Poeta (Firenze 1453 - ivi 1542), fratello di Antonio e Domenico. Fu dapprima della brigata medicea, tenzonò con Lorenzo, scrisse egloghe per la morte di Giuliano (ed. 1482) e sonetti per quella di Simonetta, [...] amata da Giuliano. Seguace del Ficino, compose un poemetto allegorico latinizzante intitolato Amore ed espose la teoria dell'amor divino del maestro in una Canzona de amore, cui G. Pico della Mirandola appose un ampio commento. Divenuto fervente ...
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Artefice mitico, che rappresenta nella civiltà greca gl'inizî della tecnica e dell'arte tra gli uomini, e si può dire un doppione mortale di Efesto. Il nome, che già Pausania (IX, 3, 2) ritiene allegorico, [...] ha la stessa radice del verbo δαιδάλλω "lavoro con arte": significa perciò "artiere", tanto che sopra un vaso italo-greco del sec. IV a. C. esso accompagna la figura di Efesto. La leggenda di D. è ateniese; ...
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UJEJSKI, Kornel
Giovanni MAVER
Poeta polacco, nato a Beremiany, nella Podolia galiziana, il 12 settembre 1823, morto a Pawów il 20 settembre 1897. Rimase fino al 1847 in patria, e a Leopoli acquistò [...] fama con i suoi primi tentativi poetici, col poemetto allegorico Maraton (1845) e soprattutto con le commosse liriche Skargi Jeremiego (Lamenti di Geremia, 1846). Nel 1847-48 fu a Parigi; ritornato in Galizia visse per lo più nelle vicinanze di ...
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Scrittore e uomo di governo etiopico (n. nello Scioa nord-occidentale verso il 1875 - m. in Inghilterra nel 1938). Le sue numerose opere, tra cui un compendio della vita di Giovanni IV, un sommario della [...] storia d'Etiopia, una raccolta di inni, racconti a sfondo allegorico-educativo, relazioni di viaggi di stato all'estero, pur tradendo l'influenza della cultura occidentale, rappresentano uno dei primi e più cospicui esempî della letteratura etiopica ...
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Poeta tedesco (Bernau, Brandeburgo, 1542 - Magdeburgo 1609). Predicatore, rettore a Halberstadt e Magdeburgo, scrisse tre drammi in tedesco (Abraham, 1569; Tobias, 1576; Der reiche Mann und der arme Lazarus, [...] 1590) nei quali coniugò intenti didattici e suggerimenti del teatro popolare. Suo capolavoro è il poema allegorico-satirico Froschmeuseler (1595), sul modello della pseudo-omerica Batracomiomachia, con riferimenti alla storia civile e religiosa della ...
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Pittore e incisore (Memmingen 1660 - Trunkels berg, Memmingen, 1731). Fu tra i primi ad adottare la tecnica incisoria della mezza tinta (Schabkunst); fondò anche, ad Augusta, con B. Vogel, una casa editrice [...] che produsse un gran numero di ritratti e di stampe di soggetto sacro e allegorico. ...
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Famiglia di marionettisti italiani. Capostipite fu Giuseppe (1805-1861), marionettista girovago attivo fin dal 1835 e padre di Giovanni, di Antonio, che operò dal 1885 e dal 1906 si stabilì al Teatro Gerolamo [...] di Milano, dove si specializzò in spettacoli di carattere storico-allegorico, e di Carlo (1833-1906), che fondò la compagnia Carlo Colla e figli, affidata poi al figlio omonimo Carlo (1873-1962). Dopo un periodo di inattività la compagnia fu ...
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Erudito (Saint-Pierre-du-Chemin, Vandea, 1290 circa - Parigi 1362); dapprima francescano, poi benedettino e priore di varie abbazie; i suoi Reductorium morale e Repertorium morale (terminati verso il 1340) [...] costituiscono insieme una vasta enciclopedia del sapere medievale. Il libro XV del Reductorium è un'interpretazione allegorico-morale delle favole di Ovidio, nella stesura della quale il B. si attenne anche ai suggerimenti del Petrarca, incontrato ad ...
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puttana
Lucia Onder
. " Prostituta ", " meretrice ": detto di Taide (If XVIII 133) e dell'immagine femminile che nel Paradiso terrestre appare seduta sul mostro (la bestia dell'Apocalisse 17, 1-5 " [...] Et vidi mulierem sedentem super bestiam ") nel quale si è trasformato il carro allegorico: la puttana sciolta... con le ciglia intorno pronte (Pg XXXII 149, e ancora al v. 160), raffigurata nell'atto di trescare con il suo feroce drudo (il gigante), ...
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sorriso
Domenico Consoli
Ha una sola presenza, sottolineata dalla rima, in Pd XVIII 19 Vincendo me col lume d'un sorriso, / ella mi disse: " Volgiti e ascolta; / ché non pur ne' miei occhi è paradiso [...] ".
La nota preminente non tanto si lega a suggestioni allegorico-morali nel senso indicato dal Buti (Beatrice che, invece dî ridere, sorride " come fa lo savio che non apertamente ride; imperò che l'aperto ridere mostra dissoluzione ") quanto ai ...
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allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...
allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...