Scrittore italiano (Terranova da Sibari 1908 - Roma 1990). I suoi primi romanzi, Inverno in palude (1936) e Oroverde (1940), per la trasfigurazione favolosa o allegorica, in modi corali, di una realtà [...] legata ai ricordi della nativa Calabria, risentono della lezione di C. Alvaro, ma vi predominano la sensualità e il colore: note che rimarranno anche nei romanzi e racconti successivi, variamente ambientati ...
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Poeta persiano (m. 1449), autore d'un poema mistico (Gūi u ciōgān "La palla e la mazza" nel gioco del polo), sulla falsariga della poesia allegorica di Sanā'i e ῾Aţţār. ...
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Scrittore statunitense (Lunenburg, Mass., 1778 - Charlestown 1841). È noto soprattutto per un breve racconto, Peter Rugg the missing man (1824; trad. it. 1961), d'ispirazione allegorica, che influenzò [...] Poe e Hawthorne. Peter Rugg è rimasto un personaggio classico della letteratura americana ...
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Filosofo (n. Alessandria circa 30 a. C. - m. circa 45 d. C.), autorevole rappresentante della comunità ebraica di Alessandria. Il suo pensiero si sviluppò come interpretazione allegorica della Tōrāh attraverso [...] Dio rende l'uomo suo strumento e profeta.
Opere
Tra gli scritti principali di F. un gruppo svolge il commento allegorico della Genesi (Legum allegoriae, De cherubim et flammeo gladio, De sacrificiis Abelis et Caini, De posteritate Caini, Quod Deus ...
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Studioso caraita (seconda metà del 9º sec., nato in Persia, nella provincia settentrionale di Qūmis). Scrisse commenti alla Sacra Scrittura e il Libro dei Comandamenti; fu avversario dell'interpretazione [...] allegorica. ...
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Incisore (Bolsward 1581 circa - Anversa 1659). Eseguì ottime riproduzioni da opere di P. P. Rubens, J. Jordaes, T. Rombouts, ecc. Su disegni di E. Quellin incise (1653) una composizione allegorica celebrante [...] la liberazione delle Fiandre. Fu ottimo incisore anche il fratello Boëtius (Bolsward 1580 circa - Anversa 1633) ...
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Umanista (n. Ferrara nei primi decennî del '400 - m. forse nel 1476), fratello di Francesco; ebbe dagli Estensi incarichi politici e uffici pubblici. Scrisse, oltre che versi latini, una rappresentazione [...] allegorica, in volgare, per festeggiare l'ingresso di Borso d'Este in Reggio (1453), notevole per la storia del teatro del Rinascimento. ...
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Teologo (m. 1194), in cui si riflettono i motivi della mistica dei Vittorini non senza qualche influenza del platonismo della scuola di Chartres. La sua opera più importante è il Microcosmus, interpretazione [...] allegorica, applicata all'uomo (microcosmo) del racconto genesiaco della creazione del mondo (macrocosmo); nel Fons philosophiae offre la classificazione delle scienze filosofiche con i rispettivi auctores (un capitolo è su alcuni contemporanei: de ...
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Pittore (Vienna 1812 - ivi 1865), figlio dell'incisore Carl Heinrich (1779-1843). Studiò all'accademia di Vienna, completando la sua formazione a Monaco e a Roma (dal 1836). Apprezzato esponente della [...] pittura monumentale storico-allegorica, lavorò spesso con l'architetto T. E. Hansen (Vienna, Museo dell'Esercito all'Arsenale, 1856; chiesa greca, 1858). Fu anche ritrattista (Luise von Schwind, 1845, Vienna, Österreichische Galerie). ...
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Poeta e prosatore indiano (sec. 10º), fervente seguace del jainismo, compose diverse opere di carattere religioso e filosofico. Fra tutte emerge per grandiosità di concezione e per dignità di lingua, un [...] voluminoso romanzo allegorico, Upamitibhavaprapañcā kathā ("La novella allegorica della vita") che narra le vicende dell'anima attraverso la trasmigrazione di vita in vita. ...
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allegoria
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche orale) un senso riposto...
allegorico
allegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, che un vocabolo, una frase, un testo, assume...