Glittica
MMarina Di Berardo
Produzione specifica nella configurazione esecutiva e nella referenzialità stilistico-tematica, la glittica federiciana emerge nel panorama delle arti suntuarie dell'Italia [...] modello antico e interpretati, in un'ottica più generale di appartenenza alla categoria dei 'cammei di stato', come allegorie di fondazioni di città (Wentzel, 1962), la possibile riconversione tematica dei personaggi in Adamo ed Eva ‒ suggerita dall ...
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POGLIAGHI, Lodovico
Paola Bosio
POGLIAGHI, Lodovico. – Secondogenito di Giuseppe, ingegnere ferroviario, e di Luigia Merli, nacque a Milano l’8 gennaio 1857 a palazzo D’Adda-Borromeo, sull’attuale via [...] musicisti a Milano, progettata da Camillo Boito; per questa cappella Pogliaghi fece anche i cartoni dei mosaici con scene allegoriche. E a una nuova versione del ritratto di Verdi stava ancora lavorando poco prima di morire.
Pogliaghi fu strettamente ...
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BRESSANONE
M. E. Savi
(ted. Brixen; Pressena, Prihsna, Brixina nei docc. medievali)
Città dell'Alto Adige sviluppatasi in epoca medievale presso la confluenza dell'Isarco e del Rienza, nell'area dello [...] , conservati nella parte superiore della navata e recentemente liberati dalla pesante ridipintura ottocentesca, costituiscono un complesso ciclo allegorico: sulla parete orientale è il Trono di Salomone, cui si contrappone, su quella occidentale, la ...
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BOMPIANI, Roberto
Piero Santi
Figlio di Domenico e di Serafina Bernardini, nacque a Roma il 10 febbr. 1821 da famiglia benestante, il che gli permise di dedicarsi all'arte, frequentando giovanissimo [...] forse la prima testimonianza di una svolta nel gusto del B., con l'introduzione nella sua tematica, accanto ai soggetti allegorici, mitologici, religiosi, di temi più borghesi, vicini a quei bozzetti e scene di genere che costituiranno uno dei filoni ...
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NARDO di Cione
S. Petrocchi
(o Bernardo)
Pittore fiorentino attivo intorno alla metà del Trecento a Firenze e dubitativamente a Pisa, fratello del più celebre Andrea, di Jacopo, anch'egli pittore, e [...] , sia nella rappresentazione delle figure mitologiche, sia nella volontà di raffigurare alcuni personaggi storici secondo un analogo intento allegorico e morale. Come sottolineato da Boskovits (1975, p. 25), il carattere più intenso di questa opera è ...
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FANTI, Sigismondo
Giovanna Ernst
Le notizie riguardanti la vita e la figura del F. sono molto scarse e si ricavano per la maggior parte da quanto l'autore dice di sé nelle due opere che ci sono pervenute. [...] ", che erano state particolarmente sviluppate proprio nei testi arabi.
Uno specifico interesse ha poi suscitato il bel frontespizio allegorico, che già in passato aveva attirato l'attenzione per la sua singolarità e che è stato studiato in ...
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DINI, Antonio
Alberto Cottino
Figlio di Pompeo e di Elena Tonini, nacque a Roma verso l'anno 1700, come si può dedurre dalla supplica da lui rivolta nel 1760 al Senato veneziano (Urbani de Gheltof, [...] il D. fu costretto a passare dall'esecuzione di grandi arazzi raffiguranti fatti di storia antica, di carattere allegorico e celebrativo, alla produzione di piccole opere di carattere devozionale o di pratico utilizzo: nella sua attenta ricognizione ...
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DONNINI (Donini), Girolamo
Maria Angela Novelli
Figlio di Ottaviano e di Euleria (o Laura) Capretti, nacque a Correggio (Reggio Emilia) il 6 apr. 1681 (Rinaldi, 1979, p. 16).
Prima e principale fonte [...] dal tempio di Artemide, Medea e Giasone, Diomede svela la finta pazzia di Ulisse e altre tele di soggetto allegorico e mitologico, in cui emergono più che mai, espliciti anche nell'intonazione cromatica, i riferimentì a celebrare invenzioni del ...
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GIORGETTI, Antonio
Maria Cristina Basili
Figlio di Giovanni Maria, nacque a Roma in data imprecisata. Appartenne a una famiglia di scultori attivi nell'Urbe nella seconda metà del XVII secolo la cui [...] sculptor of the Roman Baroque, Milano 1990, p. 288; K. Noehles, in Barocco romano e barocco italiano. Il teatro, l'effimero, l'allegoria, a cura di M. Fagiolo - M.L. Madonna, Roma 1985, p. 99; J. Montagu, La scultura barocca romana, Torino 1991, ad ...
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LABIRINTO
F. Colalucci
Il concetto di l. giunse alla cultura medievale attraverso due differenti generi di fonti letterarie dell'Antichità: da una parte il mito del l. costruito da Dedalo per il re [...] figura del l., ma non sono più solo le mura a essere raffigurate in forma labirintica, bensì l'intera città. Il rapporto allegorico tra l. e città fa in generale riferimento a una simbologia di inviolabilità che ha la sua origine nel rito del Troiae ...
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allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...