Filosofo neoplatonico del 5º sec. d. C., scolaro ad Atene di Siriano, di cui ripete, in un commentario al Fedro platonico, il metodo, ereditato da Giamblico, dell'interpretazione allegorico-simbolica. ...
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Filosofo greco, scolaro del pitagoreo Filolao, e poi, con Simmia, di Socrate, è personaggio del Fedone platonico. Dei tre dialoghi, attribuitigli da Diogene Laerzio (III, 125), sono probabilmente spurî [...] tavola"), forse del 1º sec. d. C., di contenuto prevalentemente cinico-stoico e di tendenza neopitagoreggiante, il cui titolo deriva dal fatto che il suo protagonista interpreta un quadro allegorico esposto dinanzi al tempio di Crono della sua città. ...
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Filosofo e retore latino da Leptis (1º sec. d. C.). Fu maestro di Lucano e di Persio, di cui ereditò la biblioteca e curò l'edizione delle Satire. Nel 65 fu esiliato da Nerone insieme con Musonio Rufo. [...] , e uno scritto sulle Categorie di Aristotele, resta l'opuscolo 'Eπιδρομὴ τῶν κατὰ τὴν 'Eλληνικὴν ϑεολογίαν παραδεδομένων ("Compendio di teologia greca"), con l'interpretazione allegorico-naturalista data dalla scuola stoica all'antica mitologia. ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] del grande filosofo. In un certo senso, J. si spinse oltre l'insegnamento maimonideo sia per l'ampio uso del metodo allegorico che per la diversa visione di alcuni temi. Il Malmad ha-talmidim è stato visto da alcuni studiosi come fonte preziosa di ...
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Questo termine che, fin dall'antichità, indica l'arte o la scienza dell'interpretazione di un testo (poetico, letterario, giuridico, religioso, ecc.), ha assunto particolare rilevanza filosofica nel Novecento [...] presta a molteplici interpretazioni o, come si è detto soprattutto in campo teologico, ha molti "sensi" (letterale, allegorico, analogico, anagogico, tipologico, ecc.), già con il Romanticismo, e soprattutto con F. Schleiermacher si comincia a vedere ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] dell’apparente assurdità dei miti: si pensò (sin da Teagene di Reggio, 6° sec. a.C.) che i miti avessero un significato allegorico, e sotto i nomi divini si celassero forze della natura o qualità morali. Con Evemero (4°-3° sec. a.C.) sorse un ...
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LEVI, Alessandro
Alberto Cavaglion
Nacque a Venezia il 19 nov. 1881 da Giacomo, direttore delle Assicurazioni generali e da Irene Levi-Civita, sorella di Giacomo, già segretario di G. Garibaldi a Bezzecca, [...] rigore degli studi.
Ingegno precoce, diede alle stampe il suo primo scritto quando aveva soltanto quindici anni: un poemetto allegorico-mitologico (Le Ide, Venezia 1896) composto, secondo le usanze del tempo, per le nozze di un cugino, il matematico ...
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Filosofo (n. Alessandria circa 30 a. C. - m. circa 45 d. C.), autorevole rappresentante della comunità ebraica di Alessandria. Il suo pensiero si sviluppò come interpretazione allegorica della Tōrāh attraverso [...] Dio rende l'uomo suo strumento e profeta.
Opere
Tra gli scritti principali di F. un gruppo svolge il commento allegorico della Genesi (Legum allegoriae, De cherubim et flammeo gladio, De sacrificiis Abelis et Caini, De posteritate Caini, Quod Deus ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] il segno, o marchio, della sua posizione e del suo scopo nell'economia della Creazione. La pratica dell'interpretazione allegorica della Bibbia presupponeva l'esistenza di un legame tra le parole della Scrittura e gli enti naturali.
Nella prima Età ...
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allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...