Scultore (Milano 1658 - Roma 1728); fu allievo a Milano di G. B. Volpini e di G. Rusnati, e a Roma (1684-85) di E. Ferrata. È il maggiore scultore del primo quarto del 18º sec. Passò da una prima fase [...] di Algardi e Bernini, entro una struttura più complessa e storicizzante il cui schema compositivo asimmetrico, concepito per una visione laterale, stabilisce inoltre un collegamento tra le figure, sottolineando il significato allegorico dell'opera. ...
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Scrittore ecclesiastico del sec. IV, detto il cieco, che, nonostante la sua cecità e la sua qualità di laico, diresse da circa il 313 al 398 la celebre scuola catechetica della sua città natale, nella [...] Testamento; ce ne rimangono brani nelle Catene (v.), dai quali si vede come egli fosse seguace esclusivo del metodo allegorico. Tra le sue opere teologiche, la migliore è quella sulla Trinità (Περὶ Τριάδος) contro ariani e semiariani, preceduta da ...
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JOHNSON, Eyvind
Mario GABRIELI
Romanziere svedese nato a Boden il 29 luglio 1900.
Appartiene a quel gruppo di scrittori "proletarî" che verso il 1920 si raccoglievano intorno a G. Hedenvind-Eriksson [...] letterarie, J. ha tentato l'analisi dell'inconscio (Nattövning, Esercizio di notte, 1938) e la raffigurazione, in forma allegorico-satirica, della tragica realtà politica dell'ultimo decennio (Krilon, 1941; Strändernas svall, La risacca, 1946). ...
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Rime
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Vincenzo Pernicone
Tradizione del testo. - La qualità della trasmissione del testo delle R., così come si è andata effettuando nel corso dei secoli, e proprio per la circostanza di partenza [...] di D., ma la questione rimane aperta. Sul piano della storia della poesia di D. in questo limitato gruppo di rime che diciamo allegoriche, c'è da dire, almeno per le due canzoni, che D. era convinto della bellezza di Voi che 'ntendendo, che si chiude ...
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Antinferno
Silvio Pasquazi
. ‛ Vestibolo ', ‛ antilimbo ' furono le denominazioni presto adottate per la prima regione dell'Inferno dantesco, e per lo più seguite, almeno fin a quando, nel periodo positivistico [...] .C., Firenze 1953; L. Valli, Il segreto della Croce e dell'Aquila nella D.C., Bologna 1922; A. Santi, L'Ordinamento morale e l'allegoria della D.C., Palermo 1923; F. Gaeta, Per una lettura del c. IV dell'Inferno, in " Il Mulino " II (1953) 571-576; B ...
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FEDOLFI, Giovanni (Giovanni da Parma)
Fabio De Propris
Nacque a Parma, presumibilmente nel primo decennio del sec. XIV. Compiuti gli studi di diritto civile e canonico nella sua città natale, ricoprì, [...] 'amorosa cura di un agricoltore celeste, volti verso l'alto. Nell'epistola n. 61, di poco posteriore, Petrarca spiega l'allegoria: i rami rappresentano le quattro virtù cardinali e le tre teologali; l'agricoltore è Cristo. Da questa epistola, di cui ...
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Levitico
Guy Dominique Sixdenier
Terzo dei cinque libri del Pentateuco o Tōrāh, fondamentale per l'osservanza della legge mosaica.
Nel L. si trovano infatti le regole riguardanti i sacrifici (capp. [...] fide autem impossibile est placere Deo "), D. cita Lev. 17, 3-4 che egli prende nel senso che noi diremmo allegorico o, più genericamente, mistico.
L'israelita che uccide una bestia senza compiere l'offerta rituale di fronte all'entrata della Tenda ...
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rezzo
Deverbale aferetico di ‛ orezzare ' (v. OREZZA), che ricorre solo in poesia, ed è sempre in rima. Il senso proprio di " luogo in ombra " (" Rezzo, proprie est locus in quem radii solares non possunt [...] ghiaccia di Cocito, " luogo eternamente in fredda ombra " (Scartazzini-Vandelli); ma qui il termine si carica anche di un valore allegorico: " idest, in isto rigore et frigore odii " (Benvenuto. Anche qui, come nel c. XVII, il vocabolo è in rima con ...
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Dottore della Chiesa (n. forse Jarrow 672 o 673 - m. ivi 735), uno dei maggiori se non "il più grande erudito dell'Alto Medioevo" (Manitius), educato e vissuto nei monasteri di S. Pietro a Wearmouth (od. [...] Padri occidentali (Ambrogio, Girolamo, Agostino e Gregorio Magno), fissò la dottrina dei quattro sensi (storico, morale, allegorico e mistico) della Scrittura, con i trattati didascalici (De metrica ratione, De orthographia, specie di dizionarietto ...
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THOMA, Hans
Fritz Baumgart
Pittore, nato il 2 ottobre 1839 a Bernau (Selva Nera), morto il 7 novembre 1924 a Karlsruhe. Scolaro dello Schirmer a Dusseldorf, andò nel 1868 a Parigi dove rimase colpito [...] del paesaggio tedesco in uno stile del tutto indipendente dalla maniera realistica o impressionistica. I suoi quadri di contenuto allegorico e simbolico, dov'egli cerca di continuare la tendenza iniziata al principio del sec. XIX da Ph. O. Runge ...
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allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...