Umanista (Stignano, Buggiano, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, e che i S. lasciarono poi nel 1351. Studiò retorica e notariato. Per più di [...] ". Nell'ambito dell'attività letteraria è di notevole interesse il De laboribus Herculis, illustrazione del senso poetico e allegorico dei miti che si tramandavano su Ercole, assunto nel Rinascimento a simbolo della nobiltà e supremazia dell'uomo ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] Pierre Gringore, Jean Bouchet, varcando le soglie del sec. XVI, a cui non recarono se non l'ultima eco della tradizione allegorica della Rose, insieme con una vaga e sparuta velleità umanistica. Uno fra di essi, Jean Lemaire de Belges (nato circa il ...
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. Stile o maniera artificiale, dotta, raffinata, simile a quella considerata caratteristica della letteratura, specialmente della poesia, greca, che fiorì ad Alessandria sotto i Tolomei.
La poesia classica [...] il mito, finché il più tardo ellenismo svolgerà un complesso sistema di simboli, trasponendo tutto il mondo mentale su un piano allegorico. Avvenuto il distacco dal mito, evidente è l'artificialità del simbolo; il rito è tutto, l'arte si studia di ...
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TRASFIGURAZIONE
Rosanna TOZZI
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. È il nome con cui si designa l'episodio narrato dai Vangeli, in cui Gesù svelò per breve tempo la sua gloria ai discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni, allorché si trasfigurò [...] a Napoli. A Ravenna, in S. Apollinare in Classe, la trmfigurazione diviene pura astrazione ed espressione artistica del mondo allegorico bizantino. Il Cristo è figurato da una croce in un cerchio stellato, a lato del quale stanno Mosè ed Elia ...
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NICCOLO da Correggio
Vittorio Rossi
Poeta e gentiluomo, figlio d'un altro N. signore di Correggio, e di Beatrice figlia illegittima di Nicolò III d'Este. Nato a Ferrara nei primi mesi del 1450 poco [...] di storia, non d'arte; come documento di petrarchismo degenerato in frivolezze e agghindature, le liriche; d'autobiografismo allegorico e idillico il poemetto; di trasformazione del teatro sotto l'azione della classicità, il Cefalo, che è appunto ...
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KLAJ, Johann
Giuseppe Zamboni
Poeta tedesco, nato a Meissen nel 1616, morto a Kitzingen nel 1656. Avviato da A. Buchner all'indirizzo opitziano, si recò nel 1644 a Norimberga, ove insieme con G. Ph. [...] (1645; vi è diretta dipendenza dall'Erode del Heinsius, poco probabile l'influsso del Marino), e lo spettacolo allegorico-mitologico Friedens-Schauspiel (1650), in cui appieno si rivela il barocchismo.
Bibl.: J. Tittmann, Die Nürnberger Dichterschule ...
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Beatrice
Aldo Vallone
Il tema generale. - Il rilievo che D. dà a B., in sé presa e accanto alle altre figure (guide, personaggi, ecc.), il posto che le viene assegnato nell'opera, la cura con cui viene [...] D., Milano 1939, IV 1-35; M. Barbi, Razionalismo e misticismo in D. [1933], in Problemi II 1-86; E. Rezzo, Allegoria, allegorismo e poesia nella D. C., Milano 1941; M. Porena, Le colpe rimproverate da B. a D. nel Paradiso terrestre, in " Memorie dell ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] dei quattro sensi dell'interpretazione della Scrittura: in senso storico G. è la città giudaica e il popolo d'Israele; in senso allegorico è la Chiesa; in senso morale è l'anima del cristiano; in senso anagogico è il regno di Dio con gli uomini.Un ...
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verace
Alessandro Niccoli
È presente in tutte le opere, compreso il Fiore, in una gamma di accezioni più ampia di quella ricoperta nell'italiano moderno.
In un primo gruppo di esempi è riferito a Dio, [...] If XVI 62) e padre verace (Pg XVIII 7). Ma può riferirsi anche a cosa: il commento di un testo secondo il senso allegorico ne costituisce la verace esposizione (Cv IV I 3) in quanto ne rivela il significato reale e più profondo, nascosto dal velo del ...
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discernere (dicernere)
Fernando Salsano
Nell'originario significato di " vedere distinguendo ", in senso fisico, è attestato in Vn III 3 una nebula di colore di fuoco, dentro a la quale io discernea [...] dov'io per me più oltre non discerno, esprime il limite della facoltà di Virgilio di esser guida di D.: il significato allegorico, verso cui di solito si affrettano i commentatori, è che la ragione priva della rivelazione non vede più oltre; ma esso ...
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allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...