta degli angeli ribelli (1554; Anversa, Museo), il ...
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Amore
A. Simon
Una delle primigenie, non generate potenze, secondo la Teogonia esiodea, divinità onnipresente e onnipotente dalle molteplici genealogie (figlio di Afrodite e di Ares, di Afrodite e di [...] -Age et à la Renaissance, 2 voll., Den Haag 1931-1932 (19712).
C.S. Lewis, The Allegory of Love, Oxford 1936 (trad. it. L'allegoria d'amore, Torino 1969).
L. Freund, s.v. Amor, Amoretten, in RDK, I, 1937, coll. 641-651.
E. Panofsky, Blind Cupid, in ...
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CATANI, Luigi
Agnese Fantozzi
Nacque a Prato il 7 nov. 1762 da una famiglia di discreti artigiani e ornatisti. Considerato un buon disegnatore, anche se modesto pittore, operò moltissimo nell'ambito [...] natale, dipingendo, più che altro come ornatista, in palazzi e teatri. A Prato, nel 1789, decorò con un dipinto allegorico dell'Ozio e della Sapienza la volta della sala più importante della Biblioteca Roncioniana. Il cartone per il dipinto, ispirato ...
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Pittore (Bolton-le-Moors, Lancashire, 1801 - Catskill, New York, 1848). Recatosi negli Stati Uniti a 19 anni, si dedicò in particolare alla pittura di paesaggio, affiancando a modelli classicheggianti [...] School", dipinse anche opere di soggetto biblico (Cacciata dall'Eden, 1827-28, Boston, Museum of Fine Arts) e di carattere allegorico: serie del Corso dell'impero (1836, New York, Historical Society) e del Viaggio della vita (1839-40, Utica, N. Y ...
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Scultore (Torino 1724 - ivi 1793). Fu allievo, a Torino, di C. F. Beaumont e di F. Ladatte e, a Roma, di G. B. Maini; dal 1767 attivo con il fratello Filippo (n. 1737 circa - m. Torino 1800) a Venezia, [...] Bologna, Novara, Torino, Stupinigi, Agliè, eseguì opere in cui la formazione classica cede al gusto rococò: statue allegoriche (Torino, Gall. Beaumont, oggi Armeria Reale), statue per la tomba di Umberto I Biancamano (terminate 1773; Saint-Jean-de- ...
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Nome di famiglia, usato talvolta anche come firma collettiva, di tre fratelli, pittori: Antoine (Laon 1588 circa - Parigi 1648), Louis (Laon 1593 circa - Parigi 1648), Mathieu (Laon 1607 - Parigi 1677). [...] furono firmate semplicemente Lenain) da rendere malagevole la distinzione delle singole personalità. Dipinsero soggetti religiosi e allegorico-mitologici, scene all'aperto ma soprattutto produssero ritratti di gruppo in interni contadini e borghesi ...
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Pittore e incisore tedesco (Düsseldorf 1855 - Eddelsen, Amburgo, 1928). Figlio di Stanislaus, dal quale fu avviato alla pittura. Studiò in seguito a Monaco e risentì grandemente l'influsso di F. S. Lenbach. [...] sociali, si avvicinò alla pittura di J.-F. Millet e di G. Courbet, per poi orientarsi verso una pittura del tutto impressionistica. Dipinse paesaggi, ritratti e grandi quadri di soggetto allegorico, in parte conservati ad Amburgo, Kunsthalle. ...
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Agnes
P. F. Pistilli
Figlia del margravio Arnoldo di Meissen, fu badessa del monastero delle canonichesse di Quedlinburg (Bassa Sassonia, oggi distr. di Halle) dal 1184 (1186 secondo Lipinsky, 1963) [...] manifattura del convento, da lei stessa istituita, e illustrante il De Nuptiis Mercurii et Philologiae di Marziano Capella, testo allegorico di carattere neoplatonico scritto agli inizi del sec. 5° e ben conosciuto nel 12° e 13° secolo. L'arazzo ...
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Pittore inglese (Londra 1827 - ivi 1910). Fu con J. E. Millais e D. G. Rossetti uno dei fondatori della "Confraternita preraffaellita" (1848) ai cui principî si mantenne sempre fedele. Considerando la [...] 1875-87, Liv erpool, Walker art gallery). Ebbe molto successo per quell'alleanza di minuzioso realismo e di significato allegorico che caratterizza molte sue opere (La luce del mondo, 1851-53, Oxford, Keble College; Il risveglio della coscienza, 1853 ...
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ZAGREUS (Ζαγρεύς)
E. Paribeni
Nelle età più antiche appare incerto se si tratti di una divinità indipendente o di un appellativo particolare riservato a Dioniso e ad altre divinità ctonie. Più tardi, [...] risorge per volere di Zeus. In questo caso poi il motivo consueto del dio annuale risorgente, si associa al tema allegorico del grappolo d'uva misticamente sacrificato nel torchio per la creazione del vino.
Z. non lascia una traccia significativa nel ...
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allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...